Céline e l'attualità letteraria Stampa E-mail

a cura di Giancarlo Pontiggia

Céline e l'attualità letteraria. 1932-1957

Edizioni SE, pagg.144, Euro 19,00

 

pontiggia_celine  IL LIBRO – "Sono chiuso dentro una macchina, io, senza che nessuno mi abbia detto dove va. Ma lei e fuori. La vede guizzare, la macchina. E informato meglio di me sulla direzione che prende, posto che ci sia una direzione". Così si esprimeva Céline, durante un'intervista rilasciata nell'ottobre del 1933. Appena un anno era trascorso dall'apparizione, emozionante e minacciosa, di Viaggio al termine della notte, e Céline era ormai un personaggio pubblico, il misterioso dottore dagli occhi bellissimi e azzurri, dal passato avventuroso e inquietante, che aveva lanciato, come scrisse il critico letterario del Berliner Tageblatt, "una bomba contro l'intero edificio della nostra umanità". Le pagine qui riunite, nate dalla sollecitazione degli eventi contemporanei, consentono di seguire il movimento dei pensieri, dei sentimenti, dei furori di Céline fra gli anni dell'esordio e la fine dei Cinquanta, con in mezzo la terribile esperienza della guerra, della prigionia e dell'esilio: non solo interviste, ma anche interventi polemici, lettere, presentazioni, conferenze che illuminano, in un sorprendente confronto, le opere maggiori, dai bellissimi romanzi agli spregiudicati e ossessivi pamphlets. La molteplicità delle prospettive e degli sguardi aggiunge ai testi il sapore dei tempi, la variegata costellazione delle reazioni contemporanee, le perplessità e gli entusiasmi che da sempre hanno accompagnato l'opera di uno dei maggiori e più discussi scrittori del nostro secolo.

  DAL TESTO – “Così, un consiglio: in guerra, tutto sta nel non farsi ammazzare il primo quarto d'ora. Noialtri francesi a ogni piè sospinto, le becchiamo. Siamo il popolo dell’ultimo quarto d'ora. Invece i tedeschi sono quelli del primo quarto d’ora. Ce la mettono tutta, e alla carica! Alla fine del primo quarto d'ora, la partita è chiusa: vinta o persa. Nel '14, hanno rischiato di vincerla. L'hanno persa. Tutto sta a vedere se questa volta ce la faranno entro il famoso quarto d'ora. Tre settimane per regolare l'affare. O saranno a Parigi, o sono fottuti. Massimo tre settimane. Tenuto conto dell'incremento di velocità. Solo che la Francia di oggi non è più quella del '14. Bisogna resistere un quarto d'ora. E il primo quarto d'ora è il solo che valga la pena, ma è anche il più duro! Stasera, era più in subbuglio gare de Lyon che gare de l'Est!». (Lungo silenzio. Scuoter di testa. Smorfie. Gesti della mano nel vuoto.) « Riceviamo l'ordine di attaccare un villaggio, che sapevamo occupato da un gran numero di fanti tedeschi. Perché, attenzione, nel '14, già due anni che ero arruolato. Ferma di tre anni. Un colpo di testa. Primo agosto, maresciallo d'alloggio Destouches Secondo Corazzieri. Non ancora "guaritore", tanto meno Céline. Trapunta, corazza, pitale in testa, sciabola. Un vero corazziere. Tre piedi e sei pollici, e del polso. Il tenente ci fa mettere tra i foraggieri. Plotone al completo. Al trotto. Al galoppo. Mulinelli con la sciabola. E cambio di piedi al galoppo. Come ci sguazzava sotto mitraglia, lo stronzo! Noi si serrava le chiappe. Si immaginava che avrebbe gridato: "Carica!". Invece: "Maresciallo d'alloggio!" urla. Corro da lui, che mi grida: "Sbatta dentro questo casacca in groppa a Governatore, che tiene la sciabola come un cero. Me lo metta in nota, 'sto becchino di sciagure". A quel tempo, si cambiava qualche volta il cavallo, mai il tenente. Quindici anni si restava tenenti! Dopo due anni, stesso tenente e stessa truppa.”

  IL CURATORE – Giancarlo Pontiggia è nato a Seregno, in provincia di Milano, nel 1952. Ha studiato Lettere all’Università degli Studi di Milano, laureandosi sulla poesia di Attilio Bertolucci. Redattore di "Niebo" (1977-1981), rivista di poesia e di poetica diretta da Milo De Angelis, ha curato insieme ad Enzo Di Mauro La parola innamorata. Poeti nuovi (Feltrinelli 1978). Dal francese ha tradotto, fra l’altro, La nouvelle Justine di Sade, le Bagatelle per un massacro di Céline, le tre versioni del Fauno di Mallarmé, La bambina dell’oceano di Supervielle, Charmes e Il mio Faust di Paul Valéry. Verso la fine degli anni Ottanta ha concentrato il suo interesse sul mondo classico, traducendo le Olimpiche di Pindaro, La congiura di Catilina di Sallustio (Mondadori 1992; con introduzione e commento) e Rutilio Namaziano. Successivamente ha pubblicato, in collaborazione con Maria Cristina Grandi, una Letteratura latina. Storia e Testi in 3 volumi (Principato 1996-1998). Poesie, saggi e studi di teoria poetica sono sparsi su numerose riviste, in antologie e volumi collettivi. Nel 1998 è apparsa, presso Guanda, la raccolta poetica Con parole remote (Premio Internazionale Eugenio Montale 1998). Testi di poetica si possono leggere, per limitarsi alle edizioni in volume, in Colloqui sulla poesia (Nuova Eri 1991), Passi passaggi. Partecipazione e solitudine nell’arte (Sestante 1993), La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana (Marsilio 1995). Attualmente è redattore della rivista "Poesia" e critico letterario per il quotidiano nazionale "Avvenire". Insegna letteratura italiana e latina in un liceo di Milano.

  INDICE DELL’OPERA - I. L'epoca di «Viaggio al termine della notte» (1932-1933) - 1. Intervista a cura di Pierre-Jean Launay - 2. Prima intervista a cura di Max Descaves - 3. Intervista a cura di Merry Bromberger - 4. Intervista a cura di Paul Vialar - 5. Intervista a cura di Georges Altman - 6. Intervista a cura di Victor Molitor - 7. Una conversazione raccolta da Élisabeth Porquerol – 8. Una conversazione raccolta da Robert de Saint-Jean - 9. «Spieghiamoci...» - II. Pubblicazione di «L'église» e «Omaggio a Zola» (marzo-novembre 1933) - 1. Seconda intervista a cura di Max Descaves - 2. Intervista a cura di G. Ulysse - 3. Lettera a Hélène Gosset - 4. «Omaggio a Zola» - 5. Intervista a cura di Charles Chassé - 6. Intervista per «Balzac» - III. L'epoca di «Morte a credito» (fine 1933-ottobre 1936) - 1. Risposta a un'inchiesta di «Commune»: «Per chi scrivete?» - 2. Risposta a un'inchiesta di «Figaro»: «Bisogna eliminare i premi letterari?» - 3. Intervista a cura di Sterling North – 4. Lettera a André Rousseaux – 5. Intervista a cura di Anne Fernier - 6. Lettera al «Merle Blanc» - IV. All'epoca dei pamphlets e durante la guerra (1937-1944) - 1. Risposta a un'inchiesta delle « Nouvelles littéraires»: «Dove scrivete?» - 2. Lettera al «Merle» - 3. Una conversazione raccolta da Pierre Ordioni - 4. «Cantare Bezons!» - 5. Lettera a Théophile Briant - V. Esilio danese, esilio francese (1945-1957) - 1. Lettera a «Combat» - 2. Lettera a Galtier-Boissière - 3. Risposta a un'inchiesta di «Crapouillot» - 4. Lettera a Paul Lévy - 5. Intervista a cura di André Parinaud - 6. Una conversazione raccolta da Madeleine Léger - 7. Intervista a cura di André Brissaud - 8. Intervista a cura di Gérard Jarlot - 9. Risposta a un'inchiesta di «Arts»: «Gli scrittori hanno dei casi di coscienza?» - 10. Conversazione su Fernand Trignol e l'argot, a cura di «Arts» - Cinécéline,  di Giancarlo Pontiggia