San Giorgio e la rosa Stampa E-mail

Cristiano Antonelli

San Giorgio e la rosa

Edizioni Thyrus, pagg.256, € 20,00

 

antonelli sanGiorgio  IL LIBRO – A.D. 303. Otto giorni prima delle calende di maggio fu giustiziato un cristiano di nome Giorgio. Era il 23 aprile, una ricorrenza che si impose come festività tra le maggiori del calendario medievale, a memoria di un martire che si convertì nella metafora di un ideale che trascende ogni cronaca storica. Con questo saggio viene raccontato il culto del santo durante i secoli e nelle diverse aree geografiche - europee e italiane in particolare - mentre nella seconda parte del libro vengono riportate le leggende, e delle stesse si studia il significato simbolico, compreso il dettaglio della rosa.

  DAL TESTO – "Il martirio di Giorgio di Lydda, precedente di oltre tre secoli l'epoca del Profeta Maometto (570-632), venne conosciuto e considerato come ammirevole esempio della fede nel Dio Unico anche in alcune regioni musulmane, una memoria che si è conservata fino ai nostri giorni.
  "Nel mondo arabo la figura di Giorgio sarebbe stata identificata con al-Khadr (o al-Khidr, al-Khudder, al-Khidder) ovvero 'colui che è verde', 'colui che è vivo', identificazione dovuta al fatto di riconoscerlo capace di ridare la vita, come riferito nelle prime redazioni cristiane, particolare fondamentale per comprendere il significato della figura del martire nell'Islam come nel Cristianesimo.
  "Nella letteratura islamica il primo racconto delle sue gesta è attribuito a Wahb Ibn Munabbih (728), celebre religioso e studioso arabo, la cui narrazione "riproduce quasi alla lettera la versione siriaca della redazione più antica della leggenda". L'Immagine di Giorgio come militare, caratteristica dell'iconografia bizantina sin dai primi secoli, è dunque propria anche a quest'opera letteraria, mentre già a metà del secolo VII l'esercito arabo, invadendo la Persia e trovandosi nell'imminenza di una sconfitta, avrebbe visto un guerriero sconosciuto lanciarsi contro le truppe persiane, travolgendole. Il provvidenziale intervento di quel cavaliere straniero e solitario avrebbe allora ribaltato le dinamiche di una battaglia il cui esito sembrava ormai segnato."

  L'AUTORE – Cristiano Antonelli è nato a Gubbio nel 1971. Successivamente al percorso universitario in giurisprudenza, si è dedicato allo studio della storia medievale. Per alcuni anni è vissuto a Barcellona, dove ha collaborato con associazioni culturali e periodici locali, e dove della presente opera ha pubblicato una prima edizione in spagnolo (2009) e una seconda edizione tradotta in catalano (2011).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Parte Prima - Capitolo 01. Tra storia e leggenda - Capitolo 02. Il culto dal secolo IV - Capitolo 03. Passio Georgii - Capitolo 04. L'episodio del drago - Capitolo 05. Il Santo Cavaliere - Capitolo 06. Francesco di Assisi - Capitolo 07. Il Basso Medioevo in Occidente - Capitolo 08. Aragona - Capitolo 09. Catalogna - Capitolo 10. Inghilterra - Capitolo 11. Italia - Capitolo 12. Iconografia - Capitolo 13. Patronato - Capitolo 14. Giorgio Santo Martire - Capitolo 15. Giorgio nell'Islam - Parte Seconda - Capitolo 1. Leggenda Dorata. Il martirio - Capitolo 2. Martirio e morte. Fino alla vittoria - Capitolo 3. Leggenda Dorata. La lotta con il drago – Capitolo 4. Il drago - Capitolo 5. La rosa - Pittura italiana – Legenda - Bibliografia