Il golpe bianco di Edgardo Sogno Stampa E-mail

Pietro Di Muccio de Quattro

Il golpe bianco di Edgardo Sogno

liberilibri, pagg.142, € 15,00

 

dimuccio_golpebianco  IL LIBRO – Nel cuore degli Anni di piombo ca­pitò pure che un partigiano liberale, eroe e medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, antifascista e anticomunista, fosse incriminato per co­spi­razione po­­litica da un magistrato, poi deputato del Pci, Pds, Ds, Pd. È la vi­cenda poli­tica, pro­­ces­suale, umana del leggen­dario “Co­­man­dante Franchi”, Edgardo Sogno, e del giudice che lo inquisì, Luciano Violante, poi assurto a presidente della Camera dei depu­tati. Pro­ces­so penale e processo poli­tico, ac­­­­­cusa e difesa, inquisito e in­qui­­si­tore si in­­trecciarono in un coacervo di fatti che fu molto più di un errore giudiziario.
  Violante mandò in carcere Sogno per cospirazione politica mediante associazione e Sogno denunciò Vio­lante per falso ideologico, un processo, questo, collegato ma poco noto, sebbene il primo si capisca meglio leggendo la sentenza del secondo. Sotto essenziali aspetti, il caso Sogno fu il nostro affaire Dreyfus.

  DAL TESTO – “Ai miei occhi, poi, Sogno ha un merito tutto particolare: aver condotto una guerra cavalleresca, non essersi macchiato mai d'una sola goccia di sangue fraterno, aver posto in salvo, dopo la Liberazione, non pochi italiani braccati e sovente destinati alla morte non in ragione delle loro personali malefatte, ma in conseguenza delle loro idee. Queste caratteristiche, che dovrebbero rendere l'esempio di Sogno luminoso per la nostra storia, sono invece state - in un Paese come il nostro, ove la divisione tra i cittadini è perpetuata da oltre 50 anni per volgari ragioni di potere, anziché essere ricomposta sull'esempio di tutte le Nazioni che, dagli Stati Uniti alla Spagna, negli ultimi due secoli furono dilaniate da una guerra civile - motivo di emarginazione e misconoscimento. Sogno ha pagato anche per la sua intransigenza liberale. È stato perseguitato fino a subire ingiustamente il carcere (Antonio Ghirelli lo definì perfettamente "questo Bucharin del Partito Liberale") per decisione dell'allora magistrato della Repubblica italiana Luciano Violante.”

  GLI AUTORI – Edgardo Sogno Rata del Vallino (Ca­man­dona 1915-Torino 2000). Uf­fi­­­ciale di cavalleria, fu uno dei protagonisti della Re­si­sten­­za ar­mata nel­l’Ita­lia settentrio­nale, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, membro della Con­sul­ta Na­zionale e dell’As­sem­blea Co­sti­tuen­te per il Par­tito liberale. Nel 1954 promosse una campagna na­zio­nale di denuncia contro i crimini dello stalinismo. Nel 1971 diede vita ai Co­mi­tati di Re­sistenza De­mo­cra­tica con­tro gli op­po­sti estremismi degli Anni di piombo e a favore della re­pubblica pre­si­den­ziale. Ingiusta­men­te accusato di co­spi­ra­zio­ne poli­tica, fu in­carcerato, pro­­­ces­sato e infine assolto per il “golpe bianco”. Diplo­matico di carriera, fu au­tore di vari saggi storico-politici.
  Pietro Di Muccio de Quattro (Vairano Patenora, 1946). Diret­tore eme­rito del Senato della Repubblica, già de­­putato al Parlamento, ha insegnato Diritto parlamentare, è au­­­tore di saggi sulla Costituzione. Tra l’altro ha scritto Mi­nu­tatim (2011) e Il Bel Paese con brutti mali (2012). Per Liberilibri ha già pubblicato Ora­zione per la Re­pub­blica (1990, 2001).

   INDICE DELL’OPERA – Nota dell'editore - Il golpe bianco di Edgardo Sogno - Amara confessione dell'autore, raccolta dallo sconfortato editore – Appendice - Sentenza Sogno (12/09/1978) - Sentenza Violante (23/07/1975)