L’Italia meridionale e l’Impero bizantino Stampa E-mail

Giulio Gay

L’Italia meridionale e l’Impero bizantino
Dall'avvento di Basilio I alla resa di Bari ai Normanni (867-1071)

Capone Editore, pagg.446, Euro 30,00

 

jules_gay_italia_meridionale  IL LIBRO – Nel rinnovato interesse per la storia millenaria di Bisanzio, particolare importanza assume questa ristampa, edita a Parigi nel 1904 e tradotta in Italia nel 1917, per essere uno strumento fondamentale di ricerca per le vicende del Mezzogiorno italiano a cavallo dell’anno Mille.
  L’Autore inizia la trattazione dall’avvento sul trono di Bisanzio di Basilio I il Macedone, che intraprese una politica di forte espansione militare, per ripristinare l’autorità imperiale in Dalmazia e in Oriente, ma soprattutto nell’Italia meridionale, nei territori già bizantini di Puglia, Lucania e Calabria.
  Jules Gay, dopo aver ricostruito la storia con cui Bisanzio si riprende il Sud, sempre al centro di devastazioni impressionanti provocate dalle milizie dell’Impero germanico e da quelle longobarde del Ducato di Benevento, illustra l’impegno bizantino nella riorganizzazione amministrativa e militare del Mezzogiorno d’Italia.
  L’Autore tiene a mettere in evidenza la fondamentale importanza degli insediamenti bizantini per l’evoluzione della società meridionale sottolineando come, all’interno di tali centri, si formassero e si consolidassero le istituzioni ecclesiastiche e civili e le consuetudini locali che, perpetuatesi con poche variazioni sino all’età sveva, consentirono alla popolazione di vivere e lavorare in tranquillità, nel rispetto della legge e nell’osservanza delle pratiche sacre.
  La parte greca dell’Italia meridionale, anche per questo, nella prima metà del Mille, cambiò letteralmente volto per l’incremento demografico, favorito dai catapani, che produsse, ad opera dei grandi monasteri ma anche per l’intervento dei proprietari laici, il dissodamento di vastissime aree agricole e una intensificazione delle coltivazioni. Da quel momento il paesaggio agrario meridionale cambia in positivo e, a conferma della crescente ripresa economica e commerciale, si moltiplicano, intorno alle città murate, nuovi insediamenti umani (casali e castra).
  A nulla valse la tenace resistenza di queste città, però, di fronte ai nuovi invasori arrivati dalla Normandia. Infatti, la legittimazione da parte della Chiesa di Roma della conquista normanna con l’investitura del Ducato di Puglia a Roberto Guiscardo, pone la parola fine alla presenza bizantina nell’Italia Meridionale.

  DAL TESTO – “La restaurazione della potenza bizantina in Italia dopo la caduta dell'Esarcato di Ravenna è opera della dinastia macedone e del suo glorioso fondatore Basilio I. Gli stessi principi che risollevano la forza e il prestigio dell'impero in Oriente, volgono anche verso l'Occidente la loro attenzione e i loro sforzi; essi riprendono in parte, con più chiara visione delle realtà, i grandiosi progetti di Giustiniano; vogliono riparare ai disastri del VII e VIII secolo, e con nuove conquiste allargare più che sia possibile sul suolo della penisola i confini del loro dominio. Nelle regioni che essi non possono direttamente sottomettere, cercano almeno di far riconoscere la supremazia imperiale, di far rientrare nel cerchio della propria influenza i poteri locali.
  “L'opera intrapresa da Basilio I e Leone VI continua sotto i loro successori malgrado gravi disfatte; è difesa energicamente contro l'impero d'Occidente da Niceforo Foca; infine, negli ultimi anni del regno di Basilio II, tra il 1020 e il 1025, la potenza bizantina è nel suo apogeo: dominante una metà della penisola, arriva fino alle porte dell'«antica Roma», pronta a porgere aiuto più efficace alla clientela che le assicura, nel centro dell'Occidente cristiano, la presenza di un'importante colonia bizantina e l'inclinazione dei Romani a lasciarsi corrompere dall'oro del basileus. Ma Roma resta all'Occidente, e qualche anno più tardi l'opera di Basilio II è distrutta dal progredire dell'invasione normanna: dal 1040 le disfatte dei Greci si susseguono, e presto la Puglia si sottrae al loro dominio. Tuttavia il potere bizantino non è stato rovesciato così presto e così facilmente come si sarebbe tentati a credere: i Normanni non hanno campo libero se non dopo una lotta accanita, assalti ripetuti, vittorie numerose; i loro progressi sono stati singolarmente favoriti dalle circostanze esteriori, dalla situazione generale dell'impero, attaccato e minacciato da tutte le parti; infine essi hanno avuto bisogno, come i Franchi dell’VIII secolo, dell'appoggio dichiarato della Santa Sede”.

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione, di Antonio Ventura – Introduzione, di Jules Gay - Libro I. L'Italia Meridionale prima del regno di Basilio (Capitolo I. I Bizantini nell'Italia Meridionale dalla caduta dell'Esarcato all'invasione saracena in Puglia - Capitolo II. I Longobardi di Benevento dalla metà del secolo VIII all'invasione saracena in Puglia (840) - Capitolo III. L'occupazione saracena e l'anarchia nell'Italia Meridionale. L'intervento dei Franchi: azione dell'Imperatore Lodovico II (840-867)) - Libro II. La politica e la conquista bizantina nell'Italia meridionale. Dall'avvento di Basilio I alla vittoria del Garigliano (867-915) (Capitolo I. Le relazioni di Basilio I con Ludovico II. Assedio e presa di Bari. Stato della Campania alla fine del regno di Ludovico II (867-875) - Capitolo II. Gli inizi dell'occupazione bizantina al sud-est. Primo intervento in Campania (875-883) - Capitolo III. I Saraceni cacciati dalla Calabria e dalla Campania. Sui Longobardi del Sud si stabilisce il protettorato bizantino (883-915)) - Libro III. Il regime bizantino nell'Italia Meridionale. Dal regno di Leone VI all'avvento di Niceforo Foca (886-963) (Capitolo I. L'amministrazione bizantina: i "temi" e gli Stati longobardi vassalli al principio del secolo X - Capitolo II. Le chiese di Calabria e di Puglia dopo la conquista bizantina - Capitolo III. L'Italia Meridionale e la politica bizantina al tempo di Romano Lecapeno e di Costantino Porfirogeneto (919-959) - Capitolo IV. I vassalli di Bisanzio nell'Italia Meridionale verso la metà del X secolo - Capitolo V. I frati greci in Calabria e la colonizzazione religiosa bizantina) - Libro IV. L'Italia Meridionale e l'Impero Bizantino. Dopo l'avvento di Niceforo Foca fino alla morte di Costantino VIII (963-1028). I conflitti coll'Impero Germanico (Capitolo I. Rivalità di Niceforo Foca e d'Ottone I nell'Italia Meridionale. Politica nuova di  Giovanni Tzimiscè. Relazioni dei principati longobardi con i due imperi (966-973) - Capitolo II. L'Italia meridionale al principio del regno di Basilio II. La politica d'Ottone II e l’invasione germanica in Calabria (976-983) - Capitolo III. Una riforma amministrativa. L'istituzione del catepano d'Italia - Capitolo IV. Le chiese greche e latine nell'Italia Meridionale all'epoca del conflitto tra i due imperi - Capitolo V. L'Italia meridionale dalla ritirata di Ottone II alla rivolta di Melo (983-1009) - Capitolo VI. I frati greci in Paese latino. San Nilo e Monte Cassino - Capitolo VII. La politica e l'influenza bizantina a Roma. I rapporti dell'imperatore di Bisanzio con Ottone III - Capitolo VIII. La rivolta di Melo e le prime guerre contro i Normanni in Puglia (1009-1018) – Capitolo IX. L'opera del Catepano Basilio Bogiovanni. Lotta contro l'Impero Germanico. Trionfo della politica bizantina (1018-1028)) - Libro V. La decadenza della dominazione bizantina (1028-1071) (Capitolo I. L'Italia Meridionale e i due Imperi. Dalla partenza del Catepano Basilio Bogiovanni alla seconda invasione normanna (1028-1040) - Capitolo II. La seconda invasione normanna in Puglia. Rivolta di Maniace e azione di Argiro (1040-1043) - Capitolo III. Progresso dell'occupazione normanna. Papa Leone IX alleato di Argiro e dei Bizantini. Battaglia di Civitate. I vescovi pugliesi e lo scisma orientale (1043-1054) - Capitolo IV. Dalla battaglia di Civitate al Concilio di Melfi. L'inazione bizantina. Nuova rotta della politica pontificia (1054-1059) - Capitolo V. Dal Concilio di Melfi alla presa di Bari. L'ultimo sforzo dei Bizantini contro i Normanni di Puglia (1059-1071) - Capitolo VI. Condizione politica dell'Italia meridionale nel 1071. L'azione della Santa Sede e lo stato delle chiese - Capitolo VII. L'amministrazione locale del secolo XI nei paesi Longobardi, nei Ducati di Napoli e di Gaeta e nel tema d'Italia. L'emancipazione delle città - Capitolo VIII. Il diritto longobardo, il diritto romano e il diritto bizantino nell'Italia meridionale nel secolo XI - Capitolo IX. La civiltà dell'Italia Meridionale e l'influenza Bizantina alla fine del secolo XI) - Conclusione