Leo Strauss lettore di Hobbes Stampa E-mail

Claudio Ciani

Leo Strauss lettore di Hobbes
Crisi della modernità e critica della religione


Edizioni Nuova Cultura, pagg.140, € 16,00

 

ciani strauss  IL LIBRO – Leo Strauss (1899-1973), uno dei maggiori protagonisti della filosofia politica del Novecento, considera Hobbes il vero fondatore della filosofia politica moderna. "The Political Philosophy of Hobbes" (1936) costituisce l'opera più importante della critica straussiana alla modernità politica e rappresenta "il primo tentativo di una emancipazione radicale dal pregiudizio moderno", come ebbe a scrivere lo stesso Strauss in una lettera a Alexandre Kojève del 9 maggio 1935.
  Lo Hobbes di Strauss è un filosofo morale che costruisce un'antropologia pessimistica, scevra da ogni finalismo, fondata sullo studio delle passioni umane, non dei presupposti scientifico-meccanicistici o naturalistici dell'agire, centrandola sulla paura della morte violenta intesa come una passione razionale in grado di fondare la teoria di uno Stato il cui unico scopo è la sicurezza, cioè l'effettività dell'efficacia razionale. Il primo confronto di Strauss con Hobbes avviene, in forma mediata, attraverso la discussione di "Der Begriff des "Politischen"" (1932) di Carl Schmitt e prosegue fino al capitolo dedicato al filosofo inglese in Diritto naturale e storia (1953) in cui, sostituendo alla nozione di "legge" la nozione di "diritto" inteso come "pretesa soggettiva", si esplicita la concezione moderna e individualistica del diritto naturale.
  In "Die Religionskritik Spinozas" (1930) è presente un capitolo consacrato espressamente alla critica hobbesiana della religione nel quale Strauss analizza il ruolo svolto dal conflitto teologico-politico, che diventa un conflitto eminentemente politico – e solo secondariamente teologico. In "Die Religionskritik des Hobbes" (1933-1934) Strauss dimostra come Hobbes intraprenda un'approfondita critica della religione rivelata passando dall'epicureismo al secolo radicale dei Lumi, concludendo che la salvezza e la dannazione dell'uomo sono affatto "terrestri" e che soltanto la scienza e la politica consentono all'uomo di sopravvivere in un mondo incomprensibile. Il volume si chiude con un'appendice che ripercorre il rapporto tra Strauss e Schmitt e la pubblicazione di due testi inediti in lingua italiana.
  "Merita – scrive, nella Prefazione, Carlo Altini – [...] di essere salutata con favore e con piacere la pubblicazione di Claudio Ciani, un giovane studioso di Strauss che dedica il suo lavoro proprio alle opere hobbesiane del filosofo tedesco emigrato negli Stati Uniti. In modo essenziale, ma puntuale, nel volume di Ciani vengono affrontate le principali questioni filosofiche e politiche condensate nella riflessione straussiana su Hobbes - la critica della religione e del pensiero filosofico classico, la formazione della concettualità politica moderna, la creazione della morale borghese - per giungere a presentare le ragioni della critica di Strauss alla modernità. Questi temi vengono da Ciani analizzati utilizzando con proprietà sia i testi di Strauss, sia i testi di letteratura critica disponibili sull'argomento. Ovviamente non tutte le tesi sostenute dall'autore del volume sono condivise da chi scrive questa breve prefazione - non lo è, per esempio, quella relativa al carattere confessionale del pensiero di Hobbes - ma tutto ciò fa parte di una legittima discussione scientifica alla quale è auspicabile che Ciani partecipi anche in futuro."
  L'appendice del volume ripercorre il rapporto tra Strauss e Schmitt, di fatto "assente" ma "intenso" e non del tutto "occasionale", entrambi attenti lettori di Hobbes che, nonostante il diverso approccio e le divergenti cifre personali, resterà sempre al centro delle loro rispettive opere. Il volume si chiude con la prima traduzione di due testi: il "Progetto di ricerca sulla scienza politica di Hobbes" e la lettera di Strauss, datata 12 maggio 1935, agli amici Hans-Georg Gadamer e Gerhard Krüger ai quali illustra in dettaglio il contenuto del lavoro, già ultimato, su Hobbes.

  DAL TESTO – "Una delle grandi acquisizioni dell'interpretazione dell'antropologia hobbesiana operata da Strauss consiste nella differenziazione delle passioni umane, ad un tempo, finite ed illimitate; segnatamente, l'evoluzione della concezione hobbesiana del tema della gloria/vanità costituisce uno degli assi portanti della lettura proposta da Strauss che spiega la centralità riconosciuta alla gloria/vanità nei primi scritti e la relativa marginalizzazione operata dal Leviathan a partire dalla transizione segnata dall'abbandono dell'antropologia aristocratica in favore di quella borghese."

  L'AUTORE – Claudio Ciani, laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", è docente presso l'Università Internazionale di Scienze Sociali (UNINTESS) e collabora alla Rivista Italiana di Intelligence (GNOSIS). Suoi interessi di ricerca si concentrano su alcuni pensatori del Novecento, filosofi della crisi e critici della modernità, tra i quali Hannah Arendt, Georges Bataille, Michel Foucault, Martin Heidegger, Alexandre Kojève, Friedrich Nietzsche, Carl Schmitt, Leo Strauss, Eric Voegelin, Simone Weil, con particolare riguardo alle tematiche legate alla natura e al senso della storia umana, l'origine e il destino della religione, il rapporto fra tradizione e modernità, la pensabilità di forme molteplici di modernità, la crisi della modernità e i suoi possibili esiti, il rapporto fra politica e religione nell'epoca della secolarizzazione, del post-secolarismo e dei fondamentalismi, la critica della razionalità strumentale.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Carlo Altini - Introduzione - Capitolo I. Critica della modernità (1. Il dissidio tra antichi e moderni - 2. Le tre ondate della modernità - 3. Machiavelli precursore di Hobbes) - Capitolo II. Hobbes critico radicale della religione (1. La critica della religione in Spinoza: Scienza moderna e teologia hobbesiana - 2. La critica della religione in Hobbes: un contributo alla comprensione dell'Illuminismo) - Capitolo III. Legge naturale e diritto naturale (Premessa - 1. Idealismo politico. Edonismo politico. Ateismo politico - 2. Filosofia naturale e filosofia politica: Naturam expellas furca, tamen usque recurret) - Capitolo IV. La filosofia politica di Hobbes (Premessa - 1. La teoria hobbesiana delle passioni: la vanità e la paura della morte violenta - 2. Virtù aristocratica e virtù borghese. Hobbes fondatore della morale "borghese") - Conclusioni – Appendice. Carl Schmitt e Leo Strauss. Un dialogo tra assenti – Testi (Leo Strauss: Progetto di ricerca sulla scienza politica di Hobbes - Lettera di Strauss a Hans-Georg Gadamer e Gerhard Krüger (1935)) - Bibliografia ragionata - Ringraziamenti