Al paese di Utopia |
![]() |
![]() |
Tommaso Fiore
DAL TESTO – "Mosca si può chiamare la città delle gru, si fabbrica, si fabbrica, si fabbrica dovunque, specie nella periferia. Vero o leggenda, qualche anno fa al posto dello Stadio dormivano acquitrini, tutta una palude. Qui dal Leningrado posso affacciarmi sulla strada, ma a volte, seduto a scrivucchiare al mio tavolo, mi corre il cuore al Zarjà, dove tutto odorava di fresco, dai muri ai tavoli e ai letti, e mi godevo quello spicchio di campagna retrostante, confuso e soffocato. Mi accompagnava lo scoppio di un motorino segnando i minuti e le ore, eguale, senza tregua; ogni tanto sentivo il bisogno di lasciar la sedia per osservare fra quei poveri terreni argillosi, smossi, destinati ormai a sparire, e una piccola gru ecco avanzava lentamente, lentamente tornava indietro. Ma dove saranno gli operai? Ingoiati dalla terra come talpe? Ovvero già sostituiti dalle macchine? Più giù nessun rilievo, appena appena qualche bassa, vecchia casa di legno, depositi, forse. E subito dai due lati stendono le loro braccia di ferro due gru gigantesche, immobili ma pronte a ghermire quelle forme ormai viete del vecchio mondo. L'AUTORE – Tommaso Fiore (1884-1973) è stato uno dei più illustri intellettuali pugliesi e protagonista del pensiero meridionalista del XX secolo. In politica si impegnò in modo particolare nella difesa dei diritti dei contadini; dopo la Prima Guerra Mondiale partecipò alla vita politica nel Partito d'Azione e, insieme a Salvemini, si impegnò contro le eredità del periodo fascista. Fu sindaco di Altamura (1920-1922) e provveditore agli Studi di Bari (1944-1948), oltre che docente di Latino e Greco presso il liceo classico di Molfetta. Allievo di Giovanni Pascoli, e poi di Benedetto Croce, ebbe un'intensa attività intellettuale, che spaziò da Virgilio a Erasmo da Rotterdam, da Tommaso Moro a Spinoza, con particolare attenzione, soprattutto nella seconda parte della sua vita, anche alla cultura russa. Fu autore di libri particolarmente importanti e suggestivi sulla Puglia contadina e operaia, come "Un popolo di formiche" (1952), che vinse il Premio Viareggio, "Il cafone all'Inferno" (1955) e "Formiconi di Puglia" (1963). IL CURATORE - Marco Caratozzolo, ricercatore confermato di Slavistica, insegna dal 2006 Lingua e letteratura russa presso il dipartimento di 'Lettere lingue e arti. Italianistica e culture comparate' dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'. Ha curato la raccolta di studi "Dostoevskij e la tradizione" (Stilo, 2010) ed è autore di vari saggi sull'emigrazione russa in Francia (Don Aminado, Gazdanov, Makine) e sulla tarda avanguardia russa (Zabolockij, Charms). INDICE DELL'OPERA – Tommaso, come i grandi utopisti. Un'introduzione alle opere e ai giorni di Tommaso Fiore, di Daniele Maria Pegorari - Tommaso Fiore e il mondo russo, di Marco Caratozzolo - Al Paese di Utopia - Appendice fotografica |