La politica come passione e come scienza Stampa E-mail

Alessandro Campi

La politica come passione e come scienza
Saggi su Raymond Aron


Rubbettino Editore, pagg.200, € 14,00

 

campi aron  IL LIBRO – Sono trascorsi più di trent'anni dalla scomparsa di Raymond Aron (1905-1983), uno dei più grandi intellettuali europei della seconda metà del Novecento, ma la sua produzione scientifica - specie quella che ha avuto per oggetto le relazioni internazionali e la fenomenologia dei conflitti armati - riveste ancora oggi un grande interesse. Ma lo stesso può dirsi per i suoi lavori più "militanti" dedicati all'analisi critica delle ideologie contemporanee: dal marxismo al conservatorismo. E proprio a questi aspetti del pensiero aroniano sono dedicati i saggi di Alessandro Campi presentati in questo volume. Che richiamano l'attenzione, come si evince dal titolo stesso della raccolta, anche su un altro aspetto della personalità di Aron: la sua continua e virtuosa oscillazione tra ricerca accademica e giornalismo. Per lui l'universo della politica, nelle sue molteplici espressioni e varianti, è stato al tempo stesso un tema di studio scientifico, da condurre in modo freddo e oggettivo, e una passione civile, il che lo ha portato a intervenire pubblicamente (spesso in modo polemico) nei grandi dibattiti che hanno scandito la storia politico-culturale della Francia e dell'Europa dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
  Professore universitario e pensatore "partecipante": due dimensioni che Aron - fedele al suo credo liberale e alla sua visione realista del mondo e della politica - è riuscito a coniugare grazie alla sua indipendenza dal potere, allo spirito di osservazione che l'ha sempre contraddistinto e all'assoluta libertà di giudizio che ha dimostrato durante tutta la sua vita. Un modo di intendere il lavoro intellettuale che, in un'epoca segnata dallo specialismo accademico e dalla crescente divaricazione tra politica e cultura, rappresenta probabilmente la sua eredità maggiore e più impegnativa.

  DAL TESTO – "Il metodo lasciatoci in eredità da Aron per comprendere la sfera politica nelle sue diverse manifestazioni può essere definito in senso lato «realista». Egli è stato, senza dubbio, uno dei rappresentanti più originali del realismo politico europeo. Come ha scritto una volta, il suo impegno di intellettuale ha sempre avuto come obiettivo quello «di riportare la poesia ideologica alla prosa realistica». La sua opera scientifica – in particolare i suoi studi sulla natura del totalitarismo, sulla teoria delle relazioni internazionali, sull'evoluzione della guerra, sui rapporti tra società industriale e democrazia (o, meglio, sul rapporto tra struttura economico-produttiva e regime politico), sulla composizione e articolazione delle classi politiche e dirigenti, sulla dinamica delle ideologie - ha contribuito in maniera determinante a illuminare le molte facce di quello che Schmitt ha definito, a partire da Hobbes, il «cristallo della politica». Dalle sue ricerche socio-politologiche Aron ha saputo trarre importanti insegnamenti sulla fenomenologia del potere, sui meccanismi propri dell'azione politica e sulla natura stessa della politica. Attraverso un costante rapporto con i grandi classici del pensiero politico d'impianto realista - da Tucidide a Weber, da Machiavelli a Pareto, da Tocqueville a Clausewitz -, egli ha insomma sviluppato uno schema molto articolato di interpretazione dell'universo politico; non una teoria politica sistematica, ma un complesso di analisi, formule, ragionamenti ancora oggi di grande portata intellettuale e scientifica."

  L'AUTORE – Alessandro Campi (1961) insegna Storia delle dottrine politiche, Scienza politica e Relazioni internazionali nell'Università di Perugia. Ha curato saggi, volumi e antologie di R. Aron, E. H. Carr, J. Freund, A. James Gregor, J. J. Linz, N. Machiavelli, P. Manent, R. Michels, H. J. Morgenthau, G. Mosca, B. Mussolini, A. D. Smith e C. Schmitt. Tra i suoi volumi, "Mussolini" (il Mulino, 2001), "Nazione" (il Mulino, 2004), "L'ombra lunga di Napoleone" (Marsilio, 2007) e "La destra in cammino" (Rubbettino, 2008). Ha curato "Che cos'è il fascismo. Interpretazioni e prospettive di ricerca" (Ideazione, 2003) e, con Stefano De Luca, la raccolta di saggi "Il realismo politico. Figure, concetti, prospettive di ricerca" (Rubbettino 2014). È membro del Consiglio direttivo dell'"Enciclopedia Machiavelli" della Treccani, direttore del trimestrale «Rivista di Politica» ed editorialista dei quotidiani «Il Messaggero» e «Il Mattino».

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Nota editoriale e ringraziamenti - Trittico sulla guerra: Schmitt, Aron, Freund - Raymond Aron e la tradizione del realismo politico - La politica internazionale e la moralità del realismo: il dialogo mancato tra Aron e Morgenthau - Appendice A. La corrispondenza tra Raymond Aron e Hans J. Morgenthau - Appendice B. Aron e il mancato omaggio a Morgenthau - Il conservatorismo liberale di Raymond Aron e i limiti ideologici della destra - Il Sessantotto nell'interpretazione di Aron: lo psicodramma della «rivoluzione» studentesca - La questione nazionale e il problema politico dell'Europa - Indice dei nomi