M5s. Come cambia il partito di Grillo Stampa E-mail

a cura di Piergiorgio Corbetta

M5s
Come cambia il partito di Grillo


il Mulino, pagg.286, € 13,60

 

corbetta m5s  IL LIBRO – I cinquestelle hanno imparato a fare il legislatore, ma anche ad essere sempre pronti con la denuncia facile, il grido quotidiano al complotto (o al golpe), lo striscione esposto in aula, la photo opportunity, la battuta lunga 15 secondi per i giornalisti dei tiggì. La professionalizzazione ha anche un lato negativo.
  L'indubbia vitalità del Movimento 5 stelle e soprattutto la sua sostanziale stabilità nelle intenzioni di voto degli elettori mostrano un fenomeno politico che non ha eguali nel mondo occidentale. Diventa dunque interessante capire fino a che punto la «grande utopia» di una democrazia diretta canalizzata da internet è riuscita a vedere embrioni di realizzazione, o se si tratta invece soltanto di un espediente retorico ormai appassito. L'analisi dei risultati elettorali del periodo 2013-2016, l'affondo nel mondo ancora sconosciuto degli elettori del Movimento: chi sono, da dove vengono e perché lo votano, oltre a un approfondimento sul tema delicato della democrazia interna, ci aiuteranno a interpretare le ragioni del suo successo e a inquadrare meglio il Movimento e la sua organizzazione dentro e fuori la rete.
  Questa ricerca è stata condotta all'interno delle attività dell'Istituto Cattaneo e si pone in continuità ideale col precedente volume "Il partito di Grillo" curato da Piergiorgio Corbetta e Elisabetta Gualmini (Bologna, il Mulino, 2013). Le basi dati principali sono costituite dalle analisi sui flussi elettorali realizzate dall'Istituto Cattaneo in occasione delle elezioni politiche del 2013, quelle europee del 2014 e i turni amministrativi parziali del 2015 e 2016 su 44 città medio-grandi, e dai sondaggi sugli orientamenti di voto della società Ipsos effettuati - con cadenza settimanale su campioni di circa 900 interviste per rilevazione - tra il gennaio del 2012 e il dicembre del 2016, per una media di oltre 46.000 interviste all'anno e un totale di 230.422 interviste.
  "Questo libro - scrive Mark Gilbert nell'Introduzione – [...] dimostra che il «partito di Grillo» è un attore politico di primo rango che ha saputo condurre un'opposizione intransigente ai partiti di governo. Figlio di una protesta generalizzata in Europa contro i partiti tradizionali, ma anche di un clima di profonda frustrazione tra l'elettorato italiano, nella prossima legislatura il M5s potrebbe essere chiamato ad andare oltre l'opposizione e a diventare una forza di governo". Le pagine del volume "danno un'esposizione imparziale e analitica di una protesta che è diventata una realtà del sistema politico italiano."

  DAL TESTO – "Considerando età e titolo di studio, l'elettorato del partito di Grillo non presenta quel tratti caratteristici che contraddistinguono i sostenitori dei diversi populismi di destra e di sinistra. Certo, la capacità di attrarre i giovani e gli studenti avvicina maggiormente il M5s a partiti quali Syriza e Podemos, mentre lo allontana da formazioni come l'Ukip e il Front National, caratterizzati da una base decisamente meno giovane e contraddistinta da bassi livelli di istruzione. Tuttavia indagini recenti sul partito di estrema destra francese ne sottolineano la progressiva capacità di attrarre gli elettori più giovani, il che spiega l'accresciuta popolarità di Marine Le Pen nell'ultimo periodo tra coloro che hanno tra i 20 e i 30 anni [...]. In ogni caso, la capacità del M5s di richiamare in egual modo anche il consenso delle classi d'età e dei livelli di istruzione intermedi fa del Movimento di Grillo un soggetto più complesso, con spiccati tratti di originalità rispetto agli altri partiti antiestablishment europei, che siano essi di destra o di sinistra."

  IL CURATORE – Piergiorgio Corbetta è stato professore ordinario di Metodologia della ricerca sociale all'Università di Bologna.

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Mark Gilbert - I. Dai comuni al Parlamento: il Movimento entra nelle istituzioni, di Rinaldo Vignati (1. Le elezioni politiche (febbraio 2013) e l'ingresso in Parlamento - 2. Le elezioni del 2013 e del 2014: il Movimento non «sfonda» - 3. Problemi interni e governo Renzi: il Movimento in difficoltà - 4. Le vicende organizzative: passi di lato e dinastie - 5. Dalle regionali 2015 al referendum costituzionale: un Movimento inarrestabile?) - II. L'andamento elettorale: analisi della «natura» mutevole del Movimento 5 stelle, di Pasquale Colloca e Francesco Marangoni (1. Un quadriennio di appuntamenti elettorali - 2. Lo tsunami del 2013 - 3. Dal 2013 al 2016: il Movimento in un sistema partitico ancora molto «fluido» - 4. I movimenti di voto dietro il Movimento: come si spiega il risultato delle elezioni politiche del 2013 - 5. Le europee 2014: una sconfitta nel «derby»? - 6. Le comunali 2016 e oltre: dal «voto utile di protesta » al consolidamento nelle elezioni di «prim'ordine» - 7. Conclusioni) - III. Dove pesca la rete del Movimento: le basi sociali del suo voto, di Andrea Pedrazzani e Luca Pinto (1. L'affermazione del Movimento nel quadro dell'ascesa del populismo - 2. Da dove arrivano i voti al Movimento - 3. Il profilo politico degli elettori: gli elettorati alternativi e quelli più vicini all'elettorato cinquestelle - 4. L'evoluzione nel tempo: verso un modello di partito «pigliatutti» - 5. Il posizionamento ideologico: «sinistra» o «destra»? - 6. Conclusioni) - IV. Gli elettori del Movimento: atteggiamenti e opinioni, di Luca Comodo e Mattia Forni (1. Le preoccupazioni dei cittadini: l'agenda delle priorità a livello nazionale e locale - 2. La (s)fiducia nelle istituzioni: il disagio della democrazia - 3. Lo scenario competitivo: attrattività e consolidamento - 4. Il rapporto con l'Europa: un euroscetticismo cauto - 5. La difesa dall'immigrazione: economia e identità - 6. I temi etici - 7. Conclusioni) - V. «Chi dice organizzazione dice oligarchia»: cambiamento e contraddizioni della forma organizzativa del Movimento, di Gianluca Passarelli, Filippo Tronconi e Dario Tuorto (1. Dalle masse all'azienda: come si evolvono i partiti - 2. Il «non partito»: l'organizzazione delle origini - 3. Il «party on the ground»: la base del partito - 4. Il «party in public office»: gli eletti - 5. Il «party in central office»: i dirigenti - 6. Le relazioni fra le tre facce del partito: il profilo organizzativo del Movimento oggi - 7. Conclusioni) - VI. La progressiva ibridazione dei repertori comunicativi del Movimento, Lorenzo Mosca e Cristian Vaccari (1. Dal partito online al patrito ibrido - 2. Come comunicano gli eletti del Movimento - 3. Come si informano gli elettori del Movimento - 4. Come partecipano i membri del Movimento - 5. Conclusioni) - Conclusioni. Paradossi, speranze e disillusioni della democrazia digitale in Italia: la lezione del Movimento 5 stelle, di Piergiorgio Corbetta (1. Una stabile presenza - 2. Il populismo: un'ideologia debole - 3. La leadership: il paradosso del populismo - 4. La grande utopia della democrazia digitale - 5. Profilo sociale e ideologico dell'elettore cinquestelle) - Riferimenti bibliografici