Terra Marchionum Stampa E-mail

Cecilia Mori Bourbon di Petrella

Terra Marchionum

Edimond, pagg.126, Euro 18,00

 

mori_marchionum  IL LIBRO – Il feudo imperiale era un territorio formalmente soggetto al Sacro Romano Impero, le cui origini vanno fatte risalire all'indomani della conquista del Regno Longobardo da parte di Carlo Magno nel 774; Carlo Magno chiamò "marche" le terre di confine del Regno Italico da lui costituito, e "marchesi" i conti a cui queste furono affidate. Si trattava di zone dominate da signori che avevano un'ampia autonomia di governo e non riconoscevano altro superiore se non l'imperatore. Tra gli svariati feudi imperiali dell'Italia centrale vi erano quelli posti sul fianco occidentale della Valtiberina umbra, ossia i feudi dei marchesi del Monte. Questo saggio di Cecilia Mori ricostruisce la complessa storia di questa famiglia, che solo in epoca moderna assumerà anche il cognome Bourbon. Attraverso una complicata trama di divisioni e ricomposizioni si formarono numerosi rami della famiglia, investiti di tre feudi imperiali: Petrella, Sorbello e Monte Santa Maria Tiberina. Il testo ripercorre la storia dei membri delle varie casate e i loro rapporti con i comuni limitrofi (Arezzo, Perugia, Cortona, Città di Castello), ma anche con gli Hohenstaufen, casato che ha espresso l'imperatore Federico Barbarossa.

  DAL TESTO – “Carlo Magno, dopo aver rovesciato nel 774 il regno di Desiderio, dichiarandosi però anche re dei longobardi, lasciò pressoché immutato l'originario assetto territoriale, cosicché l'elemento longobardo a lui fedele come centro di potere non scomparve mai del tutto; concentrò, invece, nelle mani della nobiltà transalpina i grandi dipartimenti territoriali, affidando la loro gestione ai conti franchi. Le contee di confine che avevano il compito di custodire i confini del Regno Italico saranno chiamate «marche», e «marchesi» i Conti a cui esse erano affidate.
  “La Toscana stessa fu eretta in Marca dall'imperatore dei franchi a partire dal IX secolo e ne toccò il governo a personaggi illustri che la tennero a titolo personale; di questi ha tessuto la serie Cosimo della Rena.”

  L’AUTRICE – Cecilia Mori si è laureata in Giurisprudenza presso l’università di Pisa. È alla sua prima esperienza letteraria e dedica questo lavoro al marito Onorio Bourbon di Petrella, che le ha insegnato ad amare questa terra di frontiera tra Toscana e Umbria, anticamente detta «Terra Marchionum».

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Tommaso di Carpegna Falconieri - Capitolo I. Ranieri, marchese di Toscana (1014-1027) e la Terra Marchionum dal X al XII secolo - Capitolo II. Gli Hohenstaufen: rapporti dei marchesi con la casa sveva - Capitolo III. Rapporti dei marchesi con i vicini comuni di Arezzo, Cortona, Perugia e Città di Castello - Capitolo IV. Rapporti dei marchesi con le nascenti comunità rurali - Capitolo V. Ramo dei marchesi di Civitella, Petriolo e Petrella - Capitolo VI. I marchesi di Petriolo e Petrella - Capitolo VII. I marchesi del Monte Santa Maria - Capitolo VIII. I marchesi del Monte del ramo di Sorbello - Capitolo IX. I marchesi del Monte del ramo di Pesaro-Ancona - Capitolo X. Il Diploma Leopoldino - Conclusioni - Appendice - Bibliografia