Ordinamento giuridico dei Longobardi Stampa E-mail

Ivone Cacciavillani

Ordinamento giuridico dei Longobardi

Corbo e Fiore Editori, pagg.167, € 20,00

 

cacciavillani_longobardi  IL LIBRO – Il volume descrive i tratti caratterizzanti e l'evoluzione degli ordinamenti giuridici e istituzionali del popolo dei Longobardi, ricercandone la validità attuale, nell'alveo degli insegnamenti della grande (anche se purtroppo tramontata) scuola padovana di Storia del diritto, secondo cui la ricerca delle linee dell'evoluzione delle istituzioni, specie nel diritto pubblico, è la miglior premessa per lo studio degli assetti giuridici attuali: "la storia del diritto non ha solamente lo scopo comune a tutte le scienze, che è l'acquisto di utili cognizioni, e neppure quello solo di somministrare gli elementi d'una estesa erudizione intorno a ciò che si appartiene al passato, ma insieme, ed anzi precipuamente, ha lo scopo di preparare allo studio del diritto attuale e di servire alla retta intelligenza ed applicazione del diritto medesimo. La quale verità riuscirà di tutta evidenza, ove si dimostri come il moderno diritto sia una risultanza di quello dei secoli che ci precedettero”.

  DAL TESTO – “Il carattere più marcato dell'organizzazione statuale longobarda, pur così leggera nel suo assetto politico, era l'assenza di una struttura "burocratica" di governo. Se si concepisce la burocrazia come l'organizzazione dei funzionari che costituiscono il trait d'union tra potere politico e "popolo" (il complesso dei cittadini-sudditi), nell'ordinamento giuridico longobardo mancò a lungo una classe burocratica. Il potere inteso come supremazia o come legittimazione a disporre dei beni e della stessa vita dei sudditi era ripartito a "strati" che tendevano alla reciproca impenetrabilità. Al livello inferiore, nei gruppi di fare che costituivano l'aggregato di base (il vicus o anche la civitas) emergeva sempre una figura rappresentativa e di riferimento, variamente denominata - sempre più frequentemente conte -, il cui principale impegno era di assommare in sé ogni potere senza che nulla esulasse dal suo ambito d'influenza, e di assicurarne la trasmissione ereditaria; naturalmente senz'alcuna distinzione di funzioni (amministrativa come l'intenderemmo oggi, giudiziaria, tributaria, di ordine pubblico e quant'altro).
  “Su aree più vaste e per la cura di interessi territoriali più ampi (la difesa, le vie di comunicazione, i rapporti col potere centrale) si affermava o per delega del Re - fu il caso di Cividale appena giunsero sul suolo italico - o per autoinvestitura di fatto, il Duca. Ovvio che con l'andare del tempo all'interno delle due categorie - qui molto schematicamente individuate - si formassero delle gerarchie d'importanza, basate sulla ricchezza, sulle relazioni famigliari, sulle affinità politiche.”

  L’AUTORE – Ivone Cacciavillani è nato a Vigonovo il 22 marzo 1932, ha insegnato Diritto Pubblico presso l’Università di Padova ed esercita la professione di avvocato presso il proprio studio a Strà (Venezia).È il decano degli avvocati amministrativisti del Veneto ed è annoverato tra i maggiori esperti veneti di diritto amministrativo. Ricopre inoltre la carica di Presidente onorario del Consiglio Direttivo dell’Associazione Veneta degli Avvocati Amministrativisti. L’avv. Cacciavillani associa da sempre alla vocazione giuridica quella di cultore appassionato della storia, del costume e delle tradizioni della Repubblica Serenissima con particolare interesse per le istituzioni e l’ordinamento giuridico veneziano. Collabora regolarmente come editorialista alle edizioni venete del Corriere della Sera. È autore di numerosissimi volumi scientifici su temi pubblicistici.

   INDICE DELL’OPERA – Prefazione (Monumenti e ordinamenti - Legislazione e costituzione - Rotari e Liutprando - I caratteri della ricerca) – 1. L'avventura longobarda (I "barbari" Longobardi - La partenza. Cividale - La "conquista" - L'insediamento - I rapporti con i "romani" - La convivenza – Appendice. Lettera di Mor) – 2. L'ordinamento fino all'Editto (L'assetto militare - L'arimanno - La "fara" - L'assetto politico - L'assetto religioso - L'ordinamento giuridico - La proprietà collettiva - La (mancanza di) burocrazia – Appendice. Massa e Massaro) – 3. Rotari (L'avvento - Re Rotari - L'Editto - I caratteri - L'importanza storica - Il significato politico - L'influenza negli ordinamenti – Antologia) – 4. Liutprando (Da Rotari a Liutprando - Il nuovo rapporto con i "romani" - La legislazione - Il contenuto innovatore - Il significato politico - Verso la fine un bilancio) – 5. Le leggi di Liutprando (Antologia) – 6. La sopravvivenza (La sopravvivenza storica - L'ordinamento dei Comuni medievali - La proprietà collettiva - Il Cadore - La collegialità - Il "caso Cividale" - La sovranità - Un guidrigildo Seicentesco) – 7. Postfazione (Le istituzioni - La storia delle istituzioni - I due interventi legislativi longobardi) - Riferimenti bibliografici - Cronologia essenziale