Storia del Partito Socialista Rivoluzionario Stampa E-mail

Valerio Evangelisti – Emanuela Zucchini

Storia del Partito Socialista Rivoluzionario
1881-1893

Odoya, pagg.318, € 20,00

 

evangelisti_psr  IL LIBRO – Già dimenticato pochi anni dopo il suo scioglimento, il Partito Socialista Rivoluzionario di Romagna, diventato poi il Partito Socialista Italiano, resta un importante oggetto di studio per la comprensione delle idee socialiste sviluppatesi in Italia. Sebbene l’importanza che tale indagine assume risieda non tanto nel segno di un contributo, quanto in quello di un mancato contributo del neonato partito alla successiva storia del movimento operaio.
  Dotato di strutture organizzative quasi impalpabili, composto da una miriade di circoli autonomi, caratterizzato da un forte legame con il territorio e le sue problematiche, il psr si pone come tentativo di conciliazione tra anarchismo e socialismo “legalitario”.
  Il Partito Socialista Rivoluzionario riesce non solo a sopravvivere per dodici anni, ma a raccogliere migliaia di aderenti e simpatizzanti tra i lavoratori sia della Romagna che del resto d’Italia, veicolando le idee socialiste in un momento fondamentale per la creazione dello Stato italiano. La sua evoluzione è profondamente intrecciata a quella del proletariato agricolo delle campagne emiliano-romagnole, e il suo declino coincide con le naturali e irreversibili modificazioni alle quali il soggetto sociale di riferimento è esposto.
  Valerio Evangelisti ed Emanuela Zucchini hanno per primi ricostruito integralmente la vicenda del Partito Socialista Rivoluzionario, narrandone successi, crisi e scissioni nel contesto di un inedito universo di personaggi rissosi e pittoreschi. Il volume intende ripercorrere un’esperienza eclettica nella storia del movimento operaio, affrontata da un punto di vista eterodosso. Con stile scorrevole ma con approccio scientifico rigoroso.

  DAL TESTO – “In luogo de Il Sole dell'Avvenire nel dicembre 1883 uscì a Ravenna Il Comune, «Organo del locale Partito socialista rivoluzionario», diretto dal mugnaio Carlo Traversi. Perché quel titolo? Lo spiegava, sul primo numero, un articolo intitolato, appunto, "I Comuni": «Noi sentiamo, profondamente sentiamo, che i Comuni devono essere il baluardo, entro i quali [sic], ammaestrati alla lotta, tormenteremo e annienteremo i nemici di dentro e di fuori, i nemici dell'uguaglianza sociale». La conquista dei comuni, come primo passo verso la trasformazione violenta della società in senso federativo, costituiva un elemento base nell'elaborazione teorica di Costa. A dire il vero idee del genere circolavano già negli ultimi anni della vita dell'AIL, quando la carenza di una tattica plausibile e di una strategia possibile si faceva penosamente avvertire. Giuseppe De Franceschi, esponente della Federazione dell'Alta Italia, aveva raccolto questi spunti in uno scritto intitolato "Comunalismo", apparso sul secondo numero della Rivista Internazionale del Socialismo. Merito di Costa fu quello di riprendere il discorso "comunalista", di trarne tutte le conseguenze e di porlo alla base dell'azione teorico-pratica del PSR.
  “Il programma del partito delineava la possibilità di affidare le proprietà comunali, una volta cadute in mani socialiste, alla gestione collettiva dei lavoratori. Non si trattava solo del fatto che i comuni erano l'istituzione più accessibile, certo più facile a conquistarsi del Parlamento. Si trattava di un progetto preciso e dettagliato. Da un lato, l'autonomia accordata ai comuni avrebbe consentito di attuare esperimenti pratici di socialismo (come appunto la collettivizzazione dei possessi municipali) addestrando, e quindi abilitando, il proletariato alla futura autogestione. D'altro canto, essendo una società federativa quella che i socialisti rivoluzionari si proponevano di edificare, i comuni avrebbero potuto essere un primo passo in quel senso. Questo, nel quadro di una visione nient'affatto evoluzionista. I comuni non sarebbero stati tranquille oasi di collettivismo o innocue colonie sperimentali, bensì armi affilate da rivolgere, al momento opportuno, al cuore del potere statale.”

  GLI AUTORI – Valerio Evangelisti, celebre scrittore bolognese, pur essendo noto soprattutto per i suoi romanzi di carattere gotico e fantasy, si è ispirato alla storia e ai protagonisti del movimento sindacale nordamericano per i suoi bestseller Antracite (Mondadori 2003), Noi saremo tutto (Mondadori 2004) e One Big Union (Mondadori 2011). La storia del Partito Socialista Rivoluzionario tracciata in questo suo saggio fa invece da fondamentale base teorica al suo nuovo ciclo narrativo Il Sole dell’Avvenire, il cui primo romanzo è in uscita a dicembre 2013 per Mondadori.
   Emanuela Zucchini, laureata in Scienze Politiche, è stata funzionaria della Regione Emilia-Romagna.

   INDICE DELL’OPERA – Premessa - Parte prima. Nascita, espansione e crisi di un partito insolito - Capitolo 1. Ascesa e declino della I Internazionale in Italia - Capitolo 2. La svolta - Capitolo 3. Verso il partito - Capitolo 4. Il congresso di Rimini - Capitolo 5. Il programma del PSR - Capitolo 6. La lotta elettorale e le alleanze - Capitolo 7. Braccianti e socialisti rivoluzionari - Capitolo 8. Congressi e persecuzioni - Capitolo 9. La polemica con gli anarchici e la teoria del comunalismo - Capitolo 10. La disputa con Malatesta e la lotta contro le leggi sociali - Capitolo 11. Il Partito socialista rivoluzionario italiano - Capitolo 12. Cooperative, colonie e sintomi di crisi - Capitolo 13. Il congresso di Mantova e l'inizio della disgregazione - Capitolo 14. La dissoluzione del PSR - Capitolo 15. Gli anarchici possibilisti - Capitolo 16. La rinascita e le relazioni internazionali del PSR - Capitolo 17. La conquista dei comuni - Capitolo 18. Il Congresso socialista italiano del 1890 - Parte seconda. I socialisti rivoluzionari e il partito dei lavoratori: un conflitto ineguale - Capitolo 19. Tentativi di unificazione del movimento socialista - Capitolo 20. Le elezioni amministrative in Romagna e il programma della Lega socialista milanese - Capitolo 21. Dall'impresa di Grecia all'uscita di Lotta di Classe - Capitolo 22. Nascita del Partito dei lavoratori - Capitolo 23. La crisi degli "eclettici" - Capitolo 24. Nuovi aspetti delle lotte bracciantili - Capitolo 25. L’adesione al Partito dei lavoratori - Capitolo 26. Il congresso di Reggio Emilia - Note - Indice dei nomi