Ingegneria costituzionale comparata Stampa E-mail

Giovanni Sartori

Ingegneria costituzionale comparata

il Mulino, pagg.244, € 14,00

sartori ingegneria  IL LIBRO – Come progettare il mutamento istituzionale? A quali condizioni determinate riforme hanno o non hanno la possibilità di ottenere gli effetti desiderati? Per Sartori le costituzioni non sono soltanto strumenti di organizzazione giuridica del potere, ma anche struttura di incentivi intesa a indirizzare con premi e penalizzazioni il «buon fare» costituzionale. In questa ottica l'autore propone interventi fattivi sulle strutture politiche democratiche, fondati sul controllo comparato e sulla convinzione che molto si può apprendere dall'esperienza di altri paesi. Un testo ormai classico e un riferimento imprescindibile per andare oltre la cronica inconcludenza della politica italiana.

  DAL TESTO – "I governi sono una prerogativa presidenziale: è il presidente che nomina e sostituisce a sua discrezione i membri dell'esecutivo. Certamente, un presidente può scegliere i suoi ministri in un modo gradito al parlamento; il che non toglie che i membri del gabinetto sono e rimangono di nomina presidenziale. Notiamo subito che il criterio in questione non è violato se a un parlamento viene attribuito il potere di censurare singoli ministri; e nemmeno è sufficientemente violato nei rari casi in cui una censura parlamentare implica la rimozione di un ministro dalla carica. Il criterio non è violato perché in entrambi i casi è pur sempre il presidente che ritiene unilateralmente il potere di nomina, assegnando a sua convenienza i posti del gabinetto.
  "Sono sufficienti i criteri uno e due - congiuntamente – a identificare un sistema presidenziale? Direi quasi, ma non del tutto. Giacché deve essere chiaro che un sistema presidenziale puro non consente alcuna «autorità duale», o sdoppiata, tra il presidente e il suo gabinetto. A questo proposito Lijphart propone il criterio dell'«esecutivo di una persona». Ma questa è forse una puntualizzazione troppo stretta: essa implica che il capo dello Stato deve essere anche il capo del governo. Generalmente è così. Tuttavia preferisco una formulazione meno rigida, come questa: che la linea di autorità discende linearmente dal presidente in giù. In breve, il terzo criterio implica che in sostanza è il presidente che dirige l'esecutivo.
  "Dunque, un sistema politico è presidenziale se, e soltanto se, il capo dello Stato (presidente) i) risulta da una elezione popolare, ii) non può essere sfiduciato durante il suo mandato prestabilito da un voto parlamentare, e iii) presiede o altrimenti dirige i governi da lui nominati. Quando queste tre condizioni sono soddisfatte congiuntamente, allora abbiamo senza dubbio un sistema presidenziale puro; o così dice la mia definizione."

  L'AUTORE – Giovanni Sartori, professore emerito della Columbia University, editorialista del «Corriere della Sera», con il Mulino ha pubblicato «Democrazia e definizioni» (1957), «Studi crociani» (1997, 2 voll.), «Elementi di teoria politica» (20034), «Logica, metodo e linguaggio nelle scienze sociali» (2011).

  INDICE DELL'OPERA – Avvertenza – Prefazione - Parte prima. I sistemi elettorali – I. Sistemi maggioritari e sistemi proporzionali (1. Premesse - 2. I sistemi maggioritari - 3. Il premio di maggioranza - 4. I sistemi proporzionali - 5. Il doppio turno) - II. Chi riesce eletto? (1. Voto alla persona e voto alla lista - 2. Il sistema tedesco e il sistema di Hare - 3. Rappresentanza delle minoranze e «Gerrymandering» - 4. Una «coda» sul Giappone) - III. L'importanza dei sistemi elettorali (1. Quanto importanti? - 2. Gli effetti dei sistemi elettorali: una discussione - 3. L'influenza dei sistemi elettorali: una riformulazione - 4. Le «leggi») - IV. La scelta del sistema elettorale (1. Valutazione del maggioritario - 2. Valutazione del proporzionale - 3. Valutazione del doppio turno - 4. Quale è meglio? - 5. Una «coda» sui sistemi misti) - Parte seconda. Presidenzialismo e parlamentarismo - V. Il presidenzialismo (1. Definizione di «sistema presidenziale» - 2. Il prototipo americano - 3. L'esperienza latino-americana - 4. Il parlamentarismo è un rimedio?) - VI. I sistemi parlamentari (1. I tipi di parlamentarismo - 2. Il potere condiviso - 3. I sistemi di «premiership» - 4. Il parlamentarismo che funziona - 5. Il governo assembleare - 6. Stabilità ed efficacia - 7. L'elezione diretta del premier) - VII. Il semi-presidenzialismo (1. Il prototipo francese - 2. Casi simili e casi dissimili - 3. Definizione dei sistemi semi-presidenziali - 4. Quale è meglio?) - Parte terza. Temi e proposte - VIII. La difficoltà della politica (1. Primitivismo democratico e negativismo - 2. Corruzione e rigetto della politica - 3. Video-politica e video-democrazia) - IX. Il presidenzialismo alternante: una proposta (1. Da un motore a due - 2. Presidenza intermittente ma rinforzata - 3. Il meglio di due mondi?) - X. Il paradosso del governare legiferando (1. Iniziativa e veto - 2. Il potere di decretazione - 3. Riuscire a «passare» in parlamento - 4. Per risolvere il nesso esecutivo-legislativo) - XI. Problemi dei sistemi presidenziali (1. La rielezione dei presidenti - 2. Presidenzialismo bipartitico e presidenzialismo multipartitico - 3. Elezioni asincrone o sincronizzate?) - XII. Problemi dei sistemi parlamentari (1. Bicameralismo o no - 2. La disciplina di partito) - XIII. Ingegneria costituzionale - Appendice. Verso una costituzione incostituzionale? (2004) - Bibliografia