Il Vittorioso Stampa E-mail

Vittorio Feltri – Stefano Lorenzetto

Il Vittorioso. Confessioni del direttore che ha inventato il gioco delle copie

Marsilio Editori, pagg.259, Euro 17,50

 

feltri_lorenzetto_vittorioso  IL LIBRO – Chi è davvero Vittorio Feltri, in assoluto il direttore che negli ultimi anni ha fatto più parlare di sé, l'unico capace di trasformare ogni sua avventura professionale in un successo di mercato? In che modo riuscì a raddoppiare le vendite del «Giornale» dopo che Indro Montanelli l'aveva lasciato nel 1994? E perché trascorsi tre anni se ne andò a sua volta sbattendo la porta? Qual è il motivo per cui nel 2009 vi è ritornato? Ha applicato una ricetta segreta per salvare testate in crisi, come «L'Europeo» e «L'Indipendente», o per imporne di nuove in edicola, come «Libero»? C'era un unico modo per rispondere a questi e a molti altri interrogativi: costringerlo a raccontarsi nel suo stile scabro e privo di infingimenti. È quanto ha cercato di fare il miglior intervistatore italiano, Stefano Lorenzetto, che di Feltri è stato vicedirettore vicario al «Giornale». Ne è uscito un dialogo serrato, ricco di particolari inediti, in cui il famoso giornalista svela i retroscena delle sue dirompenti campagne di stampa (da Affittopoli ai casi Boffo e Fini-Tulliani), narra splendori e miserie del «Corriere della Sera», distilla giudizi su politici e colleghi, parla dei giornalisti che ha amato di più (da Nino Nutrizio, che lo assunse alla «Notte», a Oriana Fallaci, che una notte si fece viva con lui dall'aldilà). E soprattutto, per la prima volta, si mette a nudo, svelando i suoi dubbi, i suoi tormenti, le sue idiosincrasie, i suoi affetti privati.

  DAL TESTO – “Andò così. Il primo giorno, 15 gennaio 1994, arrivai qui, in quello che era stato il suo ufficetto, e non trovai nulla, neppure la macchina per scrivere. I fattorini me ne recuperarono una di plastica in cantina, di colore rosso, scassatissima, e con quella mi misi a buttar giù il mio fondo di saluto ai lettori, che di solito i neodirettori si portano in tasca perché l'hanno già vergato con largo anticipo a casa. Il giorno dopo arrivai in redazione e mi riferirono che mi aveva cercato Montanelli. Lo feci richiamare al telefono. Lui mi diede il benvenuto e si complimentò per l'editoriale: "Mi è molto piaciuto. Mi spiace soltanto di non averlo scritto io”.

  GLI AUTORI – Vittorio Feltri, bergamasco, è direttore editoriale del «Giornale». Ha esordito a 19 anni scrivendo di cinema sull'«Eco di Bergamo». Nel 1969 è stato assunto alla «Notte». Redattore al «Corriere d'Informazione» dal 1974 al 1977, in seguito ha lavorato per 15 anni al «Corriere della Sera», come caposervizio e inviato speciale. Ha diretto «Bergamo Oggi», «L'Europeo» e «L'Indipendente», con formidabili risultati diffusionali. Nel 1994 ha sostituito Indro Montanelli alla guida del «Giornale», raddoppiandone le vendite. Dimessosi nel dicembre 1997, ha assunto la direzione del «Borghese», il settimanale fondato da Leo Longanesi. Dopo un breve periodo al gruppo Monti-Riffeser, dov'è stato direttore editoriale del «Quotidiano Nazionale» e delle testate «Il Resto del Carlino», «La Nazione» e «Il Giorno», nel 2000 ha fondato e portato al successo «Libero», che ha lasciato nel 2009 per tornare a dirigere «Il Giornale». Ha una laurea in scienze politiche che però, come dice lui, «gli è stata generosamente regalata».
  Stefano Lorenzetto, veronese, è editorialista del «Giornale», dov'è stato vicedirettore vicario di Vittorio Feltri, e collaboratore di «Panorama» e «Monsieur». In 35 anni di professione giornalistica ha scritto per una quarantina di testate e ha vinto il premio Saint-Vincent. Ha pubblicato Fatti in casa, Dimenticati (premio Estense), Italiani per bene, Tipi italiani, Dizionario del buon senso, Vita morte miracoli, Baldus, Si ringrazia per le amorevoli cure prestate e Cuor di veneto, uscito a settembre 2010. Come autore televisivo ha realizzato Internet café per Rai Educational. Le 500 puntate della rubrica Tipi italiani, uscite sul «Giornale» a partire dal 1999, lo hanno fatto entrare nel Guinness World Records per un singolare primato: la più lunga serie di interviste da un'intera pagina che sia mai apparsa fino a oggi sulla stampa mondiale.

  INDICE DELL’OPERA - Quest'uomo è cambiato. Il Vittorio Feltri che ho conosciuto io - Quando battezzava i trovatelli. Fattorino, vetrinista, orfano, vedovo - Una vocazione precoce. Dall'«Eco di Bergamo» alla «Notte» - Nel tempio del giornalismo. Splendori e miserie di via Solferino - Il gioco delle copie. Come guadagnarle, come non perderle - Indro «sì ma anche». Successore di Montanelli. O erede? - Il bergamasco errante. Otto direzioni. Con i cronisti reclutati al bar - Le campagne vittoriose. Da Affittopoli a Fini, passando per Boffo - Scrittori, scribi, farisei. Il fantasma di Oriana Fallaci, i sette fratelli Rossella - La psicologia feltriana. Pistolero, camaleonte, aspirante bolscevico - Il Vittorioso privato. La famiglia, le passioni, i rimpianti - Indice dei nomi