Gaetano Mosca e il "Corriere della sera" Stampa E-mail

a cura di Alberto Martinelli

Gaetano Mosca e il Corriere della sera
1897-1925

Fondazione Corriere della sera, pagg.LVII-794, € 60,00

 

martinelli_mosca-corriere  IL LIBRO – La collaborazione di Gaetano Mosca (1858-1941) con il «Corriere della Sera» copre un arco di tempo di quasi trent'anni, dal marzo 1897 all'ottobre 1925. Contrariamente all'opinione generale degli studiosi di Mosca e degli storici del giornalismo italiano, il suo rapporto con il quotidiano di via Solferino inizia nel 1897, cioè tre anni prima della nomina di Luigi Albertini a direttore e gerente del «Corriere», con l'articolo sulle popolazioni musulmane nella penisola balcanica, e si conclude con l'articolo sullo Stato e i sindacati professionali dell'ottobre 1925, un mese prima della estromissione di Luigi e del fratello Alberto Albertini dal quotidiano, perché Mosca non può e non vuole più collaborare a un giornale divenuto organicamente fascista.
  In questi decenni apparvero sul «Corriere» 96 articoli di Mosca (tra cui quattro lettere in prima pagina), vale a dire 18 di più rispetto a quelli pubblicati, oltre quarant'anni fa, in un volume curato da Antonio Lombardo con la prefazione di Giovanni Spadolini, che costituiva sino a oggi l'unica raccolta di questi scritti giornalistici del pensatore siciliano. È dunque un merito del volume curato da Alberto Martinelli presentare la silloge completa degli articoli di Mosca apparsi sul «Corriere della Sera», compresi i 18 esclusi dal volume curato da Lombardo, tra i quali le importanti recensioni a opere di Michels e di Lenin, e delineare così più compiutamente il suo ruolo di opinionista e intellettuale pubblico, offrendo nel contempo un quadro esauriente del vasto complesso delle questioni affrontate.
  La collaborazione pluridecennale di Mosca si svolge con continuità ed esclusività appena scalfite da occasionali corrispondenze inviate alla «Gazzetta del popolo», al «Giornale di Sicilia», al «Giornale d'Italia» e alla «Tribuna». In una lettera al direttore pubblicata nel 1903 egli si definisce «lettore assiduo e collaboratore saltuario del Corriere della Sera». In realtà, già allora egli assume un ruolo, sempre più autorevole con il passare degli anni, di editorialista, specialista delle tematiche inerenti alla teoria politica e al diritto pubblico (dalle trasformazioni della democrazia rappresentativa alla natura del sindacalismo, dalla questione meridionale ai problemi di politica economica), opinionista sui grandi processi di cambiamento nelle varie parti del mondo, recensore di opere scientifiche di notevole interesse e diffusione. La presenza di Mosca varia di intensità nel corso del tempo: rarefatta nei primi tre anni, poi intensa dal 1901 al 1908 (più volte con dieci articoli l'anno), meno frequente nel quadriennio 1909-1912 (quindici articoli complessivamente), e ancor più ridotta dal 1913 al 1925, con una media di uno-due articoli l'anno e un massimo di tre negli ultimi dodici mesi.

  DAL TESTO – “[…] se si crede che il diritto al voto sia un diritto innato, il quale spetta all’individuo solo perché fa parte del consorzio sociale, come sarebbe, ad esempio, la libertà di disporre della propria persona e dei propri beni, si può negare il voto alle donne solo quando esse vengano considerate come perpetue minorenni, come esseri incapaci a reggersi da sé e che richieggono una continua tutela. Ma questa concezione, se fu invero adottata in qualcuna delle epoche più barbare del Medio Evo, è diventata e diventa sempre più estranea ed ostica non solo alla nostra legislazione civile ma soprattutto alle idee ed ai sentimenti moderni.
  “[…] il difetto più comune a tutto l’elettorato politico italiano è la imperfettissima visione e lo scarso sentimento degli interessi generali del paese, troppo spesso sostituiti dal culto degli interessi locali, di classe, di mestiere o da quelli puramente individuali od anche da una vaga simpatia per la persona anziché per le idee del candidato. Ora io non vedo come e perché questo difetto sarebbe attenuato colla iscrizione nelle liste politiche di un numero più o meno grande di analfabeti; e non vedo neppure come e perché questa iscrizione dovrebbe diminuire i casi di corruzione elettorale propriamente detta, di voti comprati colla distribuzione di vino e cibarie od anche a danari contanti, i quali purtroppo oggi non sono rarissimi anche nei collegi dell’Italia settentrionale.”

  L’AUTORE – Gaetano Mosca (1858-1941), considerato tra i fondatori della moderna scienza politica, fu professore universitario di Diritto costituzionale, sottosegretario alle Colonie nei Governi Salandra (21 marzo 1914 - 19 giugno 1916), deputato nella XXIII e XXIV legislatura, senatore dal 6 ottobre 1919.

  IL CURATORE - Alberto Martinelli insegna Sistemi politici e di governo presso l’Università di Milano, è stato presidente della International Sociological Association ed è membro dell’International Social Science Council.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Teoria politica e giornalismo. La collaborazione di Gaetano Mosca con il «Corriere della Sera», di Alberto Martinelli - Scritti per il «Corriere» (1897-1925) - I. Democrazia parlamentare e riforma delle istituzioni: elezioni, suffragio universale, voto femminile (Una questione costituzionale a proposito della legge sugli zuccheri - Le elezioni comunali di Torino - Il Senato in alta Corte di giustizia - La competenza dell'alta Corte di giustizia nei reati commessi dai ministri - Un tema vecchio e sempre nuovo di diritto costituzionale - Ancora sulla competenza del Senato – L’indennità ai deputati - Le iscrizioni delle donne nelle liste elettorali politiche - Contro una sentenza - Il suffragio femminile in Italia - Il suffragio universale in Italia - Conviene attuare il suffragio universale? - Effetti pratici del suffragio universale in Italia - Collegio uninominale, scrutinio di lista e rappresentanza delle minoranze - Il suffragio proporzionale – L’abuso dei decreti-legge – L’uomo. Lo statista - I rapporti fra Di Rudinì e Cavallotti - Le idee di Imbriani) - II. Teoria politica e analisi del potere (Il concetto moderno della libertà politica - A proposito dell'Imperialismo inglese - Un nuovo libro sulla democrazia americana - Il terzo volume della «Grandezza e decadenza di Roma» - La Repubblica di Augusto - Un libro italiano sulla Rivoluzione francese - Teoria e pratica in una polemica fra utopisti - La crisi della democrazia esaminata da Roberto Michels) - III. Scioperi, legislazione del lavoro e critica del sindacalismo (Guardando avanti - La legislazione del lavoro – L’Ufficio del lavoro - I capisaldi della situazione - Il nodo della questione - Un pericolo dell'avvenire - Ferrovieri e Stato - Feudalesimo funzionale - Il pericolo dello Stato moderno - Nelle risaie - Lo Stato e le associazioni di pubblici impiegati - La municipalizzazione dei servizi pubblici - Parlamento e Sindacalismo - Lo Stato e i sindacati professionali) - IV. Problemi economici: contro il protezionismo, questione agraria, inflazione e debito, economia di guerra (Sempre per il pane - I voti della Società degli agricoltori - Ancora del dazio consumo e del dazio di protezione sul grano - La coltura del grano e i suoi limiti - La riduzione del prezzo del sale - Quid agendum? - Il rincaro e le sue cause – L’aumento della produzione aurea ed il rincaro - I danni economici della guerra - La politica alimentare dell'Italia durante la guerra - Il programma alimentare per il nuovo anno agrario - Il programma minimo di politica alimentare) - V. Questioni sociali: scuola e università, rapporti Stato-Chiesa, divorzio, burocrazia (A proposito di un libro sulla riforma dell'insegnamento secondario - La questione dell'insegnamento religioso ed il partito cattolico - Il passaggio dell'insegnamento primario allo Stato - Burocrazia e concorsi - Il nuovo regolamento universitario - A proposito d'una legittima curiosità - Intorno ad un'affermazione dell'on. Guerci - Pro e contro il divorzio - A proposito di errori giudiziari - Il caso di Antonio Fogazzaro - Nella penombra della civiltà – Riflessioni) - VI. Cose di Sicilia e questione meridionale (L’inchiesta di Palermo - Palermo e l'agitazione pro-Palizzolo - Perché offende il senso morale l'apoteosi di Palizzolo - Il fenomeno Nasi giudicato da un siciliano - Uomini e cose in Sicilia. I galantuomini - Uomini e cose in Sicilia. I partiti - Perché non è scomparsa la credenza nel veleno di Stato - Latifondo e contadini - Un nuovo libro su Napoli - Pasquale Villari e l'avvenire industriale di Napoli) - VII. Politica comparata (Le popolazioni mussulmane della penisola balcanica - Diventerà l'italiana la lingua parlata in parte dell'America meridionale? - La riorganizzazione della Cina - La guerra e la pace nel Transvaal - Valdesi e Boeri - Il programma dello Zar - Il tentativo costituzionale e le condizioni sociali della Russia - La Camera dei Pari sarà esautorata o riformata? - Mentre si combatte a Casa Bianca - La Spagna insegna - L'opera del maresciallo Lyautey - Il passato e il presente del Califfato) - VIII. Politica estera e politica coloniale italiana (Gli scopi, l'organizzazione e la politica dei Senussi - La neutralità dei Senussi - La supremazia spirituale del Califfo - Le truppe indigene in Tripolitania e la creazione di un esercito coloniale - La sottomissione degli Arabi - Le presenti condizioni della Cirenaica - La seconda fase della conquista della Cirenaica - Il problema dell'Asia Minore - La situazione attuale della Tripolitania) – Strumenti - Cronologia completa degli scritti per il «Corriere» e per «La Lettura», a cura di Andrea Moroni - Indice dei nomi