Amleto o Ecuba Stampa E-mail

Carl Schmitt

Amleto o Ecuba
L’irrompere del tempo nel gioco del dramma

il Mulino, pagg.132, € 12,00

 

schmitt_amleto  IL LIBRO – Fra le tragedie shakespeariane, «Amleto» è una delle più misteriose e ambigue; per intenderne il senso, sostiene Carl Schmitt in questo piccolo saggio magistrale, occorre far riferimento a un nucleo di eventi storici di cui Shakespeare fu spettatore, in particolare alla vicenda di Maria Stuarda e di Giacomo I, successore di Elisabetta I al trono d’Inghilterra. Ma a Schmitt non interessa tanto identificare questi con i personaggi di Amleto e della madre Gertrude, quanto vedere come la politica lasci la propria impronta sulle più alte manifestazioni espressive di un’epoca: il genio di Shakespeare sta nell’aver riconosciuto l’elemento politicamente tragico del suo tempo (il destino degli Stuart e la nascita dello Stato moderno) e nell’averne conservato, all’interno del dramma, l’essenza concreta e vitale.

  DAL TESTO – “Ora, anche gli accadimenti oggettivi dell'Amleto che vengono portati davanti allo spettatore e all'ascoltatore sono pieni di misteri e fratture. La prima parte è un dramma di vendetta. L'azione si inizia e viene portata avanti dallo spettro che impone: «Vendica la sua vile, inaudita uccisione!» Nella seconda parte lo spettro scompare senza lasciar traccia; è come se non ci fosse mai stato. Il dramma diventa una lotta feroce per la vita e per la morte, con un accavallarsi inverosimile di vicende e delitti. Davanti all'enigmatico eroe del dramma stanno due «agenti» abbastanza chiari: Claudio e Laerte. Ma la cosa più misteriosa è la madre dell'eroe, la regina. La sua colpa o correità nell'uccisione di suo marito resta nell'ombra. Essa non è né una Clitemnestra, né un'Agrippina, né una nordica Valchiria, e nemmeno semplicemente la femmina animalesca che sopravvive a tutti i suoi amanti, secondo l'interpretazione che ne ha dato Georg Britting.
  “Il risultato che ho ottenuto osservando l'accadimento oggettivo è il seguente: il dramma è comprensibile solo a partire dal periodo storico in cui nacque: il 1600. La realtà di allora irrompe in due punti decisivi, cioè riguardo Maria Stuarda, la madre di Giacomo di Scozia che ha sposato l'assassino di suo marito, e riguardo Giacomo stesso, dal cui carattere problematico ha origine la vera e propria «amletizzazione» dell'eroe. Uno di questi elementi lo chiamo il «tabù della regina», l'altro la «deviazione della figura del vendicatore». In entrambi i punti - tabù della regina e deviazione della figura del vendicatore - il dramma non si scioglie. Attraverso le maschere si intravvede una realtà storica contemporanea. È ciò che io chiamo l'irruzione del tempo nel dramma.”

  L’AUTORE – Carl Schmitt (1888-1985) insegnò in varie università tedesche, prima di diventare professore all’Università di Berlino nel 1933. Ritiratosi a vita privata alla fine della seconda guerra mondiale, continuò ad occuparsi di diritto internazionale. Fra le molte opere tradotte in italiano ricordiamo, pubblicate dal Mulino, Le categorie del “politico” (1972, ultima ed. 1998), Cattolicesimo romano e forma politica (2010) e Sul Leviatano (2011).

  INDICE DELL’OPERA – Presentazione. Il trauma dell'indecisione, di Carlo Galli – Premessa – Introduzione - I. Il tabù della regina - II. La figura del vendicatore - III. La fonte del tragico – Conclusione – Excursus (I. Amleto come erede al trono - II. Sul carattere barbarico del dramma shakespeariano. A proposito del Dramma barocco tedesco di Walter Benjamin) - Post scriptum. Che cosa ho fatto? - Indice dei nomi