Come è cambiato il Rito romano antico Stampa E-mail

Pietro Leone

Come è cambiato il Rito romano antico

Edizioni Solfanelli, pagg.136, € 11,00

 

leone come  IL LIBRO – Il decreto del Sommo Pontefice Benedetto XVI, pubblicato nel luglio 2007 per liberalizzare il Rito romano antico, ha suscitato una varietà di reazioni: alcuni lo hanno accolto con gioia, nella speranza che sarebbe stato applicato il più largamente possibile; mentre altri lo hanno etichettato come «qualcosa per i nostalgici».
  In questo contesto, tale saggio si propone di valutare i due riti in maniera scientifica: più precisamente, di paragonarli alla luce delle loro rispettive teologie sacramentali. Nel fare questo, l'Autore non cerca né la polemica, però, né un facile irenismo compromissorio, ma solo di stabilire la verità: esaminando i fatti e traendone le dovute conclusioni.
  Il saggio consiste nella prima parte in una sintesi, un riordinamento, e, nella seconda parte, nell'esame degli argomenti principali esposti nel libro di Michael Davies "Pope Paul's New Mass". Si appoggia inoltre sul "Breve Esame Critico del Novus Ordo Missae" dei cardinali Ottaviani e Bacci, su "Work of Human Hands" di don Anthony Cekada, e sugli studi più recenti effettuati da "Una Voce" e da Lorenzo Bianchi sui cambiamenti dei propri.
  Il testo vuole offrire al lettore una visione sintetica dell'argomento, sia concernente l'ordinario (o "comune") della Messa, cioè quelle parti che sono comuni a tutte le Messe, sia concernente i propri, cioè quelle parti che sono proprie a una Messa o ad un'altra. La prima parte del saggio analizza il comune della Messa, la seconda parte analizza inter alia i propri della Messa.
  Il paragone dei due riti permette di valutarli in modo giusto. Inoltre mostra che essi sono così diversi che non possiamo accuratamente parlare di due diverse forme del Rito romano, né di due Riti romani; ma piuttosto di due riti distinti, il primo romano e il secondo non-romano: mostra in effetti che nel creare il Nuovo rito il Rito antico è stato distrutto.

  DAL TESTO – "La santa Messa costituisce il cuore delle virtù teologiche di Fede, Speranza, e Carità: Fede nella Santissima Trinità, nell'Incarnazione, nel Sacrificio del Calvario per la redenzione dell'umanità, nel Santissimo Sacramento dell'Altare, e nella Santa Comunione - anzi rende questi misteri presenti; viene offerta nella Speranza della vita eterna, e elargisce la santa Comunione sui fedeli come pegno di quella Speranza; rende presente l'amore sacrificale di Dio per l'uomo, e rende possibile l'amore sacrificale dell'uomo per Dio.
  "Quando questi sacri misteri vengono espressi con forza e chiarezza, essi rafforzano la Fede, la Speranza, e la Carità di tutti i presenti, persino al grado del martirio; quando sono espressi con ambiguità che favorisce l'eresia, allora impediscono la crescita di queste virtù, le scuotono, o le distruggono. [...]
  "In sintesi, il Nuovo rito ha frustrato e contrastato gli scopi stessi della Chiesa, che sono la santificazione dell'uomo e la gloria di Dio.
  "La santa Messa è il mezzo con il quale nostro Signore Gesù Cristo, fonte di tutta Verità e santità, entra in questo mondo: il mezzo per il quale il Verbo, lo Splendore del Padre, scende dal suo trono regale e, passando attraverso l'infinito di spazio e di tempo, trapassa il tessuto del mondo finito e transitorio. Ma la sua Luce è stata attenuata alla sua stessa sorgente, e ora brilla con minor intensità sulla nostra umanità caduta dolorante."

  L'AUTORE – Don Pietro Leone, laureato in lettere classiche e filosofia, ha trascorso molti anni negli Stati Uniti, dove ha insegnato queste materie nei seminari e nelle università. Da tempo si è trasferito in Europa, dove ha continuato l'attività accademica, e ora è definitivamente tornato in Italia. Nel nostro Paese, continua l'attività accademica collaborando con diversi istituti universitari e si dedica alla formazione spirituale fondata sulla dottrina e sul rito tradizionale.

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione - Introduzione storica – I. Cattolicesimo e protestantesimo - A. Nei documenti ufficiali della chiesa (1. Il Rito Antico – 2. Il Nuovo rito) - B. Cattolicesimo e protestantesimo nei riti stessi (1. L'Offertorio – Il Canone – 3. La Presenza Reale - 4. Il Sacerdozio sacramentale – 5. I Fini della Messa – 6. Latino – 7. L'orientamento del celebrante – 8. Altare a tavola – 9. Intelligibilità e partecipazione – 10. La Chiesa) – C. Testimonianze pubbliche (1. Testimonianze cattoliche 2. Testimonianze Protestanti) – D. Motivazione Ecumenica – II. Il culto di Dio e il culto dell'uomo - A. Confronto Generale (1. L'orientamento del Celebrante – 2. Gravità – 3. Il Sacro – 4. Le Rubriche – 5. Un'opera perfetta - 6. Contemplazione e Devozione) - B. Confronto dei Propri (1. Le Collette - 2. I Vangeli e le epistole - 3. Non come i pagani - 4. Il Mondo e la Carne - 5. Lussuria, peccato, e il diavolo - 6. Peccato e punizione - 7. Angeli, giudizio, e dannazione - 8. Mettere in pratica il cristianesimo - 9. Simbolismo sacro - 10. Esigenze ecumeniche) - C. Traduzioni sbagliate - D. Il Motivo dell'avvicinamento al mondo - Conclusione – Epilogo. Effetti e cause della distruzione del Rito romano - A. Effetti sul Nuovo rito (1. La Fede è travisata - 2. Il Culto di Dio è compromesso - 3. I Fedeli sono alienati - 4. Le Grazie sono ridotte - 5. Dio è Disonorato) - B. Effetti della Distruzione del Rito romano sulla Chiesa - C. Le Cause della Distruzione