Gaza. Il libro nero Stampa E-mail

Reporters sans frontières

Gaza. Il libro nero

Lantana Editore, pagg.311, Euro 18,50

 

reporters_gaza  IL LIBRO – L’operazione «Piombo fuso» ha segnato un punto di non ritorno nella tormentata storia dei rapporti tra israeliani e palestinesi. Ma cos’è veramente accaduto nella Striscia di Gaza nel dicembre del 2008 e gennaio 2009 durante l’offensiva militare israeliana? Hamas ha «preso in ostaggio» la popolazione della Striscia di Gaza? L’esercito israeliano ha fatto uso di armi vietate dai trattati internazionali? Ha sparato deliberatamente sui civili? Centinaia di vittime civili sono morte durante le offensive militari: chi sono i responsabili di queste azioni? Possono essere giudicati al cospetto della giustizia internazionale?
  L’accertamento dei fatti è una tappa essenziale per la messa in atto di un processo di pace. Di qui l’importanza di questo libro, che raccoglie le informazioni più significative dalle Ong e dai documenti resi pubblici dopo le tre settimane di guerra.
  Reporters sans frontières
ha raccolto i testi organizzandoli attorno a temi-chiave e dandogli un’omogeneità complessiva: rapporti, documenti pubblicati da Ong internazionali, palestinesi e israeliane, di difesa dei diritti umani. Ma anche informazioni provenienti da altre fonti, in particolare dalle testimonianze di soldati israeliani e degli abitanti di Gaza.

  DAL TESTO – “Millequattrocentotrentaquattro morti, secondo le stime del Centro palestinese per i diritti umani di Gaza, dei quali solo 235 combattenti, 239 poliziotti e 960 semplici cittadini, e tra loro 288 bambini e 121 donne, senza contare i 5.305 feriti. Oppure, per Tsahal, 1.166 morti, dei quali 871 combattenti e militanti di Hamas. O ancora, per il ministero della Salute palestinese, 1.366 morti, di cui 430 donne e 114 bambini.
  “Queste cifre discordanti non cambiano l’immagine generale: una terribile emorragia di sangue. Per niente. Centinaia di morti palestinesi per ogni morto israeliano. Centinaia di donne e bambini palestinesi, centinaia di poliziotti, e anche centinaia di militanti di Hamas che non erano certo tutti dei combattenti: tutti passibili della pena di morte, sacrificati per la campagna omicida condotta nella violazione del diritto internazionale. Bombardamenti al fosforo bianco, migliaia di proiettili a freccette, granate contro gli edifici delle Nazioni unite e contro le scuole, la distruzione criminale di 2.400 case, 121 siti industriali, 30 moschee, 29 centri di formazione, 20 uffici delle Ong, 5 fabbriche di cemento e una di succhi di frutta. Distruzioni massicce, fatte in mio nome e in nome di ciascun cittadino israeliano. Noi tutti portiamo il peso di questa responsabilità morale. E nulla è venuto fuori da tutto questo, se non morte e distruzione.
  “I media israeliani si sono mostrati più interessati alla morte di un cane, vittima di un razzo ad Ashkelon, che alle centinaia di morti di Gaza, uccisi con le nostre mani.
  “E quando, a guerra finita, Gaza si è trovata di fronte alle sue perdite umane e alla sua rovina, Israele è tornata subito alla sua routine, come se niente fosse successo, come se non avessimo lasciato Gaza nel sangue, abbandonata. In Israele, nessun dibattito pubblico, nessuna questione morale, nessuna critica. Perché? Perché praticamente non ci sono stati morti israeliani. E dunque, perché discutere? Si sprofonda nuovamente nell’assopimento patologico che da quarant’anni permette l’occupazione e permette questa guerra completamente inutile. E tutto con il tacito consenso dei media israeliani che hanno continuato la loro campagna di disumanizzazione e demonizzazione dei palestinesi, la loro campagna di esagerazione sulle armi che arrivano dai tunnel, e sul terribile regime di Hamas.
  “Sono gli stessi media che tengono Gaza, e infine Israele, nell’oscurità.”

  INDICE DELL’OPERA – Prefazioni – Premessa, di Jean-François Julliard - Gaza: una tragedia umanitaria premeditata, di Camille Mansour - Provincia della morte, di Gideon Levy – Introduzione - Le responsabilità in merito alla violazione del diritto internazionale umanitario a Gaza, di Human Rights Watch - Fermare la guerra a Gaza (International Crisis Group) - Il conflitto di Gaza: il diritto, le inchieste e il dovere di assumersi le responsabilità (Amnesty International) - I. Gli attacchi contro i civili - Raccomandazioni per l’indagine di Israele relativa all’operazione Piombo fuso (di B’Tselem) - Il conflitto di Gaza: il diritto, le inchieste e il dovere di assumersi le responsabilità (di Amnesty International) – Testimonianze (Centro palestinese per i diritti umani (Pchr)) - Le Forze di difesa israeliane nella Striscia di Gaza: assassinio di civili, vandalismo e allentamento delle regole di ingaggio («Haaretz») - Polemica a seguito dei racconti dei militari sulla morte di civili durante l’operazione Piombo fuso («Libération») - Il pretesto della guerra: la violenza politica esercitata da Hamas a Gaza (Human Rights Watch) - Rapporto mensile sulle violazioni dei diritti umani e delle libertà nei territori controllati dall’Autorità nazionale palestinese, gennaio 2009 (Commissione indipendente per i diritti umani) - II. Gli attacchi al personale sanitario e agli operatori umanitari - «Quando la morale si ammala»: gravi violazioni del diritto alla salute durante la guerra di Israele contro Gaza (Physicians for Human Rights) - Rapporto sugli attacchi condotti da Tsahal contro il personale medico palestinese durante l’offensiva militare israeliana, 27 dicembre 2008 / 13 gennaio 2009 (Centro palestinese per i diritti umani (Pchr)) - Rapporto finale della missione d’inchiesta indipendente sulle violazioni dei diritti dell’uomo nella Striscia di Gaza, 27 dicembre 2008 / 18 gennaio 2009 (Physicians for Human Rights (Phr)-Israele, Palestinian Medical Relief Society (Pmrs)) - III. La scelta delle armi - Israele/Gaza: tramite il rifornimento di armi, i Paesi stranieri alimentano il conflitto (Amnesty International) - Pioggia di fuoco: Israele usa illegalmente il fosforo bianco su Gaza (Human Rights Watch) - Testimonianza: alcuni membri della famiglia di Abu Halima sono morti e altri sono stati feriti nel bombardamento della loro casa, 4 gennaio 2009 (B’Tselem) - IV. L’informazione: un’altra vittima del conflitto - Operazione Piombo fuso: il controllo dell’informazione diventa un obiettivo militare. I giornalisti palestinesi tra due fuochi: gli attacchi israeliani e le minacce di Hamas (Reporters sans frontières) - «A colpi di bisturi»: i media israeliani e la guerra di Gaza (Keshev) - La copertura mediatica israeliana della guerra di Gaza (I’lam) - V. Il dovere di assumersi le responsabilità - Israele e i Territori occupati. Il conflitto di Gaza: il diritto, le inchieste e il dovere di assumersi le responsabilità (Amnesty International) - Domande/risposte: chi è responsabile delle violazioni del diritto internazionale umanitario a Gaza? (Human Rights Watch) - La situazione dei diritti umani in Palestina e negli altri Territori arabi occupati (Richard Falk, relatore delle Nazioni unite) - Lettera aperta ai ministri degli Affari esteri dell’Unione europea che invita a reagire alle violazioni commesse da Israele e Hamas (Human Rights Watch) - Nuove denunce contro Israele al cospetto della Cpi. Una coalizione di Ong e di avvocati denuncia lo Stato israeliano («Le Temps») - Perché sarebbe impossibile applicare il diritto in Palestina? (Gilles Devers) - L’esercito israeliano archivia un’inchiesta sugli eventuali abusi a Gaza (Lemonde.fr) - Il Pchr condanna i tentativi israeliani che mirano a legittimare i crimini commessi a Gaza e a proteggere i colpevoli (Centro palestinese per i diritti umani (Pchr)) - Nota dell’editore - Note