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 Antonio Armano

Maledizioni
Processi, sequestri e censure a scrittori e editori in Italia dal dopoguerra a oggi anzi a domani


Nino Aragno Editore, pagg.517, € 35,00

armano maledizioni  IL LIBRO – Il numero di procedimenti penali contro opere di narrativa in Italia è molto più alto di quanto si creda. E quasi sempre per la stessa accusa: pubblicazioni oscene, reato tuttora in vigore. A volte gli autori si trovavano all'estero o sottoterra e finiva alla sbarra solo l'editore (Giangiacomo Feltrinelli e Alberto Mondadori i più esposti). Stiamo parlando di Joyce, Sartre, Lawrence, Miller, Kerouac, Pasolini, Moravia, Testori, Bianciardi, Pamela Moore, Ginsberg, Tondelli, Busi. Ma altri nomi meno noti hanno subito una simile sorte senza lasciare traccia. In questa inchiesta, condotta tra archivi, tribunali e intervistando gli imputati, si ricostruisce la battaglia per la libertà di raccontare ogni aspetto della vita, compreso quello sessuale, anche con crudo realismo. Vittorini e Sereni la chiamavano «guerra». Non mancano casistiche diverse come la diffamazione, in processi lontani nel tempo come quello in Germania contro Malaparte per Kaputt o non ancora conclusi come quello che riguarda la poetessa Antonia Pozzi. Il secondo volume, in cd, raccoglie il materiale giudiziario, in gran parte sentenze. Una lettura interessante non solo per i cultori del diritto: con lingua talvolta legnosa talvolta fiorita i magistrati ripercorrono la storia della letteratura «adorna di lenocini» da Boccaccio in poi, valutano cosa è o non è arte, condannano, assolvono. Insomma: dei delitti e delle penne.

  DAL TESTO – "Nonostante la popolarità di Miller, ormai riconosciuto come maestro, grande scrittore, eccetera, tutte le segnalazioni alla fine sortiscono l'effetto di far partire un procedimento giudiziario contro Feltrinelli. Bianciardi, che pure è indicato come traduttore, viene lasciato in pace. Miller bisognerebbe andarlo a prendere in California, altro che articolo 528. La procura di Lodi, che si distingue in quegli anni per una certa aggressività - vedi anche il procedimento contro la Guida ai piaceri di Londra -, si muove contro Feltrinelli anche se dal solito procuratore Francesco Novello, per competenza territoriale, la palla passa a Milano. Questa la valutazione di Novello sul Tropico: «L'opera è priva di qualsiasi fondamento artistico e si basa esclusivamente sulla più smaccata oscenità» e «alcune frasi contenute nel libro superano ogni immaginazione, sono irripetibili ed offendono il pudore e la morale secondo il comune sentimento». Il romanzo, uscito a gennaio del '67, a febbraio è già sotto scacco giudiziario.
  "La magistratura milanese invia a Feltrinelli un mandato a comparire anche per Tropico del Capricorno, che esce poco dopo: «Avanti di Noi nel nostro Ufficio posto in Milano via Manara n.2 il giorno 14 Dicembre 1967»... Nell'ordine di comparizione si fa riferimento anche alla prima edizione di Tropico del Cancro, quella di Parnaso 70, datata 1965, che pure non c'entra niente con Feltrinelli ed è stata ritirata dal commercio per altri motivi, per violazione del copyright. Ora tocca a Feltrinelli sparire dalle librerie."

  L'AUTORE – Antonio Armano giornalista, ha iniziato a occuparsi di processi e censure agli scrittori per l'Unità nel 2002. Ha scritto e scrive su vari giornali. È stato redattore di Saturno, supplemento culturale del Fatto Quotidiano, col quale attualmente collabora.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione – Maledizioni - 1. «Di qui non si passa illustre Gian Paolo». Sartre, "Il muro" - 2. «Hanno assolto Lady Chatterley e finalmente possiamo dire che non è un gran libro». D. H. Lawrence, "L'amante di Lady Chatterley" - 3. La belletta negra del sensualismo e i salmoni della Lapponia. Malaparte, "La pelle" e "Kaputt" - 4. La borra e il pentaprocesso. Giuseppe Iorio, "Il fuoco del mondo" - 5. Il cognato di Freud e le lacrime di un utero deluso. Victor Tempest, "La tecnica del sesso" - 6. Salpando a Marsiglia sulla "Marechal Joffre". Del Boca, "La lunga notte di Singapore" - 7. Del trasporto per i garzoncelli. Mariotti, "La neofilia" - 8. Il vecchio Mondadori e la Nuova stregoneria. Fritz Leiber, "L'era di Satana" - 9. Il bunga bunga dei Savoia. Dossi, "Note azzurre" - 10. I Palpeggiani e il delitto di leso tavolino. Arbasino, "Coprifuoco" e "Fratelli d'Italia" - 11. Il generale, la mezzana e le camicie nere. Renzo Renzi, "L'armata s'agapò" - 12. Pink pulp nei giardini d'Armida. Nichols, Harris, Schiff, "Scandalo", "Marciapiedi perduti", "I frutti bacati" - 13. La Dc e il dio C. Pasolini, "Ragazzi di vita" - 14. Invito a una fucilazione. Pasternak, "Il Dottor Zivago" - 15. Paesaggi di carne della Repubblica sociale. Répaci, "Il deserto del sesso" - 16. I milanesi visti dalla servitù. Louis Dugal, "Le memorie di una cameriera" - 17. L'ente del turismo e l'orecchio del Ciulanda. Testori, "I segreti di Milano" - 18. Don Giovanni a Vipiteno. Murgia, "Il ragazzo di fuoco" - 19. Molly Bloom e il pm di Verona. Joyce, "Ulisse" - 20. Arte degenerata sul Tevere. Grosz, "Il catalogo" - 21. Che cosa cresce al Cristo di Limpias. Liberovici e Straniero, "Canti della nuova resistenza spagnola" - 22. «Mbe che ddici? 'O sequestriamo?». Moravia, "La ciociara", "La noia", "La vita interiore" - 23. La misteriosa musa nera in tribunale a Varese. Kerouac, "I sotterranei" - 24. Dal successo mondiale a una tomba anonima nel Bronx. Pamela Moore, "Cioccolata a colazione" - 25. La dark lady della Stube e il buon soldato americano. Sire, Wallace, "I liberatori", "Foeminae" - 26. Le prime mestruazioni della letteratura italiana. Milena Milani, "La ragazza di nome Giulio" - 27. L'ultima cena dell'anarchico triste. Bianciardi, "La solita zuppa" - 28. Il tombino sulla Senna. Douassot, "La Gana" - 29. «La dance du ventre c'est la dance du ventre». Ginsberg, "Jukebox all'idrogeno", "Con chi essere gentili" - 30. Il Nadir della scatologia. Miller, i "Tropici" - 31. L'hotel dei suicidi a Lodi. "Guida ai piaceri di Londra" - 32. La più grande beffa letteraria americana. McGrady, "Nuda venne la straniera" - 33. Pederastia post mortem. Settembrini, Saba, "I neoplatonici", "Ernesto" - 34. Gli Stati uniti d'Europa e gli ebrei. Morselli, "Contro-passato prossimo" - 35. Il procuratore generale e gli studentelli in tempesta ormonale. Lombardo Radice e Ravera, "Porci con le ali" - 36. Da Diariovitt a Playman. Jacovitti, "Kamasutra" - 37. L'ultimo colpo del supercensore. Tondelli, "Altri libertini" - 38. Atti pubblici in luogo osceno. Busi, "Sodomie in corpo 11" - 39. D'Alema e la pistola della Upim. Mozzi, Bukowski, "Il male naturale", "Il demonio" - 40. Il fumetto più violento e ripugnante mai disegnato. Miguelangel Martin, "Pychopathia Sexualis" - 41. Memorie di un capro espiatorio. Macchiavelli, "Strage" - 42. «La Pozzi val bene una messa». Alessandra Cenni, "In riva alla vita" - Bibliografia essenziale - Indice dei nomi