Il sangue di Caino Stampa E-mail

Enrica Perucchietti – Paolo Battistel

Il sangue di Caino
L'eterna maledizione del figlio del Serpente
Dalle origini del mito alla letteratura neo-gnostica


Edizioni Terre Sommerse, pagg.272, € 15,00

 

perucchietti caino  IL LIBRO – Caino, il primo assassino della storia, colui che si è macchiato del sangue del proprio fratello Abele, viene punito da Dio con una terribile maledizione, costretto a vagare senza pace in un mondo ancora disabitato. Dopo aver fondato la prima città del racconto biblico, infatti, egli è destinato a portare sul volto il "marchio" impresso dal Signore e a tramandare la sua colpa ai suoi discendenti.
  Che cosa ha spinto il primogenito di Adamo ed Eva a compiere un simile atto, destinato a segnare lui e la sua discendenza fino alla fine dei propri giorni? Che ruolo ha la coppia di fratelli rivali nella tradizione? Il racconto biblico rielabora uno schema mitologico preesistente in altre culture? Che significato ha realmente il sacrificio di sangue nell'antichità? qual è il marchio che Yahweh impone al fratricida?
  Questo testo riprende le fonti ebraiche originali della Bibbia e del Haggadah riportando alla luce l'oscura tradizione che faceva discendere Caino non da Adamo ma dallo stesso Satana che, sotto le spoglie del Serpente, avrebbe sedotto Eva concependo con lei il suo primo figlio.
  Questo atto sacrilego corrompe il sangue del primogenito facendolo diventare una sorta di semi-demone spinto dalla propria natura infernale verso le peggiori perversioni.
  La tradizione di Caino figlio di Serpente, sarà destinata a sopravvivere allo scorrere dei secoli influenzando i maggiori culti gnostici, come i Cainiti e i Sethaini per giungere a toccare i Manichei e i Catari e tutta la letteratura esoterica e religiosa sviluppata nel Medioevo e nel Rinascimento fino alla completa riabilitazione nella letteratura neognostica e nell'occultismo dell'Ottocento.
  Chi è dunque Caino?
  Un esule errante scacciato da tutti con sulla fronte il marchio dell'immortalità, o un fondatore di città? Un ribelle, un iniziato o un essere maledetto? Il primo fabbro della storia o una divinità oscura dalla testa d'orso?
  Queste e molte altre versioni del "volto" di Caino comporranno il complesso mosaico del primogenito di Eva che con il marchio della sua colpa eterna ha segnato un solco irrimediabile nel pensiero occidentale.

  DAL TESTO – "Comprendere Caino è umano. Immaginare la sua sofferenza e dar voce al suo dolore è Romantico quanto la penna dei poeti che lo hanno reso tanto tragico quanto fragile. E dunque, vicino a noi, nel paradosso di quel gesto.
  "Pensare che sia stato spinto dalla disillusione e abbia sottratto la vita al fratello per denunciare l'assurdità dell'esistenza ne farebbe un ribelle. Un eroe.
  "Eppure Caino si macchia le mani del sangue del fratello ma non si toglie la vita come Giuda Iscariota. Non ci viene detto nulla delle sue intenzioni né della reazione a un crimine tanto brutale. Anzi, risponde a Dio che gli domanda che fine abbia fatto Abele con altrettanta superbia, celata indifferenza o sarcasmo. Egli dunque non soffre. Non si tormenta. Non prova pena.
  "L'omicida sopravvive, «dopo il suo processo, si crea una famiglia. Ha dei figli che vivranno e avranno dei figli. Abele è morto per niente. Caino ha ucciso per niente. La loro storia comune è storia assurda; sarebbe potuta non succedere».
  "Anche se è stato spinto da un senso di ingiustizia, il gesto è e rimane sbagliato. La violenza come ricorda Girard, può essere mascherata, contraffatta, persino legittimata, ma rimane comunque sbagliata. Caino ha forse sognato di redimere il genere umano, di salvarlo dall'assurdità dell'esistenza, ma nei fatti ha pagato una creatura innocente. Forse era mosso da pure intenzioni, ma il sangue di un martire ha bagnato la terra fino a quel momento incorrotta.
  "E forse ha ragione Wiesel quando conclude osservando che «nessun uomo è solo nella storia; ogni uomo è la storia. Questo è l'insegnamento della tradizione ebraica. Caino non aveva il diritto di uccidere per noi, e ancora meno per Abele. Chi distrugge lo fa nel presente, ma la sua colpa gli sopravvive».
  "E rischia di sopravvivere ai suoi figli."

  GLI AUTORI – Enrica Perucchietti vive e lavora a Torino come giornalista e scrittrice. Laureata col massimo dei voti in Filosofia, abbandona la carriera universitaria per divenire giornalista e conduttrice televisiva. Vanta numerose pubblicazioni di successo: "Governo Globale. La storia segreta del Nuovo Ordine Mondiale"; "Il Fattore Oz. Alieni, sciamanesimo e multidimensionalità"; "Il paradigma del controllo per una società trasparente", in "Credere è reato? Libertà religiosa nello Stato laico e nella società aperta"; "I Maestri Invisibili del Nuovo Ordine Mondiale"; "L'ultimo Papa"; "DMT Terzo occhio o inganno dello spirito?"; "Unisex. La creazione dell'uomo senza identità"; "La Fabbrica della Manipolazione"; "Il Lato B. di Matteo Renzi. Biografia non autorizzata"; "Il Signore della malvagità"; "Il sangue di Caino". Con Uno Editori ha già pubblicato: "NWO. New World Order. L'altra faccia di Obama. Il fallimento del sogno americano".
  Paolo Battistel vive a lavora a Torino dove si è laureato col massimo dei voti in Filosofia, con indirizzo mitologico, specializzandosi nello studio dei miti e delle lingue antiche del Nord Europa. Attualmente lavora come collaboratore giornalistico di riviste telematiche e cartacee.

  INDICE DELL'OPERA – Antefatto – Introduzione – Capitolo I. La leggenda di Caino. Le tracce del figlio del Serpente nell'Haggadah ebraica – Capitolo II. L'ombra di Caino tra Gnostici e Manichei – Capitolo III. Il popolo sotterraneo. Dai Catari al mistero di Rennes- le-Château – Capitolo IV. Il sangue di Abele e la fondazione della prima città. Il tema del sacrificio dal mito classico all'esegesi biblica – Capitolo V. I figli del Fuoco. La progenie cainista nella letteratura occultista – Conclusioni – Bibliografia essenziale