Cresciuti all'ombra del Littorio Stampa E-mail

Stefano Sandrini

Cresciuti all'ombra del Littorio. La scuola elementare a Legnago 1928-1945

Edizioni Aurelia, pagg.269, Euro 18,00

 

balilla.jpg  IL LIBRO – "Frutto di una estesa e capillare ricerca d'archivio, condotta principalmente su fonti che raramente attirano l'attenzione degli storici e che, proprio per questo rivelano inaspettatamente assai interessanti sorprese, il libro ricostruisce con tratti vividi, soprattutto attraverso un complesso intreccio di testimonianze di prima mano un mondo complesso come quello della scuola, su cui in anni peculiari della storia italiana vennero a proiettarsi le aspirazioni di plasmato e onnipervasivo controllo proprie del regime fascista. Testimone privilegiato del lungo percorso affrontato nel volume – all’incirca dalla riforma promossa da Giovanni Gentile nel 1923 e fino addentro alle immani tragedie del secondo conflitto mondiale – il giornale di classe costituisce senza ombra di dubbio il fulcro di una argomentazione che tende con rigore e con puntualità a riallacciare i temi generali della storia politico-istituzionale di quegli anni agli eventi della microstoria locale. Il giornale di classe si rivela fin dalle prime pagine del libro un ‘testimone’ attento e obiettivo, nonostante l’imposta formalità del lessico e l’ossequioso rispetto delle norme redazionali: una fonte insostituibile e loquace, una fonte che spesso racconta cose e fatti che non dovrebbero essere raccontati, perché sconvenienti all’immagine di quell’idilliaco mondo rurale tanto caro e tanto agognato dal duce. Nelle pagine dei giornali di classe riemergono le tracce di sentimenti e di sensazioni che i maestri e le maestre vogliono comunicare, di impressioni che seppur soffocate dagli stereotipati formalismi redazionali hanno modo di emergere tra le righe appunto, in brevi annotazioni marginali che gettano luce sugli stati d'animo, sull'abnegazione, sul coraggio e sulla capacità indubbia di capire e cogliere fino in fondo le profonde e tragiche contraddizioni del mondo rurale circostante. Un mondo in cui la povertà era ancora di casa, un mondo spesso a disagio davanti alla richiesta di omologazione forzata del regime, che tradotte nel linguaggio della miseria volevano dire sacrifici e ancora sacrifici per soddisfare un’ideologia estranea alla concretezza di un’indigenza cronica, in cui le poche Lire per una tessera o per un fez potevano mettere in discussione un’economia domestica già ampiamente parca" [dalla presentazione di A. F.]. Una testimonianza portata alla luce anche attraverso il cospicuo apparato iconografico presente nel volume.

 

  DAL TESTO – “La scuola ha un ruolo di primo piano non solo in occasione della celebrazione di avvenimenti militari significativi, ma in tutto quanto il regime si propone di realizzare, come, ad esempio, le ‘battaglie’, nome dato dalla propaganda fascista agli interventi di politica economica del ventennio. In particolare, la battaglia del grano ebbe inizio nel 1925 per liberare l’Italia dalla ‘schiavitù del pane straniero’: senza estendere la superficie coltivata si cercava di ottenere l’incremento della produzione, aumentando la rendita unitaria. La retorica del regime fece di Mussolini, trebbiatore e seminatore, il proprio cavallo di battaglia ed i bambini nelle scuole «erano edotti degli scopi, dei mezzi e delle finalità della battaglia del grano, ingaggiata dal duce». La collaborazione della scuola a questo tipo di attività ebbe nella pratica scarsa incidenza, ma assunse «il significato di una riflessione sui valori del sacrificio silenzioso di ciascuno, del dovere sorridente, di una disciplina rispettata»”.

 

  L’AUTORE – Stefano Sandrini, nato a Legnago nel 1965, si è laureato in Pedagogia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Verona. Appassionato di storia locale, con la tesi da cui è tratto il presente volume, ha vinto nel 2005 la borsa di studio ‘Città di Verona’ e il premio per la tesi di laurea ‘Città di Legnago’.

 

  INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Andrea Ferrarese – Abbreviazioni e fonti archivistiche – I. Il disegno della ricerca – II. La fascistizzazione della scuola – III. Note di storia legnaghese – IV. Ottobre – V. Novembre – VI. Dicembre – VII. Gennaio – VIII. Febbraio – IX. Marzo – X. Aprile – XI. Maggio – XII. Giugno – Conclusioni – Appendice documentaria – Appendice iconografica – Note - Bibliografia