Plutarco: "Detti memorabili" Stampa E-mail

Plutarco

Detti memorabili
Di re e generali, di spartani, di spartane
A cura di Carlo Carena


Einaudi, pagg.293, € 28,00

 

plutarco detti  IL LIBRO – Carlo Carena, che con Plutarco ha una lunga e affettuosa consuetudine, ha riunito, traendole dai "Moralia", le sue raccolte di "Detti memorabili". Queste raccolte costituiscono uno dei grandi capisaldi del pensiero aforistico classico e della sentenza morale. Oltre che per la traduzione, l'edizione si caratterizza per un commento molto originale che mette a confronto le versioni e il riuso di questi "Detti" da parte di altri scrittori successivi, primo fra tutti Erasmo, altra passione ripetutamente coltivata nel tempo da Carena. Il commento fa vedere come l'originale di Plutarco venga ripreso, ampliato, modificato, adattato ai tempi secondo gli autori e le epoche, attraversando tutta la cultura umanistica fino all'età moderna.
  Le tre raccolte degli "Apoftegmi di re e generali, di spartani, di spartane" si annidarono nel vasto cumulo delle "Opere morali" di Plutarco, accompagnate dalle "Istituzioni spartane" e dalle "Virtú delle donne", come schegge dei monumenti delle "Vite parallele". Nelle "Vite", spiega l'autore dedicandoli all'imperatore Traiano, le sentenze di quei grandi si trovano frammiste alle loro azioni, per cui il rintracciarle e isolarle richiede grande disponibilità di tempo e grande devozione alla lettura. Mentre quelle parole sono proficue alla conoscenza del carattere e del comportamento dei potenti; scaturite dal vivo delle loro gesta, vi si riflettono e vi si può conoscere limpidamente quali fossero i loro pensieri. Raccoglierle è come raccogliere da un campo «i semi della vita». Si viene cosí componendo in quell'intreccio un manuale di buoni costumi e buona condotta, di ideali e di norme, naturalmente secondo l'etica di quegli anni e del compilatore. Questi antichi hanno tutti, o quasi, la statura dei protagonisti delle "Vite parallele"; e il compilatore è, e non potrebbe essere altrimenti, un elevato platonico di formazione, istruito dall'esperienza della vita e della storia a concedere qualcosa agli stoici e nulla agli epicurei, avvantaggiato dalla sua modestia e da quell'intuito di letterato che lo fa autore di opere tra le piú affascinanti.

  DAL TESTO – "I. Lo spartano Licurgo introdusse fra i suoi concittadini la consuetudine di portare i capelli lunghi, perché, diceva, essi rendono i belli più distinti e i brutti più orridi.
  "2. A chi lo sollecitò a instaurare in città la democrazia disse: «Comincia tu a instaurare una democrazia in casa tua».
  "3. Prescrisse che nell'edificare le case si usasse sega e ascia poiché, pensava, si ha ritegno a introdurre in una casa semplice coppe e drappi e tavole doviziose.
  "4. Vietò i combattimenti di pugilato e di pancrazio, affinché gli Spartani non si abituassero a darsi per vinti nemmeno nei giochi.
  "5. Vietò loro di fare guerra ripetutamente al medesimo nemico, per non renderlo più bellicoso. Perciò quando più tardi Agesilao venne ferito, Antalcida disse che era ripagato per bene dai Tebani per averli avvezzati e istruiti a guerreggiare controvoglia."

  L'AUTORE – Plutarco (Cheronea 46/50-dopo il 120 d.C.), letterato e filosofo greco platonico, fu autore di opere morali ("Moralia", "Questioni conviviali", "Questioni greche", "Questioni romane", "Consolazione alla moglie") e opere storiche ("Vite parallele").

  IL CURATORE - Carlo Carena ha compiuto 90 anni in piena attività. Quest'anno ha tradotto e curato una nuova edizione delle Massime di La Rochefoucault e sta già lavorando a una nuova scelta dei "Moralia" di Plutarco per una prossima Nue. La sua prima traduzione per l'Einaudi è del lontano 1956 e fu quella di tutte le "Tragedie" di Eschilo per il suo primo Millennio, commissionatagli da Roberto Cerati. Sono seguiti quasi sessant'anni di stretto e continuo rapporto con la casa editrice, come traduttore, curatore, dirigente, consulente. Il suo apporto sui versanti della letteratura greca e latina, umanistica (Erasmo) e francese (Pascal e i grandi moralisti) è stato ed è enorme. Per chi volesse farsene un'idea, e come omaggio per il suo compleanno, diamo di seguito l'elenco delle sue traduzioni e delle edizioni da lui curate. Che naturalmente rappresentano solo una piccola parte della sua collaborazione, a cui andrebbe aggiunta la messe incalcolabile dei suoi suggerimenti e consigli che sono sfociati in libri curati da altri studiosi (uno per tutti: il "Port-Royal" di Sainte-Beuve).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Carlo Carena - Nota alla presente edizione - Nota biografica - Detti memorabili - Detti memorabili di re e generali - Detti memorabili di spartani - Detti memorabili di spartane – Note - Indice dei nomi