Togliatti addio Stampa E-mail

Giuseppe Averardi

Togliatti addio
Delirio e retaggio dello stalinismo italiano

Datanews, pagg.325, € 20,00

 

averardi_togliatti_addio  IL LIBRO – Per costruire una sinistra italiana all’altezza di governare il Paese è necessario riprendere una riflessione collettiva sul partito comunista e sulla sua storia. E chiudere quindi i conti con lo stalinismo di Togliatti, che in tale storia ha avuto un peso determinante e che è perdurato ben oltre la morte di Stalin. Il dibattito sullo stalinismo, riavviatosi e portato a compimento negli anni di Gorbacev con la caduta del Muro e l’apertura degli archivi sovietici, avrebbe dovuto liquidare in Italia l’ultima illusione di far sopravvivere lo stalinismo italiano.

  DAL TESTO – “Ragionando su quei tempi lontani io vedo le cause remote della crisi della sinistra di oggi; vedo per il nuovo partito, che nasce, si sviluppa e cambia pelle rispetto al vecchio Pci, l'impossibilità di farsi socialdemocratico. Percepisco che si stia giocando a sinistra una partita che ha certamente superato quei confini ideologici e politici ma che porta nel suo Dna le remore, l'infezione primigenia dell'impianto ideologico. E, dunque, eccoci qui con i socialisti sottoscopa e i post comunisti che fanno la lezione da moderni riformisti, anzi, da socialisti liberali. Sono andato alla ricerca del fondo del caffè, come si dice a Napoli; dei granuli non dissolti del togliattismo. E qui ho ritrovato l'origine della diaspora che non cessa.
  “Perché non possiamo onestamente ammettere che una classe dirigente di sinistra, educata, acculturata per decenni a quei miti che venivano prima e andavano ben oltre la propaganda del partito, possa votarsi alla socialdemocrazia di marca occidentale senza fare quello che è stato fatto faticosamente in Unione Sovietica e nei Paesi di democrazia popolare. Vale a dire di portare a conoscenza dei suoi quadri e funzionari di base, del suo popolo, le mostruosità che quel sistema - non avendo nulla a che vedere con il socialismo - produsse lungo l'arco di settanta anni. Fino a Gorbacev.”

  L’AUTORE – Giuseppe Averardi è nato il 5 marzo 1928 a Roma, ove risiede. È stato per più legislature deputato e senatore della Repubblica, sottosegretario di Stato, membro del consiglio d’Europa. Giornalista, direttore della rivista “Ragionamenti”. Ha pubblicato tra l’altro: I socialisti democratici, SugarCo Edizioni, 1972; I grandi processi di Mosca. 1936, 1937, 1938. Precedenti storici e verbali stenografici, Rusconi, 1977; il Kominform, Ragionamenti edizioni, 1987; Le carte del PCI. Dai taccuini di Eugenio Reale la genesi di Tangentopoli, Piero Lacaia Editore, 2000.

  INDICE DELL’OPERA - Esegesi – Prefazione, di Giorgio Galli – Introduzione, di Giuseppe Bedeschi - Capitolo Primo. Le ombre lunghe della storia (Primo episodio. Un pretesto - Secondo episodio. Il ritratto dei duellanti - L'ultima intervista di Eugenio Reale) - Capitolo Secondo. La generazione comunista del ’45 (L’impianto dello stalinismo in Italia - Il dopoguerra - Memorie di quartiere - "Incontri oggi" - Lo stalinismo nelle scuole di partito - "Il Contemporaneo" - Pietro Secchia e il "caso Seniga") - Capitolo Terzo. C'era una volta Togliatti (Un dibattito che dura da cinquant'anni - La svolta degli anni 1926-1931 - La rottura con Gramsci - Il caso Silone - Il revisionismo socialista - L'avvento di Craxi - Il rilancio della destalinizzazione - Il dibattito dell'agosto '89 - Si alza la cortina fumogena dei togliattiani) - Capitolo Quarto. Zaslavsky: ortodossia e mitologia (Intervista con Elena Aga Rossi) - Capitolo Quinto. Anamnesi storica dello stalinismo (Gli anni di Gorbacev – 1985. (R)Evolution gorbaceviana – 1987. Le celebrazioni del 70° - Il primo scontro fra conservatori e riformatori - Lezioni sulla collettivizzazione agricola - Sul ruolo di Stalin nella 2a Guerra mondiale - Eltsin si dimette dal Politburò – 1988. La riabilitazione di Bucharin - Gli stalinisti tornano all'attacco - La XIX Conferenza di organizzazione. Ligacev è battuto - Frenesia e impazzimento del dibattito - La prova di forza più drammatica – 1989. Cade il Muro di Berlino – 1991. Verso l'apocalisse) - Capitolo Sesto. Aleksandr Nikolajevich Jakovlev (Intervista - Dove si parla di Stalin - Dove si parla di Togliatti) - Capitolo Settimo. Conclusioni (Un "requiem" per lo stalinismo - L'autunno caldo del '69 - Liberal-socialismo: un'uscita di sicurezza - L'idea di Unione Europea è figlia della socialdemocrazia - Gli "errori provvidenziali" di Re Giorgio) – Appendice - 1. Gli ordini operativi del NKVD (1.1. Ordine Operativo n. 00447 - 1.2. Ordine Operativo n. 00485 - 1.3 Ordine Operativo n. 00593 - 1.4 Ordine Operativo n. 00693 - 1.5. Ordine Operativo n. 00486 - 1.6. I nuovi Ordini Operativi dell'inverno 1938) - 2. I crimini di Stalin dal rapporto Kruscev del '56 - 3. Bucharin a Stalin. L'ultima lettera - 4. Lettera di Togliatti sui fatti d'Ungheria del '56) – Ringraziamenti - Bibliografia essenziale - Indice dei nomi