Le notti bianche Stampa E-mail

Fëdor Dostoevskij

Le notti bianche
Traduzione di Luigi Vittorio Nadai


Garzanti Libri, pagg.XXVI-70, € 6,90

 

dostoevskij nottibianche  IL LIBRO – Al centro delle "Notti bianche", racconto pubblicato per la prima volta nel 1848, c'è un sognatore, un giovane che vive una vita tutta sua, avulsa dalla realtà, fatta di chimere, fantasticherie, impalpabili emozioni. Nelle calde notti senza tramonto di una Pietroburgo estiva e deserta, il timido e notturno protagonista, triste vittima della vita urbana, vagabonda senza meta per la città fra palazzi e canali, e sogna a occhi aperti. Proverà a inseguire l'amore: quello della bella e appassionata Nasten'ka, che però ama, desidera, attende un altro. Così, dopo quattro notti di esaltata eccitazione, l'ultimo mattino porta con sé un amaro risveglio: il disincanto di un addio.

  DAL TESTO – "Era una notte meravigliosa. Una di quelle notti come forse possono essercene soltanto quando si è giovani, egregio lettore. Il cielo era così stellato e così luminoso che, guardandolo, involontariamente veniva fatto di chiedersi: possibile che sotto un cielo come questo possano vivere persone adirate e lunatiche di vario genere? Anche questa è una domanda giovanile, caro lettore, molto giovanile, ma volesse Dio che essa sorgesse più spesso nella vostra anima!... Accennando alle persone lunatiche e adirate di vario genere non potei fare a meno di pensare anche alla nobile condotta da me tenuta durante tutta quella giornata. Fin dal mattino aveva preso a torturarmi una straordinaria angoscia. Improvvisamente mi era parso di esser solo, abbandonato da tutti e che tutti mi sfuggissero. Ognuno, naturalmente, è in diritto di chiedermi: ma chi sono questi tutti? Perché sono ormai otto anni che vivo a Pietroburgo e non ho saputo allacciare si può dire neppure una sola conoscenza. Ma a che mi servirebbero le conoscenze? Anche così conosco l'intera Pietroburgo: ecco perché mi era parso che tutti mi abbandonassero quando l'intera Pietroburgo improvvisamente aveva cominciato a fare i bagagli e a partire per la dacia. Cominciai a temere di rimanere solo e per tre interi giorni vagai per la città immerso in una profonda malinconia, senza decisamente comprendere che cosa mi stesse accadendo. Sia che mi recassi sul Nevskj Prospekt, oppure al giardino, sia che passeggiassi sul lungofiume non incontravo neppure una sola persona di quelle che per un anno intero ero stato solito incontrare in quegli stessi posti a una determinata ora. Esse, naturalmente, non mi conoscono, ma io le conosco."

  L'AUTORE – Fëdor M. Dostoevskij (Mosca 1821-San Pietroburgo 1881) è forse il più grande narratore russo e uno dei classici di tutti i tempi. Le sue opere e i suoi personaggi, intensi, drammatici, affascinanti, sono attuali e modernissimi. Lo scrittore, a causa delle sue convinzioni socialiste, nel 1849 venne condannato a morte. La pena fu poi commutata in quattro anni di lavori forzati in Siberia e nell'esilio fino al 1859.

  INDICE DELL'OPERA – Fëdor Michajlovič Dostoevskij: profilo storico-critico dell'autore e dell'opera, di Fausto Malcovati - Guida bibliografica - Le notti bianche - Notte prima - Notte seconda - Notte terza - Notte quarta - Mattino