Il veggente. Il segreto delle Tre Fontane Stampa E-mail

Saverio Gaeta

Il veggente
Il segreto delle Tre Fontane


Salani Editore, pagg.233, € 13,90

 

gaeta veggente  IL LIBRO – Nell'ottobre del 2014 la copertina di Dabiq, il periodico dello Stato islamico, sconvolse il mondo civile, pubblicando un fotomontaggio nel quale la bandiera dell'Isis sventolava sull'obelisco dinanzi alla basilica di San Pietro. Sessantanove anni fa, nell'apparizione romana delle Tre Fontane, una simile profezia era già stata proposta dalla Vergine della Rivelazione a Bruno Cornacchiola: «Vi saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte d'Oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sante e sacre, quando gli sarà dato di farlo».
  Cornacchiola è morto nel 2001, dopo una vita romanzesca segnata dapprima dall'intenzione di uccidere il papa, da lui considerato il capo della 'sinagoga di Satana', e successivamente dalla fulminea conversione al cattolicesimo, a seguito della straordinaria esperienza del 12 aprile 1947. Quel giorno, insieme ai suoi tre figli, vide una ragazza di grande bellezza, scura di pelle e di capelli, con un manto verde e un libro fra le mani; e da quel momento per tutta la vita continuò a ricevere da lei messaggi spirituali e annunci profetici.
  Il veggente consegnò i segreti ricevuti dalla Madonna al Vaticano, che non ha mai ritenuto opportuno pubblicarli. Si tratta di sogni e di visioni che anticipavano in maniera inquietante drammatici eventi dell'ultimo secolo: dalla tragedia di Superga nel 1949 all'elezione di Paolo VI nel 1963, dalla guerra dello Yom Kippur nel 1973 al rapimento e all'assassinio di Aldo Moro nel 1978, dal ferimento di Giovanni Paolo II nel 1981 all'esplosione del reattore di Chernobyl nel 1986, dall'attentato alla basilica di San Giovanni in Laterano nel 1993 alla caduta delle Torri Gemelle nel 2001.
  Per ordine della Vergine, Cornacchiola custodì una copia personale delle testimonianze dal 1947 al 2001, anno della sua morte: oggi, dopo anni di studi e di analisi, Saverio Gaeta – l'unico giornalista che ha avuto accesso ai diari di Bruno Cornacchiola custoditi presso l'associazione dei fedeli da lui fondata – ne svela integralmente i contenuti.

  DAL TESTO – "Un quaderno scolastico a righe, dalla copertina raffigurante uniformi di soldatini. In una trentina di pagine fittamente scritte a penna è racchiuso l'esplosivo segreto che inizialmente la Vergine della Rivelazione aveva comunicato a Bruno Cornacchiola il 12 aprile 1947 nell'apparizione alle Tre Fontane. Era soltanto il primo di una sessantina di messaggi, sogni e profezie che il veggente avrebbe continuato periodicamente a ricevere fino a pochissimi mesi prima della morte, avvenuta il 22 giugno 2001.
  "È importante notare che Cornacchiola, narrando quanto gli accadeva, ha sempre precisato, come personalmente scrisse in calce ad alcuni messaggi e come ripeteva ai diversi direttori spirituali e confessori che lo accompagnarono nel corso della sua lunga esistenza, che «i fatti sopraesposti sono da credere per pura fede umana, e mi sottometto a ogni giudizio della Chiesa madre».
  "Per di più, aveva compreso sin dai primi tempi che c'era sempre la possibilità che intervenissero disturbi diabolici, come per esempio era avvenuto nel giugno del 1947, quando don Sfoggia gli chiese di dettargli il messaggio per farne una copia."

  L'AUTORE – Saverio Gaeta è caporedattore dei settimanali della San Paolo "Famiglia Cristiana" e "Credere". In passato è stato redattore dell'"Osservatore Romano" e caposervizio del mensile "Jesus". Specializzato in tematiche religiose, ha pubblicato una sessantina di libri su santi, miracoli e devozioni. Ha collaborato in qualità di esperto a diverse trasmissioni giornalistiche; per Salani ha già pubblicato "Effetto Bergoglio" (con padre Livio Fanzaga, 2014).

  INDICE DELL'OPERA – Prologo - 1. L'uomo - 2. L'apparizione - 3. Il messaggio - 4. Il segreto - 5. La credibilità - 6. I sacrifici - 7. Le profezie - 8. La dottrina e il clero - 9. Le preghiere e la pace - 10. Gli ultimi appelli - 11. Il futuro – Epilogo – Postfazione, del + Card. José Saraiva Martins