La storia della filosofia come filosofia politica. Carl Schmitt e Leo Strauss lettori di Hobbes Stampa E-mail

Carlo Altini

La storia della filosofia come filosofia politica. Carl Schmitt e Leo Strauss lettori di Thomas Hobbes

Edizioni ETS, pagg.236, Euro 12,00

 

altini.gif  IL LIBRO – Nella Germania di Weimar, tra ideali repubblicani e deriva nazionalsocialista, la figura “mitica” di Thomas Hobbes, il filosofo del Leviatano, diventa l’occasione teorica per la ricostruzione e la rivalutazione della vicenda dello Stato moderno, nell’epoca della sua crisi. Molti sono gli autori – da Tönnies a Dilthey, da Meinecke a Cassirer e Horkheimer – che si confrontano con la lezione del filosofo inglese, con lo scopo esplicito di comprendere la genesi, lo sviluppo e il destino della modernità politica e del capitalismo moderno, tanto che la ricerca storico-filosofica arriva ad assumere una rilevanza direttamente filosofico-politica. Diventa allora legittimo parlare di una vera e propria fortuna di Hobbes in Germania tra le due guerre, senza dimenticare tuttavia che già a fine Ottocento i sociologi, i politologi e i giuristi tedeschi si erano confrontati con le questioni epistemologiche, antropologiche e politiche sollevate dal filosofo del Leviatano intorno ai processi di razionalizzazione, reificazione e massificazione nel mondo moderno. Tra le interpretazioni tedesche di Hobbes svolgono tuttavia un ruolo decisivo quelle offerte da Carl Schmitt e Leo Strauss negli anni Trenta, in piena temperie nazista, quando diventa discriminante, per l’interpretazione della politica moderna, la riflessione sulle categorie di meccanicismo, razionalismo, individualismo e totalitarismo.

 

  DAL TESTO – “In Schmitt, contrariamente a Strauss, il moderno rappresenta allo stesso tempo una continuità e una discontinuità rispetto alla tradizione: la continuità è evidente nell’analogia sistematica attraverso cui le categorie politiche si formano sul modello delle categorie teologiche, mentre la discontuinità è rappresentata proprio dall’assenza di un esplicito e diretto – ancorché ‘evocato’ – fondamento teologico della politica, che risulta così opera della contingenza, e non dell’oggettività. Proprio perché privo di un fondamento trascendente, l’ordine politico risulta così essere artificiale in quanto prodotto necessario di una “coazione all’ordine”. La teologia politica schmittiana non si presenta dunque come una fondazione metafisica del potere, ma come una teoria della sovranità che mira a rappresentare la necessità della coazione epocale a produrre un ordine politico che, confrontandosi contemporaneamente con l’assenza di fondamento e la ‘necessità’ della trascendenza, assuma al proprio interno – con la piena consapevolezza della propria tragicità – la contraddizione tra esperienza ed eccezione, tra conflitto e forma, tra contingenza e mediazione, tra origine e destino”.

 

  L’AUTORE – Tutor della Scuola Internazionale di Alti Studi Scienze della cultura della Fondazione Collegio San Carlo di Modena, Carlo Altini si occupa di filosofia politica moderna e contemporanea. Ha pubblicato numerosi saggi e recensioni sui classici della filosofia politica in volumi collettanei e in varie riviste, tra cui «Filosofia politica», «Humanitas» e «Iride».

 

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione. TEOLOGIA POLITICA E PROBLEMA TEOLOGICO-POLITICO NELLA CRISI DEL MONDO MODERNO – 1. Hobbes, la filosofia politica moderna e la Germania di Weimar – 2. La crisi del mondo moderno in Leo Strauss – 3. La crisi del mondo moderno in Carl Schmitt – 4. Politica e religione in Hobbes: teologia politica vs. problema teologico-politico (Schmitt vs. Strauss) – 5. La storia della filosofia come filosofia politica – Capitolo primo. CRISI E CRITICA DEL LIBERALISMO MODERNO: LEO STRAUSS CONTRO CARL SCHMITT – Capitolo secondo. CARL SCHMITT LETTORE DI THOMAS HOBBES – 1. La crisi dello Stato e della politica moderna – 2. Il decisionismo giuridico nella critica della politica liberale – 3. Meccanicismo e personalismo: rappresentanza, sovranità e unità della forma politica – 4. Teologia politica, cristianesimo e neutralizzazione “attiva” – Capitolo Terzo. LEO STRAUSS LETTORE DI THOMAS HOBBES – 1. Critica della religione e fondazione del liberalismo – 2. Antropologia e teoria delle passioni: la morale borghese – 3. La fondazione “scientifica” dello Stato: tecnica e ideologia – 4. Natura umana e scienza moderna – Appendice. APPUNTI SULLA FORTUNA DI HOBBES IN GERMANIA – 1. Introduzione: Friedrich Meinecke, Ernst Troeltsch e altri interpreti hobbesiani – 2. Ferdinand Tönnies – 3. Friedrich Albert Lange – 4. Wilhelm Dilthey – 5. Ernst Cassirer – 6. Otto von Gierke – 7. Max Horkheimer – 8. Franz Borkenau – 9. Helmut Schelsky – Bibliografia – Indice dei nomi