La seconda vita del nazismo nella Germania del dopoguerra Stampa E-mail

Alfred Wahl

La seconda vita del nazismo nella Germania del dopoguerra

Lindau, pagg.468, Euro 26,00

 

la-seconda-vita-del-nazismo.jpg  IL LIBRO – La storia tedesca del dopoguerra non può essere rinchiusa nella leggenda dorata della ricostruzione, della nascita di una democrazia modello, del miracolo economico, del ritorno graduale nel gruppo delle grandi potenze, fino alla clamorosa riunificazione, nel 1990, con la parte orientale rimasta ostaggio del blocco sovietico. La realtà è molto più complessa e soprattutto più ambigua, in primo luogo perché i maggiori responsabili di questa strabiliante sequenza di eventi sono stati uomini del regime nazista, che hanno mantenuto potere e responsabilità. In questo libro sorprendente, e spesso inquietante, Alfred Wahl mostra i limiti della "denazificazione" avviata sotto l'autorità o il controllo degli Alleati durante il periodo di occupazione, durato fino al 1949. E soprattutto ricostruisce la politica del governo Adenauer, incentrata sulla clemenza verso gli ex nazisti (ritenuti per lo più ubbidienti conformisti) e favorevole alla loro presenza nelle nuove strutture politiche e amministrative, oltre che in quelle economiche e culturali. Questa sostanziale continuità della classe dirigente - che ha fatto parlare di una seconda vita del nazionalsocialismo - non ha smesso di pesare sul presente come mostrano processi, dibattiti e scandali che hanno scosso la società tedesca fino a oggi.

 

  DAL TESTO – “Martin Walser pose l’accento sul continuo richiamarsi ad Auschwitz e affermò che la Germania era ossessionata dal tema della colpa di Auschwitz. Certo, Walser aderiva alla nozione di vergogna nazionale, riprendendo così le parole del presidente Heuss e, come lui, evitava di far riferimento alla nozione di colpa. Dichiarò che si sarebbe licenziato dal posto che occupava alla televisione quando fossero stati trasmessi, ancora una volta, filmati sui crimini nazisti e in particolare su Auschwitz. In ciò egli scorgeva la trasformazione in routine e soprattutto la strumentalizzazione di Auschwitz per scopi a lui chiari: fare dei tedeschi un popolo di condannati perpetui. Martin Walser rivendicava per sé e per i suoi compatrioti il diritto di scegliere il modo di commemorare la vergogna”.

 

  L’AUTORE – Alfred Wahl è professore emerito di storia contemporanea all’Università di Metz. Tra le sue opere ricordiamo L’Allemagne de 1918 à 1945, Paris 1999; Histoire de la République Fédérale d’Allemagne, Paris 2000 e Les forces politiques en Allemagne, 19ème-20ème siècles, Paris 1999, tutte pubblicate da Armand Colin.

 

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione – Capitolo 1. Gli Alleati e la denazificazione (1945-1949) – Capitolo 2. Gli inizi della RFT e il nazismo – Capitolo 3. La continuità tra i quadri e nei servizi dello Stato – Capitolo 4. Continuità in alcuni ambienti del settore privato – Capitolo 5. «Vergangenheitsbewältigung» - Conclusione – Conclusione generale – Legenda - Bibliografia