Pirandello accademico d'Italia e il «volontario esilio» Stampa E-mail

Pietro Milone

Pirandello accademico d'Italia e il «volontario esilio»
Fascismo, vinti, giganti


Metauro Edizioni, pagg.392, € 28,00

 

milone pirandello  IL LIBRO – Questo volume ricostruisce quegli anni della vita di Pirandello e ne esamina le opere (il "Discorso su Verga" e "I giganti della montagna" per primi), nella loro genesi e nel loro contesto, affrontando le questioni critiche e storiografiche connesse: il rapporto Pirandello-Verga e quello con il fascismo e con le vicende, ancora poco indagate, dell'accademia d'Italia. Il filo biografico del Pirandello accademico, mai prima direttamente utilizzato, traccia il disegno di una tela che, grazie anche a numerosi e inediti documenti d'archivio, presenta un nuovo e più ricco quadro d'insieme della vita e dell'opera dell'agrigentino. Il volume lega biografia, studio storico, saggio di critica letteraria e di analisi testuale e unisce nella sua scrittura il nitido disegno di uno studio scientifico alla narrazione, a più vivi colori, della moltitudine di personaggi e di eventi che vi si susseguono.

  DAL TESTO – "Insomma: tra gli anni dell'adesione al fascismo e l'anno della morte, Pirandello sperimentò il progressivo esaurimento di ogni iniziale ragione di sostegno al regime e anzi, più risolutivamente le ragioni del pervertimento di quelle stesse ragioni, ché il regime continuamente contraddisse la sua illusione che Mussolini potesse essere per lui quello che Ottaviano era stato per Virgilio. La consapevolezza crescente di questa delusione sembrerebbe contraddetta dal fatto che Pirandello, ancora alla vigilia della consegna del Nobel, ripeteva quello che era un suo antico convincimento; e resta infatti da appurare il grado di adesione intima a un ossequio formale che Pirandello mantenne anche perché, nonostante tutto, in lui rimase viva - sia pure, infine, appesa a un esile filo - l'illusione della possibilità di un Teatro di Stato che realizzasse quel mecenatismo in grado di affiancare alle intenzioni e alle attività pratiche dello Stato etico, educatore, anche quelle di natura estetica che ne avrebbero costituito il supremo compimento ideale."

  L'AUTORE – Pietro Milone vive a Roma, dove insegna. Ha svolto attività pubblicistica e di ricerca, con particolare riguardo alla letteratura italiana del Novecento. I suoi ultimi libri: "L'aspra verità di Muscetta. Militanza e critica tra coraggio e dissimulazione" (Edicampus, 2015); "Sciascia: memoria e destino. La musica dell'uomo solo tra Debenedetti, Calvino e Pasolini" (Sciascia, 2011). A Sciascia ha dedicato vari altri lavori, anche in rapporto a Pirandello ("L'udienza. Sciascia scrittore e critico pirandelliano", Vecchiarelli, 2002), autore di cui si occupa da più di trent'anni con saggi critici e altri scritti sulle principali riviste a lui dedicate («Rivista di studi pirandelliani», «Ariel» e «Pirandelllana», del cui comitato scientifico fa parte) e con edizioni di opere: "Uno, nessuno e centomila" e "L'umorismo" (Garzanti, 1993 e 1995) e, più di recente, "Novelle della grande guerra" (Nova Delphi, 2017).

  INDICE DELL'OPERA – Nota - Sigle e abbreviazioni - Premessa (Processi, inquisizioni, dogane e sequestri - L'eterno fascismo italico) - Introduzione. Pirandello accademico e la linea del fuoco del fascismo - I. Volontario esilio, fuga, rifugio dorato (1. Berlino, Marta e il cinema - 2. La nomina: Sua Eccellenza Pirandello - 3. In piedi e in alto: un immortale tra i Giganti - a) L'Accademia d'Italia - b) Prima riunione confidenziale. Il milione del fondo dei diritti d'autore - c) Ritorno a Berlino - d) La solenne inaugurazione - e) Giordani, Bottai e «quella gente [che] si vendica» - f) Marta, Ilse, I giganti della montagna - g) L'«iniqua camorra» di Giordani e dei profittatori di regime - 4. Bottai, d'Amico, la Corporazione dello spettacolo - 5. Un tuffo nell'Accademia di Marconi - 6. Aria di Parigi, aria di scandalo) - II. Per Verga, per volere del governo contro l'Italia di D'Annunzio e di Bottai (1. Il cinquantenario dei Malavoglia: nazionalisti contro siciliani - 2. «Non s'intende perché». Giganti e uccellini tra polis e campagna – 3. Vincitori e vinti, da Verga a Pirandello – 4. Il primo discorso su Verga - 5. Dal primo al secondo discorso: la conquista dello stile - a) Da Catania (1920) a Catania (1927) - b) Da Catania all'Accademia d'Italia (1931) - 6. Il secondo discorso e le correzioni: sfida, omaggio e negoziato - a) Una premessa sulla variante fascista - b) La struttura del discorso e le correzioni - c) Un discorso militante, per lo stile, per l'arte - d) L'attacco. «Questa nostra Italia» - e) Il finale sui vinti - f) Il tragico pirandelliano. L'umoristica pietà dei vinti - g) Le reazioni) – III. Cronaca, storia e mito (1. Verso il ritorno - a) Tra cronaca e storia: Marta, l'udienza, Mussolini - b) Ciascuno a suo modo: schermo, scena e sirene del regime - 2. Verso le "dimissioni" - a) Amici nemici, teatro, stadi e propaganda - b) Fantasmi - c) Costruttori (e cercatori) d'infinito) - Indice dei nomi