Nessuna resa Stampa E-mail

Claudio Locatelli
con Alberto Marzocchi

Nessuna resa
Storia del combattente italiano che ha liberato Raqqa dall'Isis


Piemme, pagg.240, € 17,50

 

locatelli nessunaresa  IL LIBRO – La liberazione di Raqqa da Isis è uno di quegli eventi che segnano la storia, così come gli uomini e le donne che hanno combattuto sul campo, fino a veder abbassare le bandiere nere del Califfato. Claudio Locatelli era tra loro. Appassionato di politica estera, Claudio è un giovane attivista che presta il suo impegno nelle zone terremotate d'Italia, ai profughi curdi di Kobane e in Palestina. Prima di partire non aveva mai imbracciato un fucile, né pensato di farlo. Ma di fronte all'escalation di violenza delle forze di Isis, alle immagini dei profughi o delle donne violentate, decide che non può solo indignarsi. Quella cultura di odio è una chiamata alle armi, purtroppo letterale. A febbraio 2017 atterra in Iraq e da lì, con pericolose marce notturne, entra in Siria. L'addestramento militare è breve, poi è subito guerra. Con il nome di battaglia Ulisse, partecipa alla sanguinosa campagna per la liberazione di Tabqa, poi di Raqqa, capitale e centro nevralgico di Isis.
  Tornato in Italia non vuole raccontare solo le pallottole a pochi centimetri dal volto, gli amici feriti vicino a lui nei conflitti a fuoco, o il compagno arabo che gli è morto tra le braccia. Vuole raccontare perché il pericolo Isis non può dirsi definitivamente scongiurato, e perché bisogna vigilare per evitare che l'indottrinamento faccia altri danni. E perché Isis, come ogni regime di fanatismo, prima della barbarie e dell'occupazione militare, è una mentalità, subdola e pericolosa. Ed è questa la battaglia più difficile, che spetta a ognuno di noi.

  DAL TESTO – "Dopo qualche ora arrivammo sulle montagne. Lì il sostegno alla resistenza curda era molto più forte, tanto che lungo una strada dissestata, immersa nel verde, trovammo un palo della luce sbilenco con la scritta «PKK». Il pick-up entrò in una radura ricoperta da alberi. Il nostro autista scese e ci chiese di consegnargli i cellulari. Proseguimmo a piedi, senza dire una parola. Era tutto molto incerto, non sapevamo dove stessimo andando. Eppure dovevamo fidarci di quell'uomo che aveva rischiato in prima persona per scortarci fin lì. Ci addentrammo lungo un sentiero in salita nel cuore della montagna. Il paesaggio era magnifico, c'era voglia di soffermarsi ad ammirarlo ma non il tempo. A un tratto scorgemmo due combattenti che ci venivano incontro a passo svelto e col kalashnikov in spalla. Si fecero dare i nostri cellulari. A quel punto l'autista fece dietrofront, mentre i due ci dissero di seguirli."

  L'AUTORE – Claudio Locatelli, nato a Bergamo nel 1987, ha studiato psicologia e neuroscienze a Padova. Da sempre appassionato di politica estera, nel 2013 viene premiato a Roma e New York, primo classificato su 200, nelle simulazioni di attività diplomatica organizzate dall'onu. Sviluppa e partecipa a centinaia di progetti, tra cui uno di assistenza per i profughi di Kobane, e nel novembre del 2014 si reca a Suruç, città turca al confine con la Siria. Collabora alle Olimpiadi di Londra 2012 e come responsabile del comitato olimpico organizzativo di Sochi 2014. Va in Palestina da attivista; in Abruzzo, in Emilia e ad Amatrice da volontario per aiutare i terremotati, poi in Veneto per l'alluvione. Esperto di comunicazione, vince per tre volte consecutive la selezione dell'European Youth Press erogata dal Parlamento europeo. A fine febbraio 2017 parte per la Siria per combattere Isis.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa degli autori – Capitoli 1-16 – Appendice – I ringraziamenti di Alberto - I ringraziamenti di Claudio - Glossario