Capire la Formula 1 Stampa E-mail

Mauro Forghieri - Marco Giachi

Capire la Formula 1
I segreti della sua evoluzione dagli anni '60 a oggi


Minerva Edizioni, pagg.240, € 19,50

 

forghieri formula1  IL LIBRO – Gli autori si sono proposti di spiegare con parole semplici da dove arrivano le attuali vetture di Formula 1 e perché "sono fatte così". Il libro contiene l'analisi tecnica di mezzo secolo di Formula 1 (dal 1960 ai giorni nostri), esaminata attraverso l'esperienza stessa degli autori: sono stati riportati fatti vissuti in prima persona che aiutano a capire l'attualità per rileggere le vicende del passato con gli occhi e gli strumenti di oggi, nel massimo rispetto di quanto tutti i progettisti, legati alla Formula 1, hanno proposto e realizzato.
In questi cinquanta anni si è passati dal dominio incontrastato della meccanica, che definiva sostanzialmente anche la forma esterna della vettura, al regno di altre discipline, come l'aerodinamica che ormai da anni ha un posto d'onore al tavolo dei progettisti.
L'aerodinamica è un po' il filo conduttore di tutto il libro per quello che ha significato nell'evoluzione della Formula 1 e per l'impatto che ha avuto sugli altri aspetti delle vetture, come il telaio o le sospensioni, che spesso si sono adeguati alle esigenze dell'aria. E tutti insieme si sono adeguati ai vincoli del regolamento imposto dalla Federazione Sportiva dell'Automobile che spesso ha deciso, più dei tecnici, come dovevano essere progettate le monoposto destinate ai Gran Premi.
Quando l'avventura della Formula 1 è iniziata, non era presa in considerazione la downforce, cioè la pressione prodotta dall'aria che schiaccia a terra la vettura per aumentare la tenuta degli pneumatici. Nel volume è ampiamente raccontato come si è sviluppata la downforce in Formula 1 e perché sia diventata così importante.
Il volume propone anche svariati documenti, a supporto delle testimonianze degli autori, e la maggior parte dei valori numerici citati sono tratti da materiale originale (appunti personali, rapporti tecnici), ma è stata anche utilizzata la simulazione al computer, lo strumento più innovativo arrivato negli uffici tecnici negli ultimi trent'anni. È stata comunque inserita una vasta bibliografia affinché, chi lo desidera, possa utilizzare questo lavoro come "trampolino di lancio" verso letture più impegnative.

DAL TESTO – "Qualsiasi pilota - anche il più inesperto - riporta al proprio tecnico di pista il comportamento della vettura, distinguendo tra curve lente e curve veloci. A sua volta il tecnico agisce di conseguenza, regolando la parte meccanica nel primo caso e quella aerodinamica nel secondo. Meccanica e aerodinamica interagiscono attraverso la rigidezza delle sospensioni, che dovrebbe essere elevata per non alterare l'altezza dal suolo della vettura dal punto di vista aerodinamico, ma anche morbida per migliorare la tenuta ed evitare saltellamenti. In pista si parla raramente di "aderenza" in modo generico quanto, piuttosto, di "sovrasterzo" o "sottosterzo" cioè della tendenza della vettura a chiudere le curve o ad allargarle. In altre parole si parla separatamente della tenuta dei due assi: anteriore e posteriore. Utilizzando l'aerodinamica è possibile controllare la ripartizione del carico verticale, se il problema di tenuta si presenta nelle curve veloci. Tramite qualche frazione di grado di incidenza dell'ala anteriore o di quella posteriore, possiamo decidere se "caricare" maggiormente l'asse anteriore o quello posteriore. Anche l'assetto della vettura (più o meno "picchiato", cioè con il muso più o meno in basso) può spostare il carico aerodinamico prodotto dal fondo della vettura, sulla zona anteriore o su quella posteriore."

  GLI AUTORI – Mauro Forghieri (Modena, 1935) è un ingegnere e progettista di auto di Formula 1. Laureato in Ingegneria meccanica all'Università di Bologna, comincia a lavorare per le officine Ferrari, dove ben presto diventa Responsabile del Reparto Tecnico per le vetture da corsa, dedicandosi principalmente alla Formula 1 e alle vetture della categoria Sport Prototipo. Sotto la sua guida, la Ferrari ha vinto complessivamente 54 Gran Premi iridati, 4 titoli mondiali piloti e 7 titoli mondiali costruttori. Alla fine degli anni '80, lascia la Ferrari per approdare prima alla Lamboghini, poi alla Bugatti.Oggi segue le attività di una società di progettazione meccanica.
  Marco Giachi è ingegnere esperto in termodinamica e aerodinamica, scrive su diverse riviste del settore e ha collaborato a lungo con l'ing. Forghieri nella realizzazione delle vetture di Formula 1.
  Daniele Buzzonetti è giornalista specializzato nel settore dell'auto e cultore di storia del motorismo.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - L'evoluzione della Formula 1 attraverso l'esame di alcune vetture simbolo. Il ruolo della Ferrari nell'aerodinamica - La moderna simulazione al computer spiega le scelte tecniche del passato. Ieri e oggi, confronto stimolante - Le regole fondamentali dell'aerodinamica. Velocità e pressione dell'aria - Aderenza meccanica e aderenza aerodinamica - Sessant'anni di svolte tecniche in Formula 1 - Ferrari 156 "Aero" (1963). L'esempio degli aerei per costruire il telaio - Ferrari 312 B (1970). Lo sviluppo degli alettoni per il "carico" aerodinamico - Ferrari 312 PB (1971). L'aerodinamica delle Formula 1 e la lezione delle Sport - Ferrari 312 B3 "Spazzaneve" (1972). Scoperti i vantaggi della carrozzeria larga - Ferrari 312 T (1975). Presa d'aria celebre e maxi-alettone - Ferrari 312 T4 (1979). "Effetto suolo" e "vetture ala" - Ferrari 126 C2 (1982). Un carico aerodinamico di oltre 2.500 kg! - Lambo 291 (1991). Marcia indietro sull'"effetto suolo": il fondo piatto - La tecnica delle Formula 1 successive agli anni '90. L'era dell'aerodinamica "vorticosa" - Le nuove regole in vigore dal 2017. Maxi monoposto dalle grandi ali - In diretta dal Mondiale 2017. Piloti e macchine in primo piano - Guida ragionata per capire le "strane" scelte dei tecnici (L'aria frena ma quanto è utile! - L'interferenza aerodinamica - Le ali: fondamentali per il carico verticale – L'"effetto suolo": un'autostrada riservata all'aria - I flussi vorticosi - La fondamentale importanza del muso alto - Le Formula 1 hanno la pancia, anzi due - La scia e la difficoltà nei sorpassi - I flussi d'aria all'interno delle monoposto) - Il telaio e le sospensioni (Alle dipendenze dell'aerodinamica - La "vasca" in carbonio ha minimizzato i problemi - Per il telaio la parola d'ordine è rigidezza) - La parte meccanica delle Formula 1 (L'eterna lotta tra potenza e consumo - Il motore aspirato - Motore turboalimentato o sovralimentato - I motori ibridi: le Power Units) - Termini ed espressioni legate al mondo delle corse (Il vocabolario della Formula 1)