La legge del sangue. Pensare e agire da nazisti Stampa E-mail

Johann Chapoutot

La legge del sangue
Pensare e agire da nazisti


Einaudi, pagg.VII-463, € 32,00

 

chapoutot sangue  IL LIBRO – Sono stati scritti migliaia di libri - riflessioni teologico-religiose, indagini storiche, interrogazioni filosofiche, analisi psicopatologiche - eppure, per molti aspetti, l'enigma del nazismo resiste alla gran parte degli sguardi che su di esso vengono gettati. Possediamo descrizioni minuziose dell'impresa di «governo biopolitico» allestita dal nazismo; ma continuiamo a non capire come un'intera società poté essere coinvolta e indotta ad agire. Il libro di Chapoutot tenta di risolvere tale enigma rendendo visibile qualcosa che fino a oggi era stato solo sfiorato, come se si trattasse di qualcosa di secondario e accessorio. Lo fa analizzando la formazione, i fondamenti e i modi di funzionamento del «discorso» nazista. L'Autore esamina una messe impressionante di libri, articoli, documenti, anche iconografici e filmici, prodotti nell'arco di circa mezzo secolo in Germania da filosofi, giuristi, medici, antropologi, biologi, storici, etnologi, studiosi delle razze, chimici, e persino botanici o zoologi, cosí come registi o giornalisti. L'analisi dell'insieme della «cultura » nazista mostra come in essa tutto converga verso un focus fondamentale: la «legge del sangue». Una legge che diceva una sola cosa: occorre ritornare alle leggi fondamentali della natura, prima fra tutte quella del sangue, che prescrive la rigenerazione della razza attraverso politiche d'intervento sulla procreazione, la salute e la conservazione del «sangue tedesco», liberandolo da tutti i possibili agenti di contaminazione, al fine di rendere capace la pura razza ariana di combattere i nemici, di affermare la propria egemonia e di regnare sul mondo. Sulla base di questa ipotesi, Chapoutot dà vita a una sorta di cartografia integrale - la prima mai predisposta - dei discorsi, saperi e credenze che lentamente ma in modo inesorabile resero possibile e dotarono di significato la politica nazista.

  DAL TESTO – "La questione omosessuale è sempre legata, nel discorso nazista, a quella della procreazione. Il problema omosessuale è presentato sotto la luce freddamente statistica, quietamente aritmetica, del pericolo demografico. Nel discorso che vi dedica a Bad Tölz, Himmler si preoccupa: «Se parto dal principio che in Germania esistono due milioni di omosessuali, arriviamo a una cifra compresa tra il 7 e il 10% degli uomini tedeschi. Questo vuol dire che, se non si fa nulla, il nostro popolo perirà di questa epidemia». L'omosessualità ostacola la procreazione, intacca la sostanza biologica del popolo tedesco e mette in pericolo la sua esistenza e la sua esistenza: «Alcuni ci dicono: quello che faccio non riguarda nessuno, è affar mio, è la mia vita privata. No: tutto quel che riguarda la sessualità non appartiene all'ambito del privato, ma significa la vita o la morte di un popolo, la potenza mondiale o l'irrilevanza».
  "Lo stesso accade con gli aborti. Non è un caso se il reparto di Meisinger al ministero degli Interni associa «repressione dell'omosessualità e dell'aborto»: l'una e l'altro hanno lo stesso effetto demografico. Si tratta, fondamentalmente, di un identico crimine verso la razza."

  L'AUTORE – Johann Chapoutot insegna all'Università Paris-III Sorbonne nouvelle ed è membro dell'Institut universitaire de France. Tra i suoi lavori ricordiamo "Le meurtre de Weimar" (Presses Universitaires de France, 2010), "Le nazisme et l'Antiquité" (Presses Universitaires de France, 2012), "La loi du sang. Penser et agir en nazi" (Gallimard, 2014). Per Einaudi ha pubblicato "Controllare e distruggere" (2015) e "La legge del sangue" (2016).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Parte prima. Procreare - I. Origini: natura, essenza, nascite (Nascita ed essenza: il germano, la natura, l'animale - Nudità, natura, autenticità - L'archetipo e l'arcaico: per un'archeologia normativa - L'immediatezza germanica - Unità, separazione, mediazione - La pietà nordica: serenità, amicizia, armonia - La morale nordica, ovvero l'istinto del bene - La razza germanica, unica razza morale - L'ordine del mondo - Norma, popolo e vita - Sul diritto come folklore) - II. Alienazione: acculturazione e snaturamento (Come si snatura un piccolo tedesco - Gli ebrei, popolo della Legge - Rivoluzione francese, rivoluzione ebraica - Insurrezione razziale, universalismo e liberalismo - L'universalismo e le sue aporie - L'alienazione del diritto: la «ricezione» del diritto romano - Acculturazione e snaturamento del popolo tedesco - Cattolicesimo, monachesimo e antinatura - Contrastare la natura, uccidere la razza) - III. Restaurazione: rinascite (Stato e natura: la restaurazione della norma originaria - Degiudaicizzare il cristianesimo? - Ritrovare nella razza, ritrovare attraverso la razza - Vita del popolo, morte del paragrafo - La rinascita del diritto tedesco - Far vivere il diritto: il ruolo del giudice - Chi ha il diritto di nascere? - La questione della sterilizzazione - Procreare dei puri e dei forti - «Rivoluzione nazionalsocialista» e «rivalutazione dei valori») - Parte seconda. Combattere - IV. «Ogni vita è lotta» (L'uomo è natura, la natura è lotta - L'uomo e la legge naturale - Leistungsgemeinschaft: chi ha il diritto di (soprav)vivere? - L'etica del medico - Ripudio e uso del decalogo - Not: pericolo, urgenza, necessità - Kampfgemeinschaft: una comunità di lotta - Rimuovere gli ostacoli, sradicare il cristianesimo - Del buon uso della pietà) - V. Guerra interna: la lotta contro i Volksfremde (Il campo di concentramento: proteggere e rieducare - Il diritto penale come guerra - Le «divisioni blindate del diritto» - Natura e funzione della polizia tedesca - Kriminalbiologie: quando la guerra contro il crimine è una scienza - Prevenzione e sradicamento: Schutzhaft, Vorbeugungshaft e Sippenhaft - Combattere l'omosessualità - La lotta contro gli «asociali» - Soffocare la rivoluzione sul nascere) - VI. Guerra esterna: «La durezza è dolce per l'avvenire» (Durezza tedesca - Guerra in Polonia e guerra all'Est - L'Est, spazio di eccezione permanente - Spazio ostile, spazio contaminato - Da est a ovest: l'importazione della violenza sui teatri occidentali - Kein Kamerad: il trattamento dei prigionieri di guerra sovietici) - Parte terza. Regnare - VII. L'ordine internazionale da Westfalia a Versailles: «finis Germaniae» (Guerre dei Trent'anni (1618, 1792, 1914) - 1648: la pace di Westfalia e l'ordine internazionale - Fabrizierte Konstruktionen: l'assurdità giuridica internazionale - Il «diritto» internazionale: un fatto - Gli imbrogli del trattato: il diritto come dolo - Ingiustizia dell'ordine internazionale e giustizia naturale) - VIII. Reich e colonizzazione dell'Europa dell'Est (Lebensrecht: il «diritto più elementare» - Tornare a radicare la razza - Lo sfruttamento della Polonia - Colonizzare un clima familiare - Suolo e sangue - Lo Herrenmenschentum in atto - Untermenschentum e schiavitù) - IX. Il millennio come frontiera (Una Volksgemeinschaft solidale - Rinchiudere, segregare, isolare: il trattamento dei Fremdvölkische - L'Est come frontiera - La frontiera spaziale: l'Ostwall - I limiti del biotopo nazista: Marca dell'Est e Buchenwald - Una frontiera fisiologica: carestia, sfruttamento, esaurimento - «Mantenere le distanze» - «Seimila anni di odio ebraico» - L'introvabile crudeltà tedesca - Contro la criminalità ebraica - La Shoah: una guerra - Pericolo biologico, trattamento medico) – Conclusione – Note – Appendici – Glossario - Bibliografia