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François Houtart - Samir Amin

Altermondialista

Edizioni Punto Rosso, pagg.285, Euro 13,00

 

altermondialista.jpg   IL LIBRO – ll libro raccoglie due corposi saggi di François Houtart e Samir Amin. Il lavoro di Houtart (Delegittimare il capitalismo, ricostruire la speranza) ripercorre in modo efficace tutte le tematiche fondamentali della critica alla globalizzazione, con anche un capitolo specifico sulle prospettive della teologia della liberazione, cercando di dare corpo alle diverse opzioni politiche presenti nel movimento e indicando nuove vie per la trasformazione sociale. Il lavoro di Amin (Per la “quinta internazionale”) illustra una proposta politica di prospettiva per la lotta contro il neoliberismo e per il socialismo del XXI secolo. Il risultato è un quadro di descrizione e di discussione per il futuro del movimento altermondialista.

 

  DAL TESTO – “La vera globalizzazione incomincia dopo la seconda guerra mondiale, con lo sviluppo delle imprese multinazionali. Queste ultime sono localizzate molto precisamente negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, con attività e filiali in tutto il mondo. La loro integrazione interna si realizza attraverso transazioni tra soggetti della stessa impresa (gioco di fatturazioni, per esempio), permettendo di aumentare la redditività. Oggi però assistiamo allo sviluppo di un nuovo fenomeno che si innesta sul precedente. Si tratta questa volta della compenetrazione economica attraverso le frontiere, sia nei processi di produzione che nella commercializzazione, il finanziamento e la ricerca-sviluppo. Questa nuova fase è stata molto accelerata dalla caduta dei regimi socialisti dell’est ed ha accentuato la polarizzazione nord–sud o centro–periferia. Prima di darne esempi concreti, riprenderemo da Samir Amin l’essenziale di una analisi sulle condizioni in cui è emersa (S. Amin e P.G. Casanova, 1993). L’epoca seguita all’immediato dopo guerra fu segnata da tre pilastri. Nei paesi industrializzati quello che permetteva l’aumento dei consumi era il fordismo, caratterizzato dalla produzione di massa e dalla crescita dei salari in funzione della produttività. Nei paesi socialisti fu il dogma di raggiungere il capitalismo ed assicurare l’aumento dei consumi. Quanto al Terzo mondo, viveva l’era di Bandung, cioè il progetto delle borghesie nazionali di incoraggiare una industrializzazione che sostituisse le importazioni come base dello sviluppo, assicurando nel contempo qualche vantaggio sociale alle classi subalterne (il “desarrollismo” latino-americano). Questi tre pilastri, spiega Samir Amin, si corrodono progressivamente a partire dalla metà degli anni settanta. Il primo è seriamente attaccato dalla critica al mito della crescita ininterrotta, ma anche dalla logica della transnazionalizzazione. Le nuove tecnologie esigono una diversa organizzazione del lavoro e la sua produttività non può più progredire su questa base (S. Amin e al., 1990). L’era dei patti sociali e del Keynesismo si esaurisce e lo Stato-nazione perde la sua capacità di arbitrare le contese”.

 

  GLI AUTORI – François Houtart insegna all’Università Cattolica di Lovanio in Belgio. E' direttore del Centro Tricontinental e della rivista Alternatives Sud. E' segretario del Forum Mondiale delle Alternative.

  Samir Amin dirige il Forum du Tiers Monde a Dakar ed è presidente del Forum Mondiale delle Alternative.

 

  INDICE DELL’OPERA – Indice – FRANCOIS HOUTART DELEGITTIMARE IL CAPITALISMO. RICOSTRUIRE LA SPERANZA – Prefazione, di Samir Amin – Prologo – Capitolo 1. QUANDO L’UOMO DIVENTA MERCE – La globalizzazione dei rapporti sociali capitalistici – Le migrazioni internazionali come imperativo del mercato – La salute come merce – Capitolo 2. QUANDO L’ECONOMIA DIVENTA UN FINE – La transnazionalizzazione dell’economia – Il controllo del petrolio come geostrategia mondiale – La privatizzazione dell’acqua – Capitolo 3. GLOBALIZZARE LE RESISTENZE CREARE LE ALTERNATIVE – La convergenza dei movimenti sociali – Verso una società civile mondiale – Alternative credibili al capitalismo mondializzato – Movimenti sociali e potere – Capitolo 4. IL POSTO DEL CREDENTE NELLE LOTTE SOCIALI – Una globalizzazione della giustizia, dell’amore e della vita – Una spiritualità alimentata dalle scienze sociali – Una teologia della liberazione, sorgente di resistenza e di speranza per i popoli – Un’etica sociale ispirata dalla radicalità del vangelo – Liberazione e speranza – Postfazione – SAMIR AMIN: PER LA “QUINTA INTERNAZIONALE” – Introduzione – Capitolo 1. L’INTERNAZIONALISMO DEI POPOLI DEL SECOLO XX – Bandung e la prima mondializzazione delle lotte (1955-1980) – La tragedia delle grandi rivoluzioni – Il peso dell’imperialismo, stadio permanente dell’espansione mondiale del capitalismo – La difesa degli Stati post rivoluzionari al centro delle scelte strategiche d’avanguardia – Costruzione nazionale e/o costruzione socialista nelle periferie radicalizzate – Il contributo del maoismo – Capitolo 2. EPOCA NUOVA, SFIDE NUOVE – Il capitalismo senile nemico del genere umano – L’emergere dei Social Forum – È necessario interrogarsi sulla diversità – Limiti e ambiguità dei movimenti sociali. Movimenti sociali progressisti e movimenti sociali reazionari – Conflitti veri e falsi nel mondo contemporaneo – La plutocrazia, nuova classe dirigente del capitalismo senile – Capitolo 3. CHE FARE? – Culture politiche del conflitto e culture politiche del consenso – Il mondo che vogliamo – Costruire la convergenza nella diversità – Aprire il dibattito sulla lunga transizione al socialismo – Gli obiettivi a medio termine – Verso una Quinta Internazionale? – Allegato 1. L’ISLAM POLITICO AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO IMPERIALISTA – Allegato 2. DOPO NAIROBI 2007 – Il Forum Sociale Mondiale è utile per le lotte popolari? – La formula dei Forum Sociali lo è?