Con gli occhi dell'Islam Stampa E-mail

Sergio Romano

Con gli occhi dell’Islam

Longanesi, pagg.248, Euro 16,60

 

occhidellislam.jpg  IL LIBRO – Questo libro racconta una storia incompiuta. Dal Libano all'Iran, dalla Siria alla Palestina, dall'Afghanistan all'Iraq, senza dimenticare i conflitti etnico-religiosi nella ex Jugoslavia e in Cecenia, gli ultimi decenni hanno visto una serie di eventi legati l'uno all'altro come gli anelli di una catena ineluttabile, che ha determinato l'attuale situazione. Il Medio Oriente, afferma Sergio Romano, «non è ancora riuscito a creare la propria versione dello Stato moderno». Tutto ciò non vuoi dire che le società musulmane siano naturalmente allergiche alla democrazia. Anche quella europea è il risultato di una lunga gestazione. Ma la libertà nasce quando è necessaria agli obiettivi di un ceto emergente. Ogni strada verso di essa è un unicum. Ma esistono alcune caratteristiche comuni. La prima è la presenza nella regione di un corpo estraneo, lo Stato d'Israele, che ha contribuito alla nascita di un nazionalismo arabo-musulmano frustrato e aggressivo. Tra i molti fallimenti mediorientali il caso più istruttivo è quello dell'Iraq, dove Saddam tentò di creare, grazie alla macchina amministrativa del partito Baath, l'elemento indispensabile per qualsiasi democrazia: il cittadino. Il suo progetto è fallito, ma chiunque voglia contribuire alla nascita della democrazia in Iraq e negli altri paesi della regione dovrà passare di lì. Finché non esisterà il cittadino le elezioni saranno soltanto plebisciti o censimenti. Il miglior contributo che l'Occidente può dare a un così lungo processo di trasformazione è stare alla finestra. Gli interventi militari sono tutti destinati a essere percepiti come forme di neocolonialismo. Certamente l'Isiam non può essere la soluzione di tutti i problemi, ma le «lezioni» occidentali avranno solo l'effetto di regalare nuovi adepti al nazionalismo più radicale. Tuttavia l'Europa e gli Stati Uniti hanno responsabilità a cui non possono sottrarsi. La maggiore di esse è ancora, sessantanni dopo la costituzione dello Stato d'Israele, la questione palestinese.

 

  DAL TESTO – "Lo scopo di questo libro è quello di allargare l’orizzonte temporale delle crisi mediorientali. Il titolo contiene una intenzionale forzatura e non significa che l’autore abbia adottato il punto di vista del nazionalismo arabo e dell’islamismo radicale. Signfica, più semplicemente, che non è possibile parlare del Medio Oriente senza tener conto, per quanto possibile, di altri sguardi e prospettive, diversi da quelli con cui una parte importante dell’opinione pubblica occidentale ha giudicato le vicende di questa regione negli ultimi decenni."

 

  L’AUTORE – Sergio Romano, nato a Vicenza nel 1929, ha iniziato la carriera diplomatica nel 1954. Dopo essere stato ambasciatore della NATO e, dal settembre 1985 al marzo 1989, ambasciatore a Mosca, si è dimesso. Come storico si è occupato prevalentemente di storia italiana e francese tra Otto e Novecento. Ha insegnato a Firenze, Sassari, Berkeley, Harvard, Pavia e, per alcuni anni, all'Università Bocconi di Milano. È editorialista del «Corriere della Sera» e di «Panorama».

 

  INDICE DELL’OPERA – Una precisazione geografica e qualche antefatto – Per uno sguardo più largo – Il Libano e le sue guerre – La rivoluzione iraniana – L’Afghanistan e la nascita della Legione Islamica – L’Iraq contro L’Iran – La guerra del Golfo: le ragioni dell’Iraq e quelle degli Usa – Le guerre algerine – La dissoluzione della Jugoslavia: la Bosnia e il Kosovo – Le guerre cecene: la Russia e l’Islam – La questione palestinese dalla guerra del Kippur alla guerra del Golfo – La questione palestinese dagli accordi di Oslo al governo Netanyahu – La questione palestinese, il governo Netanyahu – Il governo Barak e il fallimento di Camp David – Osama bin Laden dall’Afghanistan alla strategia jihadista di al-Zawahiri – George W. Bush, la guerra afgana e la preparazione del conflitto iracheno – La guerra all’Iran – L’esportazione della democrazia e la guerra civile irachena – La democrazia in Medio Oriente: le elezioni libanesi ed egiziane - Le elezioni palestinesi e le vittorie di Hamas – Le elezioni iraniane e la democrazia in un regime teocratico – La Siria, una dittatura riformista – Alla ricerca di una via d’uscita – Entra in scena l’Arabia Saudita – Il fallimento degli Stati mediorientali – La crisi dello Stato sionista – Poscritto – Postilla – Cronologia – Bibliografia – Indice dei nomi di persona, dei luoghi geografici e delle cose notevoli