Alfredo Rocco Stampa E-mail

Giulia Simone

Alfredo Rocco

Il Poligrafo, pagg.96, € 16,00

 

simone_rocco  IL LIBRO – Alfredo Rocco giunge a Padova nel 1910: è un giovane professore napoletano di trentacinque anni, che ha appena ottenuto la cattedra di Diritto commerciale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'ateneo patavino, in quegli anni significativo crocevia politico e intellettuale, tra esponenti liberali come Giovanni Tamassia, radicali come Giulio Alessio, nazionalisti come Corrado Gini.
  All'indomani della guerra di Libia, Rocco sceglierà di abbracciare l'impegno politico diretto, dimostrando spiccate doti di organizzatore e proseguendo nella propria influente riflessione teorica sulla Nazione e sul ruolo dello Stato. Sarà ben presto alla testa del nazionalismo padovano e veneto, ma è la Prima Guerra mondiale a segnare il vero spartiacque: Rocco lascia Padova (continuerà tuttavia ad insegnare nell'Università patavina fino al 1925) e si sposta a Roma, riavviando la propria vigorosa battaglia nella capitale. Con l'adesione al fascismo, la sua ascesa sembra diventare inarrestabile: deputato, nel 1924 è presidente della Camera, nel 1925 ministro della Giustizia e degli Affari di Culto.
  In queste pagine viene ripercorsa la complessa parabola politica e intellettuale di Alfredo Rocco, con uno sguardo privilegiato agli anni padovani e al suo "apprendistato" nel campo nazionalista. Ne esce anche uno spaccato di vita cittadina: due generazioni di classe dirigente, locale e nazionale.

  DAL TESTO – “Alfredo Rocco a Padova è il professor Rocco. È giovane, ma con una comprovata esperienza: ha già pubblicato numerosi articoli, soprattutto in riviste specializzate di Diritto commerciale, ed è autore di ben tre monografie. La prima prolusione con la quale si presenta all'Ateneo, e alla città, ha per titolo Metodi ed indagini d'interpretazione nel campo del diritto commerciale: è il 28 gennaio 1911 e l'appuntamento con il neo-docente è alle ore 15, in aula "D" del Bo. Negli anni che trascorre a Padova (formalmente Rocco ottiene il trasferimento alla scuola di Scienze politiche di Roma nel 1925, ma già dal 1919 chiede di essere supplito all'Ateneo patavino) il professore tiene più di un corso: alla "sua" materia – Diritto commerciale - affianca lezioni di Diritto amministrativo e Scienza dell'amministrazione e di Filosofia del diritto. In particolare, è in quest'ultimo corso che Rocco affronta tematiche attinenti alla politica, come lo studio e l'evoluzione dei concetti di individualismo e socialismo. Sono anni, quelli antecedenti la Grande Guerra, in cui all'Università di Padova si discute attorno all'idea di Stato. La Facoltà giuridica, proprio negli anni in cui vi opera Rocco, assume un ruolo fondamentale nel dibattito politico e intellettuale, sia a livello regionale che nazionale. È qui, infatti, che insegnano contemporaneamente giuristi liberali come Giovanni Tamassia, radicali come Giulio Alessio, nazionalisti come Rocco e Corrado Gini.
  “[…] Nei primi anni di vita a Padova, il professore si dedica unicamente allo studio e all'insegnamento, non interessandosi di politica, nemmeno di quella locale, sebbene in città avvenissero episodi importanti con ricadute per l'intera politica nazionale. Ad esempio, il 6 marzo 1910 si tiene a Padova l'assemblea generale della "Trento e Trieste", in cui si chiede a gran voce la libertà per le terre irredente; inoltre, durante tutta l'estate del medesimo anno, il ministro dell'Interno mantiene un occhio vigile su ciò che avviene in città, arrivando al punto di tenersi costantemente in contatto con il prefetto locale per evitare persino che le società ciclistiche italiane organizzino gite in Trentino, dal chiaro sapore irredentista. Per adesso Rocco sta a guardare e non è nemmeno coinvolto nel primo congresso nazionalista - quello che vede la nascita ufficiale dell'Associazione Nazionalista Italiana (ANI) - che si tiene a Firenze dal 3 a15 dicembre 1910.”

  L’AUTRICE – Giulia Simone svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e studi internazionali dell'Università di Padova, dove sta conducendo uno studio sulla storia della Facoltà di Scienze politiche. Nel 2011 ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia sociale europea dal Medioevo all'età contemporanea presso l'Università di Venezia; ha inoltre frequentato un corso di perfezionamento in Storia presso l'Università Paris VII. Le sue ricerche riguardano la storia dell'Università, la figura di Alfredo Rocco e il nazionalismo italiano, con un'attenzione particolare al movimento nazionalista in Veneto agli inizi del Novecento. Tra le sue pubblicazioni, Il Guardasigilli del regime. L'itinerario politico e culturale di Alfredo Rocco (Milano, Franco Angeli, 2012).

   INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Mario Isnenghi - 1. Strade di vita quotidiana - 2. I Rocco - 3. A lezione di politica - 4. Foto di gruppo - 5. L'ambiente cittadino. L'amministrazione comunale e i comitati interventisti - 6. Il dopoguerra e i ritorni a Padova – Appendice (La crisi dello Stato e i sindacati - Discorso inaugurale dell'Anno Accademico 1920-1921 letto dal Prof. Alfredo Rocco) - Indice dei nomi