L'irredentismo di Malta fra Roma e Londra Stampa E-mail

Rosaria Quartararo

L'irredentismo di Malta fra Roma e Londra
Un fenomeno autoctono o "ispirato" dall'Italia fascista?
(1922-1940)


Edizioni Scientifiche Italiane, pagg.208, € 19,00

 

quartararo malta  IL LIBRO – La ricerca si sofferma sulle iniziative culturali e politiche della popolazione maltese per difendere la sua nazionalità italiana dalle pressioni dei governi britannici, che con provvedimenti legislativi e con sovvenzioni a istituzioni culturali cercavano di diffondere la lingua inglese nell'isola snazionalizzando la stessa civiltà di Malta. E analizza altresì i rapporti italo-inglesi sulla questione maltese nel Ventennio quando il regime appoggiava l'italianità di Malta nel quadro della sua politica nazionalista al fine di ottenerne l'annessione all'Italia fascista.

  DAL TESTO – "Intorno al 1932 si assisté ad un considerevole sviluppo del programma fascista a Malta che si concretizzò in nuove iniziative culturali, le quali affiancarono quelle già esistenti, con lo scopo di acquistare un'influenza sempre maggiore nelle vicende politiche interne. In questo periodo ('32-'33), lo sbocco della politica estera di Mussolini era il «Patto a quattro» ovvero un direttorio delle quattro maggiori potenze europee (Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia) per il mantenimento della pace in Europa; gli scopi del Duce, in realtà, con la conclusione del Patto, erano quelli di trarre dei benefici territoriali a seguito dell'adozione di una politica coloniale comune alle quattro potenze e di imbrigliare il revisionismo tedesco. Infatti, nel settembre 1933, poco dopo il varo del Patto a quattro, in piena crisi austriaca e quando la Conferenza sul disarmo aveva raggiunto ormai un punto morto, il Marchese Theodoli fu inviato da Mussolini a Parigi ed a Londra per discutere con gli ex Alleati una revisione dello «statu quo» relativo ai mandati. La risposta francese fu vaga e quella inglese negativa. Né gli Inglesi né i Francesi, in realtà, compresero il valore centrale che il Patto rivestiva nella politica europea e mediterranea del regime. Esistette indubbiamente un nesso fra il varo del Patto a Quattro, la missione di Theodoli, lo sviluppo della politica fascista nel Medio Oriente e a Malta - che giunse ad una fase matura solo dopo la firma del Patto a Quattro, fra la seconda metà del '33 e la prima metà del '34 - e la decisione del Duce di cercare l'impero in Etiopia."

  L'AUTRICE – Rosaria Quartararo è stata ricercatrice presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma «La Sapienza» e ha insegnato Storia dei Trattati e Politica Internazionale presso l'Università degli Studi di Macerata. Ha pubblicato: "Roma fra Londra e Berlino. La politica estera fascista dal 1930 al 1940", Roma, 1980; "Italia e Stati Uniti gli anni difficili, 1945-52", Napoli, 1980; "Italia URSS 1917-1941. I rapporti politici", Napoli, 1997; "I rapporti italo-americani durante il fascismo 1922-1941", Napoli, 1999; oltre a numerosi altri articoli sui rapporti internazionali nel periodo fascista, sul secondo dopoguerra e sulla cooperazione scientifica e tecnologica. Ha collaborato alla «Rivista di studi politici internazionali» e a «Clio».

  INDICE DELL'OPERA – Nota – Introduzione - Capitolo I. Il caso di Malta: precedenti storici e geografici - Capitolo II. L'italianità del popolo maltese prima del 1922 - Capitolo III. Le lotte politiche dei nazionalisti maltesi - Capitolo IV. I nazionalisti maltesi tra il fascismo italiano e l'imperialismo britannico negli anni antecedenti la crisi mediterranea - Capitolo V. La conclusione della lotta per la difesa dell'italianità a Malta – Appendice. Progetto di sbarco a Malta della primavera 1940 - Bibliografia