Processo a Caporetto Stampa E-mail

Luca Falsini

Processo a Caporetto
I documenti inediti della disfatta


Donzelli Editore, pagg.XIV-226, € 28,00

 

falsini caporetto  IL LIBRO – A cento anni di distanza, Caporetto non cessa di rappresentare la sconfitta militare più dolorosa ed emblematica della nostra storia nazionale.
  L'attacco sferrato dalle truppe austro-tedesche la notte del 24 ottobre 1917, nella conca a ridosso di quel piccolo centro del Friuli, lasciò annichilito l'esercito italiano, che dopo i primi aspri combattimenti sbandò e fu costretto alla ritirata. Le divisioni nemiche avanzarono, nei quindici giorni successivi, occupando oltre ventimila chilometri di territorio, senza incontrare se non modeste resistenze. Undicimila furono i soldati italiani uccisi, trecentomila quelli fatti prigionieri; e un numero ancora maggiore di civili fu costretto a fuggire dai territori occupati. La rotta sconvolse l'intero paese. Come era potuto accadere un così immane disastro? Quali sottovalutazioni e impreparazioni lo avevano reso possibile? Il nuovo governo guidato da Vittorio Emanuele Orlando, formatosi nei giorni successivi alla sconfitta, dovette istituire una Commissione d'inchiesta incaricata di valutare le responsabilità della disfatta.
  I documenti di quella inchiesta si arricchiscono finalmente delle note e degli appunti personali dei componenti della Commissione e delle bozze preliminari di giudizi secretate e stralciate dalla relazione ufficiale. L'autore di questo libro ha potuto per primo studiarli nella loro integrità, grazie al ritrovamento di una loro copia completa, custodita tra le carte personali del segretario estensore dei verbali della Commissione. Da questa documentazione, del tutto inedita, si possono trarre nuovi elementi di conoscenza sulle responsabilità degli uomini di governo e dei generali al comando: Cadorna, Capello, Badoglio e Cavaciocchi. Su Badoglio, in particolare, che subito dopo la disfatta era stato addirittura promosso a sottocapo di Stato maggiore, emergono documenti che ne attestano le responsabilità. Si tratta di colpe e incapacità che la Commissione nel corso dei lavori non aveva mancato di evidenziare, ma che per opportunità politica vennero poi taciute.
  Attraverso una rigorosa e accurata ricostruzione dell'intero scenario militare e politico, il libro di Luca Falsini riafferma la centralità di Caporetto non solo nella storia della Grande guerra, ma anche come fattore di accelerazione dei processi autoritari che avrebbero portato all'ascesa del regime fascista.
  "Uno dei motivi di maggiore interesse del lavoro dell'autore – scrive, nella Prefazione, Angelo Ventrone - è la capacità di ricostruire - utilizzando direttamente la loro voce - gli scontri interni alle alte gerarchie militari e i difficili rapporti tra potere militare e potere politico. Grazie ai documenti inediti rintracciati, sono riportate alla luce anche le varie versioni preparatorie che avevano preceduto le conclusioni ufficializzate nella Relazione. In questo modo, emerge chiaramente come quest'ultima sia nata dalla contraddittoria combinazione di un sincero sforzo di capire, di comprendere realmente cosa era avvenuto e per quali ragioni, e dalla contemporanea e confusa sovrapposizione di pressioni politiche, di reti di amicizie, di verità che si riteneva non potessero essere svelate all'opinione pubblica nazionale, di feroci contrasti tra cordate politico-militari diverse, della ricerca di capri espiatori su cui scaricare ogni responsabilità onde poter assolvere - o addirittura premiare - gli altri, gli intoccabili. Intoccabili come Pietro Badoglio, accusato nelle bozze della Relazione di aver commesso gravi errori di fronte all'attacco nemico e poi, nella versione finale, assolto da ogni responsabilità."

  DAL TESTO – "La centralità dell'inazione di Badoglio nelle cause della disfatta appare così evidente nelle riflessioni di Cavaciocchi tanto quanto l'impressione che la Commissione «abbia fatto salti acrobatici per non muovergli alcun appunto». La Relazione, infatti, tacque su tutte le deficienze di organizzazione e manovra chiaramente additabili al XXVII corpo. Nessun rilievo venne mosso a Badoglio per non aver fatto gravitare il grosso del proprio corpo sulla parte destra dell'Isonzo, come ordinato da Cadorna e Capello, o per aver male utilizzato la brigata Napoli, assegnatagli per guarnire la linea Plezia-Foni-Isonzo; ma, soprattutto, nulla gli fu imputato per non aver aperto il tiro di contropreparazione e di sbarramento delle artiglierie."

  L'AUTORE – Luca Falsini, dottore di ricerca in Storia contemporanea, è segretario parlamentare alla Camera dei deputati. È autore di "Esercito e fascismo. Soldati e ufficiali nell'Italia di Mussolini, 1919-1940" (Roma, 2013). Per i tipi della Donzelli ha curato "Insorgere per risorgere. La storia d'Italia tra speranze e conflitti" (2012). Nel 2017, "Processo a Caporetto. I documenti inediti della disfatta".

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Angelo Ventrone – Introduzione (1. L'evento - 2. Le fonti) – Ringraziamenti - Parte prima. Le cause politico-militari della rotta - I. La politica (1. I rapporti tra la Commissione e il governo - 2. Relazioni fra governo e Comando supremo - 3. Tradimento - 4. «Curare la piaga col fuoco». Il comunicato del 28 ottobre) - II. Gli uomini (1. Responsabilità, primi studi - 2. Porro, Bencivenga e padre Semeria - 3. Luigi Capello - 4. Il generale Cavaciocchi e il colonnello Boccacci - 5. Il caso Brusati) - Parte seconda. Fattori psichici, sociali e politici - III. Uomini inquieti al centro del dramma (1. «Era un soldato esaurito perché di lui si era fatto un vero strazio» - 2. Le colpe dei comandi - 3. Gli esoneri - 4. La Commissione consultiva di revisione degli esoneri - 5. Avanzamenti e ricompense - 6. I problemi di organica - 7. Avvicendamenti e retrovie - 8. La propaganda al fronte - 9. Giustizia militare e autolesionismo - 10. Cadorna vs governo - 11. Il ruolo della stampa - 12. I mille volti del disfattismo - 13. «Dite in Italia che i prigionieri dell'ottobre sono traditori della patria» - 14. La popolazione tra autorità civili e militari - 15. In fuga) - Parte terza. Dopo l'inchiesta - IV. Le ragioni dei vinti (1. La stampa - 2. Gli uomini) – Conclusioni. Dimenticare Caporetto? – Apparati (Appendice documentaria – Bibliografia – Elenco dei documenti fuori testo) – Indice dei nomi