Vita e tensione dell’immagine Stampa E-mail

Alessandro Alfieri

Vita e tensione dell’immagine
Saggio su Warburg, il cinema e l’arte contemporanea

Edimond, pagg.175, Euro 18,00

 

alfieri_vita  IL LIBRO – L'immagine artistica si distingue dall'immagine in sé in quanto è "viva"; in questo saggio l'autore esamina la tensione e il movimento trasmessi dall'immagine artistica compiendo una indagine orizzontale che attraversa più modalità, generi e scuole artistiche. La tensione dell'immagine invita a riflettere e il punto di partenza non può che essere la riflessione filosofica, poiché nessuna opera artistica può essere compresa realmente se non passando attraverso ciò che è esterno ad essa. Questo saggio sviluppa quindi un discorso trasversale, mettendo in relazione le varie arti, gli stili, le logiche di rappresentazione, passando dal Rinascimento alle avanguardie novecentesche, dal cinema classico a quello sperimentale.

  DAL TESTO – “Il Futurismo ha coinvolto più modalità espressive nel corso dei primi decenni del Novecento, fino a venire assunto come tutore della cultura fascista del Ventennio. Questo movimento ha lasciato importanti esperienze nell'ambito del teatro, della scenografia, del design, della musica, della letteratura e del cinema, ma è con la pittura e la scultura ad aver realizzato le immagini più efficaci. Fin dalle parole di Marinetti del Manifesto del 1909, e nelle successive dichiarazioni di intenti, il Futurismo attesta la sua intenzione di concentrarsi sui concetti di movimento e velocità; il rifiuto della tradizione, dell'arte dei salotti, della stasi borghese si accompagna ad una totale insoddisfazione nei confronti della immobilità e della lentezza. Il rifiuto della configurazione artistica classica, che il Futurismo condivide con tutte le avanguardie del secolo, si accompagna ad una scomposizione dell'immagine. L’opera non intende più farsi mimesi del mondo, ma dedicarsi ad un compito nuovo, che i futuristi intendono come la resa di oggetti in movimento, di eventi frenetici, di macchine in corsa o della città in azione. L'introduzione del movimento che caratterizza la modernità all'interno della tela provoca la scomposizione e la destrutturazione delle figure, fino a farie diventare irriconoscibili.”

  L’AUTORE – Alessandro Alfieri è nato a Roma nel 1982 ed è attualmente Dottorando di ricerca in Scienze Sociali e Filosofiche presso l'Università di Tor Vergata e Cultore della materia in Estetica alla "Sapienza" di Roma. Saggista e critico, collabora su diverse riviste specializzate e siti internet occupandosi soprattutto di cinema e popular music. Nel 2008 ha pubblicato il saggio Dogville. Della Mancata Redenzione per la Caravaggio Editore, e nel 2010 Vita e tensione dell'immagine. Saggio su Warburg, il cinema e l'arte contemporanea per la Edimond. È direttore responsabile e fondatore della testata telematica www.ipercritica.com.

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Giuseppe di Giacomo – Introduzione - Capitolo I. Immagine e pathos nelle riflessioni di Warburg (La riproduzione del movimento intensificato - Dialettica e tensione nelle immagini degli artisti del Quattrocento - La vita dell'immagine come eterno ritorno alla forma - Sopravvivenza e storicizzazione come eterno ritorno delllmmagine) - Capitolo II. Esemplarità dell'immagine cinematografica: montaggio, temporalità, memoria (Gilles Deleuze: l'immagine cinematografica tra movimento e tempo - Immagine e tempo: considerazioni sul confronto tra cinema e pittura - Warburg e il montaggio. Differenze e continuità col cinema) - Capitolo III. Il movimento dell'immagine tra avanguardia e videoarte (Il Futurismo: la pretesa del movimento e l'amore per la velocità - La videoarte, l'immagine elettronica e la nuova dialettica) - Capitolo IV. Immagine, movimento e tempo nella videoarte di Bill Viola (Il recupero dell'aura ed il tradizionalismo di Bill Viola - La frattura ontologica e le specificità della video-immagine - Montaggio, temporalità e confronto col cinema) - Capitolo V. Francis Bacon: il paradosso della sfìgurazione della forma artistica (Il «realismo» di Bacon: la lotta ai cliché e le forze portate a visibilità - Tensione e movimento tra diagramma e Figure - Il paradosso della dinamicità di corpi immobili e l'origine della riflessione - La dialettica col passato ed i temi nell'arte di Bacon) – Conclusioni. Eppur si muove! - Bibliografia