La destra che tornerà (dopo Berlusconi) Stampa E-mail

Fabio Torriero

La destra che tornerà
(dopo Berlusconi)

Pagine srl / I libri del Borghese, pagg.207, € 16,00

 

torriero_destra0001  IL LIBRO – Destra spacchettata, ridimensionata, ridotta elettoralmente ai minimi termini. Centro-destra in regressione, nonostante il recupero di Silvio Berlusconi, croce e delizia dello schieramento. Ma la crisi deve essere un'occasione, non una iattura. Da mesi si moltiplicano le iniziative per rifondere An, tornare al Msi, creare nuove aggregazioni. Questo libro offre una via da seguire per una fase costituente vera e per impedire che il tutto si riduca ad una seduta spiritica per "tromboni e trombati". Un percorso a tre gambe: un manifesto di principi non negoziabili, come condizione necessaria (la governabilità coerente nasce dall'omogeneità culturale), il rinnovamento reale della classe dirigente (via gli impresentabili, gli altri diventino tutor, sì ai giovani, puliti, competenti, con un buon rapporto col territorio) e lo sguardo puntato su due grandi soggetti politici, alleati, uniti da un programma, ma separati: un centro-moderato (il Ppe italiano), frutto dell'incontro tra il Pdl e la società civile e una destra identitaria (gollista) e moderna.

  DAL TESTO – “La destra deve garantire anche sui territori un'integrazione di qualità, aperta e inclusiva per chi intende integrarsi davvero (territorialismo civico). La patria, oltre ad essere la terra dei nostri padri, delle generazioni che ci hanno vissuto, è anche di "chi la fa" e di chi tenderà a farla, sempre di più, per il futuro: la patria di chi ci lavora, di chi mette su famiglia e, soprattutto, aderisce ai suoi valori, alla sua tradizione (il primato della casa che accoglie). Diritto di sangue, quindi, coniugato col diritto di suolo, per una nuova cittadinanza, nel segno dell'identità e della legalità. Contro l'integrazione arcobaleno, mondialista, universalistica (solo la legalità senza l'identità), sostenuta dalla sinistra radical e liberal figlia dell'uomo ideologico, del cittadino del mondo, del cosmopolita, del proletario internazionale. La destra deve farsi portatrice di politiche mirate ad una "cittadinanza ospite" (un periodo garantito dalla legge, limitato nel tempo, in grado di consentire all'immigrato di lavorare bene, con adeguati supporti logistici, sanitari, economici); che prepari, insomma, le condizioni per un ritorno nella terra da cui proviene (lo scopo è creare le condizioni di ricchezza e di professionalità nei paesi d'origine), e politiche mirate ad una "cittadinanza di qualità", individuando un percorso modulare e graduale di integrazione a tutti gli effetti per chi vuole restare (in presenza di precisi presupposti lavorativi, logistici, sanitari e culturali: l'adesione ai valori italiani della Costituzione, la conoscenza della lingua italiana e della storia italiana il rispetto della religione cristiana, la fedina penale pulita).”

  L’AUTORE – Fabio Torriero, giornalista e scrittore, è il direttore de La Destra italiana e del quotidiano telematico IntelligoNews. Docente e consulente di comunicazione, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra cui, Oltre il Polo, La Destra che verrà, Federalismo tricolore, la biografia su Alfredo Covelli (La mia destra), e ha curato l'edizione italiana dei libri di Sarkozy, Cameron, Aznar e della Le Pen.

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione - I dieci comandamenti della destra punto e a capo - Primo capitolo. Le Facce - Secondo capitolo. Le Idee - Terzo capitolo. Le Battaglie