L'uomo delle origini e la tarda cultura Stampa E-mail

Arnold Gehlen

L'uomo delle origini e la tarda cultura
Tesi e risultati filosofici


Mimesis Edizioni, pagg.326, € 25,00

 

gehlen origini  IL LIBRO – "Urmensch und Spätkultur" è una delle opere più importanti di Arnold Gehlen e raccoglie le tesi e i risultati filosofici principali di ricerche svolte nell'arco di alcuni decenni. Scopo del volume è condurre un'analisi delle forme socioculturali dell'antichità, finalizzata alla elaborazione di "concetti critici" non soggettivi, in grado di contribuire a spiegare il ruolo delle regole comunitarie e delle organizzazioni istituzionali nel percorso storico dell'umanità. Il metodo ha pretese di rigore e obiettività: si avvale dell'osservazione empirica, della contestualizzazione storico-archeologica e della preziosa collaborazione di diverse scienze. Si tratta di un libro di "filosofia delle istituzioni" che, attraverso la ricostruzione delle forme arcaiche della convivenza sociale, da un lato giustifica l'applicabilità di categorie antropologiche basilari come quelle di "azione" ed "esonero", e dall'altra consente di far reagire il passato con il presente, evidenziando la distanza che separa il comportamento societario arcaico da quello contemporaneo.

  DAL TESTO – "È assodato [...] che la riduzione dell'istinto ha comportato per l'uomo la perdita di tutta una serie di regole inibitorie che, negli animali, funzionano ancora inalterate. L'inibizione naturale nei confronti dell'uccisione degli appartenenti alla stessa specie, pare sia andata perduta nel momento stesso in cui nacque l'uomo e ci guardiamo bene dal minimizzare la diffusione, notoriamente assai ampia, dell'antropofagia nel Paleolitico superiore, antropofagia che compare addirittura presso i primissimi ominidi del ceppo autralopiteco ed è, dunque, antica quanto l'uomo.
  "È possibile che determinate regolamentazioni dell'istinto siano state abbandonate in quanto potevano trovare compensazione nell'agire intelligente, e che altre regolamentazioni, che avrebbero potuto essere adatte a questo fine, siano state, per così dire, travolte da questo processo. Quest'ultima considerazione pare feconda sul piano antropologico. Gli animali, per esempio, si intendono attraverso richiami innati che avvertono del pericolo o adescano, ossia attraverso suoni che svolgono una funzione autenticamente scatenante, che, insomma, provocano di rimando un comportamento istintivo. Noi, al contrario, ci intendiamo attraverso il linguaggio, ossia mediante simboli dotati di significato (parole) indicanti qualcosa di oggettivo o oggettuale. La comunicazione umana rende dunque necessaria l'inserzione del mondo esterno, e persino le informazioni riguardanti stati oggettivi devono includere le circostanze di fatto in cui quegli stati sono insorti: mi rallegro – o mi rattristo – per questo o per quest'altro.
  "La comunicazione fra uomini era dunque, a quanto pare, predisposta a ridurre l'istinto, potendo venir fatta scattare da circostanze esterne (o dalle parole per esprimere tali circostanze). Così accadde che la comunicazione fosse posta sul piano dell'agire oggettivo, probabilmente non senza che ciò andasse a scapito degli istinti sociali."

  L'AUTORE – Arnold Gehlen (1904-1976), filosofo e sociologo, è stato uno dei principali esponenti dell'antropologia filosofica tedesca contemporanea. La sua teoria della natura umana ha il proprio perno nei concetti di "azione" e di "esonero", e vede nella tecnica un alleato indispensabile all'essere umano. Tra le sue opere principali sono da ricordare "L'uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo" (1940); "L'uomo nell'era della tecnica" (1957); "Prospettive antropologiche" (1961).

  LA CURATRICE - Vallori Rasini insegna Filosofia morale e Antropologia filosofica all'Università di Modena e Reggio Emilia. È autrice dei volumi "Divenire" (2001), "Teorie della realtà organica" (2002) [versione tedesca: Theorien der organischen Realität und Subjektivität (2008)]; "L'essere umano. Percorsi dell'antropologia filosofica contemporanea" (2008); "L'eccentrico. Filosofia della natura e antropologia in Helmuth Plessner" (2013).
 
  LA TRADUTTRICE - Elisa Tetamo ha conseguito il dottorato in Filosofia antica all'Università di Padova e si è perfezionata presso il centro di ricerca sul pensiero antico "Leon Robin" all'Università Sorbona di Parigi. È autrice di saggi sulla concezione platonica dell'anima e sull'idea di fato nello stoicismo. Ha tradotto tra l'altro Alessandro di Afrodisia, Platone, Jung e Kant.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Gehlen, la cultura, le istituzioni, di Vallori Rasini - L'uomo delle origini e la tarda cultura. Tesi e risultati filosofici – Premessa - Parte I. Istituzioni - 1. Introduzione - 2. Utensili - 3. Attività di sperimentazione - 4. Trascendenze - 5. Abitudini. Supporto esterno delle abitudini - 6. Azioni - 7. Agire come fine a se stesso - 8. Divisione del lavoro istituzioni - 9. Istituzioni. Effetti nell'interiorità - 10. Stabilizzazione interiore dell'uomo attraverso le istituzioni – 11. Reciprocità - 12. Soddisfacimento di sfondo – 13. Stabilizzazione del mondo esteriore nella raffigurazione – 14. Contenuti obbliganti delle istituzioni – 15. Oggettivazione degli impulsi - 16. Produttività di norme interiori - 17. Orientamento dei bisogni - 18. Tensione stabilizzata - 19. Ovvietà condizionate dalla cultura - 20. A proposito di spirito - 21. Produttività - 22. Natura, mondo esteriore dei fatti - 23. Mondo interiore dei fatti, soggettività - 24. Estraneità dell'arcaico - Parte II. Problemi delle culture arcaiche - 25. Impostazione del problema - 26. Istinti autentici (animali) - 27. L'istintività nell'uomo - 28. Percezioni inverosimili - 29. Obblighi indeterminati - 30. Denominazioni obbliganti - 31. Riti di raffigurazione - 32. Ulteriori categorie nel rito. Imperativi - 33. Tre possibili immagini del mondo - 34. Animazione del mondo esterno - 35. Concetti primitivi di anima - 36. Cura cultuale degli animali - 37. Ordinamenti basati sui legami di consanguineità - 38. Totemismo - 39. Finzioni istituzionali I - 40. Finzioni istituzionali II - 41. Mito - 42. Mito e coscienza storica - 43. Magia - 44. Estasi, ebbrezza, ascesi - 45. La magia nelle culture superiori - Parte III. Tre modi di agire e tre modi di vedere il mondo - 46. Religione della natura - 47. Compito della filosofia - 48. Riassunto. Previsioni – Traduzioni italiane di opere citate da Gehlen - Nota biobibliografica, a cura di V. Rasini - Indice dei nomi - Indice dei soggetti