Il nuovo governo del mondo Stampa E-mail

Georges Corm

Il nuovo governo del mondo
Ideologie, strutture, contropoteri

Vita&Pensiero, pagg.280, € 22,00

 

corm_nuovogoverno  IL LIBRO – La crisi mondiale apertasi negli anni 2007-2009 e non ancora conclusa ha rivelato agli occhi di tutti le responsabilità e le terribili conseguenze della globalizzazione e della speculazione finanziaria. Eppure nulla sembra essere cambiato. Perché una simile inerzia pericolosa del mondo politico ed economico? Georges Corm esplora in questo volume le ragioni e i meccanismi attraverso i quali la cosiddetta ‘civiltà degli affari’ continua a riprodurre se stessa nonostante il fallimento dei suoi modelli e la crisi in cui ha precipitato non solo il mondo dei mercati, ma la vita delle persone. Forte della sua competenza in campo economico ma anche, e soprattutto, della sua pratica di analisi storica degli avvenimenti politici e sociali della nostra epoca, Corm inizia mettendo a fuoco le fonti ideologiche che stanno alla base del potere globale e lo cristallizzano in un ostinato immobilismo. Si tratta, egli dice, di vecchie dispute filosofiche che hanno lacerato la storia dell’Europa e che oggi si incarnano sostanzialmente in un neoliberismo alimentato da un idealismo semplicistico, da un misticismo pervicace che ricorda lo spirito dottrinario del socialismo ‘scientifico’. Questa dogmatica neoliberista è poi confermata dall’odierno insegnamento dell’economia, che sforna un vero e proprio esercito di diplomati e laureati destinati a formare l’armatura burocratica del sistema economico mondializzato, impedendone una riforma di ampia portata. E tra questi milioni di studenti ci sono anche i futuri leader del potere globale, il quale dunque si rafforza nella sua struttura piramidale e nelle sue reti transnazionali, veicolando un modello economico e sociale di grande e pericoloso fascino. Infine, Corm affronta i meccanismi della finanziarizzazione dell’economia e la sua cieca gestione attraverso freddi modelli econometrici, con il conseguente abbandono dei principi di etica e moralità nel mondo degli affari. Cosa interromperà questa catena di crisi? Da dove partirà il riscatto, la scintilla del cambiamento? L’analisi di Corm cede qui il passo all’indicazione di un futuro possibile, anche se non facile da attuare, che parta anzitutto da una profonda rivoluzione degli stili di vita. Solo una ‘de-globalizzazione’ delle menti può dare l’avvio alla riforma dei sistemi economici e politici a favore di un ‘mondo aperto’, di un’economia solidale e umana in cui trovino nuovamente spazio i valori etici e l’equità.

  DAL TESTO – “[…] le ONG che si occupano dei diritti dell'uomo e della loro promozione sono spesso discrete o silenziose sui misfatti di certi regimi politici alleati degli Stati Uniti e dell'Europa. Possono, al contrario, essere molto aggressive verso i regimi che si oppongono alle politiche condotte da tali Paesi dominanti o in concorrenza con questi. Qui, possiamo limitarci a citare il contrasto tra i continui attacchi alla Cina per le sue violazioni dei diritti umani e l'estrema discrezione su taluni grandi alleati degli Stati Uniti, come l'Arabia Saudita, Israele, l'Egitto o il Pakistan e, in passato, le dittature sanguinarie dell'America latina. Così, anche quando contestano le forme attuali della mondializzazione queste ONG sono coinvolte nello sviluppo delle reti transnazionali che mobilitano migliaia di persone in una dinamica che non è iscritta in un determinato spazio geografico e non partecipa a uno sforzo di ritorno alla coesione economica e sociale interna di tale spazio disarticolato.”
  “È vero che le informazioni disponibili confondono spesso ONG e think tanks, che possono avere, soprattutto in Europa, lo stesso statuto. Negli Stati Uniti, un database, Guide Star, ha così catalogato alla data di consultazione del sito (febbraio 2010) circa 1,8 milioni di associazioni americane sulla base della loro situazione di esenzione d'imposta sugli utili, associazioni che impiegano 6,6 milioni di persone. Ma si tratta tanto di ONG stricto sensu quanto di think tanks, di opere di carità, di parrocchie religiose, d'istituti di studi o di fondazioni. In ogni caso, questo segnala l'importanza del fenomeno nel Paese faro della mondializzazione, che esso irriga così attraverso numerosi canali. Se infatti la grande maggioranza di tali istituzioni si limita ai problemi nazionali o locali americani, numerose ONG negli Stati Uniti hanno anche una vocazione internazionale che riguarda regioni o Paesi particolari (Europa orientale, Medio Oriente, India, Mghanistan, Cisgiordania, Sudan) o temi internazionali (terrorismo, conflitti geopolitici e guerre, islam): vi si dedicano 151.539 di esse, 23.968 delle quali si interessano alle questioni dello sviluppo e 5691 ai diritti umani.”

  L’AUTORE – Georges Corm, economista e storico del Medio Oriente e delle regioni del Mediterraneo, è consulente di diversi organismi internazionali, tra cui l’Unione Europea e la Banca Mondiale. Ministro delle Finanze del governo libanese tra il 1999 e il 2000, ha insegnato in varie università anche europee e attualmente è docente alla Saint Joseph University di Beirut. Tra i suoi libri pubblicati in italiano: Il nuovo disordine economico mondiale (1994); Oriente Occidente. Il mito di una frattura (2003); Il Vicino Oriente. Un montaggio irrisolvibile (2004); Il mondo arabo in conflitto. Dal dramma libanese all’invasione del Kuwait (2005); Il Libano contemporaneo. Storia e società (2006); Storia del Medio Oriente. Dall’antichità ai nostri giorni (2009).

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Pensare il mondo in modo differente - I. Come si sono imposti i dogmi semplicistici del neoliberismo - II. I falsi dibattiti introdotti dalla dogmatica neoliberista - III. I diversivi creati dalla dogmatica neoliberista a danno delle vere dispute - IV. Le questioni essenziali esterne ai dibattiti - V. Economia politica o scienza economica: la allarmante trasformazione dei sistemi d’insegnamento dell’economia - VI. La finanziarizzazione dell’economia e le sue conseguenze - VII. Le tappe del costituirsi del potere mondializzato - VIII. Le numerose componenti del potere mondializzato - IX. Le ragioni di una fascinazione - X. Alla ricerca delle forze del cambiamento - XI. Le variabili di una prospettiva futura - Conclusione. Un cambiamento ineluttabile – Bibliografia