Lupo. La vera storia del bandito Valerio Viccei Stampa E-mail

Teresa Valiani – Raffaella Viccei

Lupo
La vera storia del bandito Valerio Viccei
Passioni, ossessioni e scelte dell'“uomo d'oro”. La famiglia squarcia il velo dell'oblio

Stampa alternativa / Nuovi Equilibri, pagg.224, € 16,00

 

valiani_lupo  IL LIBRO – Una vita dentro a un grido, l’ultimo, che concentra in un istante migliaia di emozioni, tutte a tinte forti. Teresa Valiani e Raffaella Viccei raccontano l’uomo che hanno conosciuto in momenti diversi, la sua sfrontatezza, l’intolleranza alle regole vissuta, come in un paradosso, per tanti anni dietro le sbarre. Ma anche il suo volto inedito, di figlio, fratello, amico. Valerio Viccei andava avanti, solo avanti, troppo, per diventare “un bandito in pensione”. Così è il Lupo raccontato da chi lo ha visto vivere da capobranco e morire come chi brucia la candela da entrambe le parti.
  In primo piano l’attentato al ripetitore Rai, il coinvolgimento nel caso Calvi, la latitanza londinese e la colossale rapina di Knightsbridge, “la rapina del secolo”.
  Sullo sfondo la provincia marchigiana degli anni di piombo, lacerata tra le Br di Patrizio Peci e la banda nera di Gianni Nardi.
  La famiglia Viccei rompe il silenzio e racconta senza censure una vita “contro”, il viaggio all’inferno nei penitenziari di massima sicurezza italiani e inglesi e la profonda sofferenza di chi ha visto il proprio primogenito trasformarsi da un giorno all’altro nel pericolo pubblico numero uno. Fino alla rivelazione finale.

  DAL TESTO – “Il Lupo aveva al suo attivo un centinaio di colpi con i quali negli anni di piombo aveva messo a ferro e fuoco le province di Ascoli e Teramo. Frequentazioni di sponda con il nucleo romano dei Nar. E un assalto colossale passato d’ufficio alla storia “La rapina del secolo”: quello al deposito valori londinese di Knightsbridge che improvvisamente lo aveva catapultato ai vertici della classifica dei rapinatori più pericolosi d’Europa.
  “Dal cuore della City, nell’estate del 1987, Valerio, nel suo impeccabile completo Armani, era riuscito a scappare senza colpo ferire con un bottino spaventoso che superava i 140 miliardi di lire, tra contanti e diamanti, e tanti di quei documenti da far rabbrividire i servizi segreti. Costantemente circondato da belle donne, il Lupo viveva da sempre sul filo del rasoio e aveva le psysique du rôle del rapinatore gentiluomo: studi classici, modi signorili e un fortissimo magnetismo. Grazie al bottino di Knightsbridge, aveva strappato alla stampa inglese il soprannome di “uomo d’oro” e al giudice Robert Lymbery i complimenti per un’impresa che aveva stupito anche i più alti dirigenti di Scotland Yard.”

  LE AUTRICI – Teresa Valiani, giornalista, ha lavorato come cronista di giudiziaria per Il Messaggero, Il Resto del Carlino, Il Corriere Adriatico. Come volontaria, attualmente dirige un laboratorio di scrittura giornalistica per detenuti nel supercarcere di Ascoli Piceno.
  Raffaella Viccei, sorella di Valerio e operatrice sanitaria della Croce Verde di Ascoli Piceno, collabora con la segreteria di un consigliere regionale delle Marche.

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Giancarlo Minicucci – Parte prima – Cella numero 4. Sezione massima sicurezza – Cinque anni dopo. Il colpo – 18 aprile 2000 – Parte seconda – Ventitré anni prima. L’attentato – Il Forte Malatesta – Alba e Marcello Viccei – La prima rapina – L’altro lato della barricata – Risse e inseguimenti – L’amico di una vita: Umberto Zoppi – La pagina nera – Parte terza – La latitanza londinese – Knightsbridge – Knightsbridge. La rapina del secolo – Il processo per la rapina del secolo – La detenzione all’isola di Wight – Parte quarta – L’estradizione – Il caso Calvi – A casa dopo nove anni – Antonio Maletesta – La Co.&Vi. – Cristina – Sotto inchiesta di nuovo dopo 12 anni – L’esame per la patente – La corsa in macchina – L’ultimo giorno – Il Lupo era ferito