Confucio re senza corona Stampa E-mail

a cura di Silvia Pozzi

Confucio re senza corona

O barra O Edizioni, pagg.214, Euro 16,00

 

pozzi_confucio  IL LIBRO – Iniziatore di quel prodigioso sistema che consentì alla “burocrazia celeste” della Cina imperiale di poter governare per duemila anni, Confucio fu il catalizzatore, attraverso gli sviluppi del suo pensiero, di quel processo di stratificazione dell’identità cinese imperniata sull’idea di wen ovvero “sapere/saggezza/civiltà”.
  Dopo oltre due millenni, la sua figura è più che mai attuale e viva nella cultura e nell’immaginario cinese, al punto da entrare nella comunicazione mediatica quale protagonista di film, programmi televisivi e storie a fumetti. Ma Confucio è oggi un vuoto contenitore, un oggetto di distrazione o un utile veicolo di messaggi rassicuranti?
  Quanti “Confucio” sono esistiti nel passato, quanti ne esistono e quanti ne esisteranno? I diversi contributi qui raccolti rispondono ampiamente a tali quesiti e mettono in evidenza come l’eredità politica e culturale di questo “re senza corona” costituisca un punto di riferimento fondamentale anche per comprendere le ragioni dello straordinario successo cinese nell’odierno periodo storico.

  DAL TESTO – “Molto si parla di Confucio oggi in Cina, e molto se ne parla anche fuori della Cina. E soprattutto se ne parla in un momento come quello attuale, in cui l'importante eredità di Confucio può costituire un utile punto di riferimento per meglio comprendere le ragioni del recente successo cinese, successo che, peraltro, risulta repentino e stupefacente solo per chi poco della Cina conosce.
  “Ma tale eredità comporta anche un pesante fardello, che è all'origine di molti dei mali e malanni della Cina del passato. Insomma, nel bene e nel male a Confucio tutto o quasi si attribuisce della Cina di ieri e di oggi, spesso con la superficialità e l'approssimazione alle quali il vorticoso presente globale ci abitua, anche nostro malgrado, con una sempre crescente necessità di giudizi predigeriti e definizioni assiomatiche precostituite su tutto e su tutti.
  “Confucio fu di fatto l'iniziatore di quel prodigioso sistema che consentì alla successiva "burocrazia celeste" della Cina imperiale di poter governare per duemila anni, grazie a una solidissima struttura che venne fondata sul riconoscimento dell'autorità del "Figlio del Cielo", posto al vertice di una piramide sociale la cui rigida gerarchia non poteva assolutamente essere messa in discussione. E ciò si perpetuò in una strabiliante continuità temporale che non ha pari nella storia del mondo. E Confucio fu anche il catalizzatore, proprio attraverso il pensiero che da lui prese le mosse, dell'articolato processo di stratificazione dell'identità cinese, quella identità che, al di là delle diverse componenti etniche che ne costituiscono gli elementi fondanti, è essenzialmente di tipo culturale.”

  LA CURATRICE – Silvia Pozzi, responsabile della didattica per l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. È dottore di Ricerca in Civiltà ell’India e dell’Asia orientale all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Insegna all’Università degli Studi di Milano, all’Università di Milano Bicocca e in altri atenei milanesi. Ha tradotto opere di scrittori contemporanei, come Han Han, Lin Bai e Yu Hua.

  INDICE DELL’OPERA - Confucio re senza corona, di Alessandra Cristina Lavagnino - A ogni epoca il suo Confucio, di Silvia Pozzi - La vita di Confucio, di Sima Qian - La musica e Confucio, di Elisa Sabattini - Chi è oggi per noi Confucio? Interpretazioni a confronto, di Amina Crisma - Lo "studio dei classici" del quattordicesimo anno, di Lu Xun - Confucio nella Cina moderna, di Lu Xun - Confucio in TV risponde alle domande di un presente inquieto, di Valeria Varriano - Seguire i princìpi dell'amore per diventare una persona felice. Una spiegazione moderna dell'antico concetto confuciano di ren, di Qu Qingbiao - Gli autori