Il pensiero cinese Stampa E-mail

Marcel Granet

Il pensiero cinese

Adelphi Edizioni, pagg.VI-473, € 36,00

 

granet pensiero  IL LIBRO – Opera capitale e innovatrice, sia per la sostanza sia per il metodo, Il pensiero cinese è il libro della piena maturità di Marcel Granet, dove vengono a confluire e ad amplificarsi i risultati delle sue geniali ricerche. Il lettore non vi troverà soltanto una storia del pensiero cinese, ordinata per date e autori: ben più ambizioso è il compito che Granet si è scelto. Con questo libro – si può ben dire per la prima volta – un sinologo ha provato, con straordinaria felicità, a ricostruire una per una le categorie in cui il pensiero cinese si è manifestato, superando così, audacemente, il limite più grave che incontriamo anche nelle più attendibili storie della filosofia cinese, per esempio in quella di Forke: e cioè di essere pur sempre una sorta di ritraduzioni del pensiero cinese nel linguaggio filosofico che ci è familiare dalla nostra tradizione. Non solo: applicando con conseguente radicalismo la teoria sociologica della scuola di Durkheim, e soprattutto le formulazioni di Marcel Mauss, Granet non ha ritenuto possibile di dar conto del pensiero cinese senza seguirlo in atto nei più minuti e oscuri aspetti della vita sociale e dell'etichetta, nei presupposti cosmologici e mitologici, e infine nei tanti travestimenti in cui la infida storia cinese ha fatto ricomparire per secoli sempre la stessa serie di princìpi fondamentali. Una rete speculativa immensa si tesse in questo libro, dove le vite dei grandi pensatori, spesso così elusive e sottratte a ogni certezza, si intrecciano con i particolari di un rito, con una antica metafora, con la figurazione di una danza arcaica; dove la musica occupa altrettanto spazio della morale, e anzi spesso vediamo l'una illustrare l'altra; dove alla teoria dei numeri è dedicata una memorabile analisi che forma da sola quasi un libro a parte, analisi che rivela per la prima volta la fisionomia della sottilissima numerologia cinese, scienza qualitativa più che quantitativa, antitetica alla nostra matematica; dove, infine, Lao tseu e Confucio, i due più famosi pensatori della Cina, vengono presentati non tanto come capiscuola di opposte dottrine filosofiche, quanto come due costanti nella fenomenologia del pensiero cinese, sicché la loro opera ci appare, più che come l'irripetibile costruzione di un singolo, come una sorta di ricettacolo dove il fondo stesso del pensiero cinese arcaico si è raccolto e si è dato due forme complementari. Questo libro è valso anche a dimostrare come, più che in ogni altra delle grandi civiltà, in quella cinese i diversi piani, filosofico, religioso e sociale, fossero, in origine, pressoché indistinguibili: Granet è riuscito a darci della Cina arcaica una immagine totale.
  Uscita nel 1934, e accolta dal silenzio delle riviste specializzate, quest'opera fu così giudicata qualche anno dopo da un altro grande sinologo, J.J.L. Duyvendak: «Si possono senz'altro rimproverare a questo libro certe stravaganze, ma esso appartiene in ogni caso a quanto di più splendido sia stato scritto sul pensiero cinese». In anni più recenti, Joseph Needham, la massima autorità fra i sinologi viventi, ha definito il libro di Granet «a suo modo un'opera di genio». Oggi Il pensiero cinese è universalmente ritenuto come un'opera classica: ma si tratta di un classico ancora in buona parte da scoprire, carico di suggerimenti, suggestioni e ipotesi sorprendenti.

  DAL TESTO – "La rappresentazione che i Cinesi si fanno dell'Universo si basa su una teoria del microcosmo, che si riallaccia ai primi tentativi di classificazione del pensiero cinese. Essa deriva da una credenza estremamente tenace: l'Uomo e la Natura non formano due regni separati, ma una società unica. Questo è il principio delle diverse tecniche che regolano gli atteggiamenti umani. È grazie a una partecipazione attiva degli uomini e per effetto di una specie di disciplina civilizzatrice che si realizza l'Ordine universale. Al posto di una Scienza che ha per oggetto la conoscenza del Mondo, i Cinesi hanno concepito una Etichetta della vita che suppongono abbastanza efficace per instaurare un Ordine totale.
  "La categoria di Ordine o di Totalità è la categoria suprema del pensiero cinese: ha per simbolo il Tao, emblema essenzialmente concreto."

  L'AUTORE – Marcel Granet (1884-1940) fu allievo di Chavannes e legato alla scuola di Durkheim, in particolare a Marcel Mauss. Dopo un soggiorno in Cina fra il 1911 e il 1913, insegnò alla École des Hautes Études e alla École de Langues Orientales. Di lui Adelphi ha pubblicato "La religione dei Cinesi" (1973), "Il linguaggio dei sentimenti" (1975, scritto insieme a Marcel Mauss), "Feste e canzoni dell'antica Cina" (1990). Fra le sue opere ricordiamo inoltre: "Danses et Légendes de la Chine ancienne" (1926), "La civilisation chinoise" (1929) e "Catégories matrimoniales" (1939).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Libro I. L'espressione del pensiero - 1. La lingua e la scrittura (I. Gli emblemi vocali - II. Gli emblemi grafici) - 2. Lo stile (I. Le sentenze - II. I ritmi) - Libro II. Le idee direttrici - 1. Il tempo e lo spazio - 2. Lo yin e lo yang - 3. I numeri (I. Numeri, segni ciclici, elementi - II. Numeri, siti, emblemi divinatori - III. Numeri e rapporti musicali - IV. Numeri e proporzioni architettoniche - V. Funzioni classificatoria e protocollare dei numeri) - 4. Il Tao - Libro III. Il sistema del mondo - 1. Il macrocosmo - 2. Il microcosmo - 3. L'etichetta - Libro IV. Sètte e scuole - 1. Le ricette di governo (I. L'arte di riuscire - II. L'arte di convincere - III. L'arte di qualificare - IV. L'arte di legiferare) - 2. Le ricette del bene pubblico (I. Confucio e lo spirito umanistico - II. Mö Tseu e il dovere sociale) - 3. Le ricette di santità (I. L'arte della lunga vita - II. La mistica dell'autonomia) - 4. L'ortodossia confuciana (I. Mencio: il governo per mezzo della beneficenza - II. Siun Tseu: il governo per mezzo dei riti - III. Tong Tchong-Chou: il governo per mezzo della storia) – Conclusione – Bibliografia - Indice analitico - Tavole di concordanza