Stato e mercato. Storia del pensiero Stampa E-mail

Antonio Russo

Stato e mercato
Storia del pensiero


Utet Università, pagg.608, € 53,00

 

russo mercato  IL LIBRO – Il libro delinea un quadro dettagliato dell'evoluzione del rapporto tra Stato e mercato dal 1500 a oggi. Il volume analizza approfonditamente tutti i paradigmi fondamentali dell'economia politica classica e contemporanea, e i contributi più interessanti emersi in campo sociologico e politologico in merito al ruolo dello Stato nell'economia. Obiettivo della trattazione è rendere contestualmente conto dell'evoluzione parallela tra storia economica, economia politica e politica economica. La presentazione dei contributi elaborati da ciascuna scuola di pensiero è introdotta da un'approfondita presentazione volta a delineare il contesto socio-economico e politico entro cui sono maturate le relative teorie. L'esposizione è arricchita da grafici, tabelle, dati, schemi esplicativi e quadri riassuntivi, finalizzati ad agevolarne la comprensione.
  Il volume di Antonio Russo – scrive Pietro Fantozzi nella Prefazione – "è sicuramente contro corrente, appare come un'analisi di altri tempi, ma ha una attualità straordinaria. Egli affronta il tema dei rapporti tra politica ed economia e più specificamente tra Stato e mercato fornendo un contributo analitico imponente, positivo ed essenziale per riflettere sulla crisi dei processi di regolazione, sui fenomeni che stanno indebolendo la politica, le politiche e lo Stato, sul fallimento del mercato, sulle tante forme con cui si presenta e si diffonde la disuguaglianza, sulla fragilità delle relazioni di comunità e sulla debolezza dei legami sociali, economici e politici."

  DAL TESTO – "La politica e più specificamente lo Stato hanno una funzione essenziale perché costruiscono e gestiscono gli strumenti normativi e valoriali di regolazione. La funzione è quella redistributiva, cioè quella di contenere e superare la disuguaglianza e quindi favorire l'integrazione tra società-comunità e mercato. La capacità redistributiva dello Stato è anche la capacità di regolazione del mercato ed è il modo per costruire e rafforzare la reciprocità, cioè i legami sociali e comunitari in quanto la redistribuzione tende a combattere la disuguaglianza o almeno a contenerla. In democrazia uno Stato non può esistere senza un minimo di capacità redistributiva e la crescita dei fenomeni di economizzazione, per Polanyi, potrebbe comportare una compressione delle libertà e dello sviluppo umano. Allo stesso tempo potremmo assistere alla rinascita di fenomeni di neo-patrimonialismo, cioè di quelle forme di potere tipiche delle società tradizionali dove politica, economia e vita sociale sono tutte nelle mani del "principe" (M.Weber), che hanno preceduto la democrazia e che si ripresenterebbero, però, in un contesto culturale e normativo completamente diverso."

  L'AUTORE – Antonio Russo, ricercatore universitario, insegna International political economy. Vincitore del Premio Rassegna economica 2014, si occupa di analisi delle politiche per lo sviluppo economico e per l'innovazione tecnologica.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Pietro Fantozzi – Introduzione - Indice dei box - Capitolo 1. Dal mercantilismo all'economia politica (1.1. Il contesto storico: economia, politiche e società (1500-1850) - 1.2. Il mercantilismo - 1.3. I fisiocratici - 1.4. L'economia politica classica - 1.4.1. Adam Smith – 1.4.2. Thomas Malthus – 1.4.3. David Ricardo – 1.4.4. John Stuart Mill – Riepilogo - Appendice 1. Il capitalismo per gli economisti classici) - Capitolo 2. La critica all'economia politica (2.1. Il contesto storico: economia, politiche e società (1850-1913) - 2.2. Il primo dibattito sul socialismo - 2.3. Karl Marx - 2.4. Il marxismo – Riepilogo - Appendice 2. Il capitalismo per Marx) - Capitolo 3. La teoria neoclassica (3.1. La rivoluzione marginalista - 3.1.1. William Jevons e Carl Menger – 3.1.2. Léon Walras - 3.2. L'economia neoclassica - 3.2.1. Alfred Marshall - 3.3. L'economia del benessere - 3.3.1. Vilfredo Pareto e Francis Edgeworth – Riepilogo - Appendice 3. Le diverse forme di mercato nel capitalismo) - Capitolo 4. Prospettive eterodosse (4.1. La scuola storica - 4.1.1. Max Weber - 4.1.2. Werner Sombart - 4.2. L'istituzionalismo - 4.2.1. Émile Durkheim - 4.2.2. Thorstein Veblen - 4.2.3. John Commons - 4.2.4. Karl Polanyi – Riepilogo) - Capitolo 5. La crisi del capitalismo e la teoria keynesiana (5.1. Il contesto storico: economia, politiche e società (1914-1945) - 5.2. Capitalismo, socialismo e libertà - 5.2.1. Joseph Schumpeter – 5.2.2. Friedrich von Hayek - 5.3. John Maynard Keynes – Riepilogo - Appendice 4. Le teorie del ciclo economico) - Capitolo 6. Affermazione e crisi della teoria keynesiana (6.1. Il contesto storico: economia, politiche e società (1946-1989) - 6.2. Ascesa e declino dell'economia dello sviluppo - 6.3. La critica radicale al capitalismo: la teoria della dipendenza e del sistema-mondo - 6.4. La teoria della crescita - 6.5. La sintesi neoclassica - 6.6. Monetarismo, Nuova macroeconomia classica, Nuova economia keynesiana – Riepilogo) - Capitolo 7. Gli sviluppi recenti (7.1. Il contesto contemporaneo: economia, politiche e società (1990-2016) - 7.2. La nuova political economy - 7.3. La teoria della crescita endogena - 7.4. La teoria del commercio strategico e la nuova geografia economica - 7.5. La politica economica nell'era della globalizzazione – Riepilogo - Appendice 5. Innovazione tecnologica e sviluppo economico) – Conclusioni - Cronologia (autori e eventi) – Glossario – Bibliografia - Indice analitico - Indice dei nomi