Le spie del Duce (1939-43) Stampa E-mail

Aldo Giannuli

Le spie del Duce (1939-43)
Lettere e documenti segreti sulla campagna di Russia


Mimesis Edizioni, pagg.280, € 20,00

 

giannuli spie  IL LIBRO – I documenti dell'OVRA ritrovati negli scantinati del Viminale – e per molto tempo tenuti segreti – accertano un tentativo di pace separata tra URSS, Germania e Italia che rovescia completamente l'interpretazione storica di alcuni episodi cruciali della Seconda guerra mondiale.
  Con la sapienza dello storico, Aldo Giannuli offre in queste pagine una lettura organica della vasta documentazione composta da lettere e rapporti confidenziali inviati dall'OVRA al duce in persona. Mentre la propaganda nazifascista pronosticava un'imminente vittoria a est, Mussolini era puntualmente informato dalle sue spie sia del disastro che andava maturando in Russia, sia del gioco sporco attuato dai nazisti per tentare di uscire dal pantano.
  Riaccendendo la luce su una tragedia militare e umana, il libro di Giannuli svela una complessa vicenda di diplomazie riparate all'ombra dei rapporti confidenziali che, in realtà, mascheravano scambi di informazioni e offerte di tregua, manovre disinformative e segnali di disponibilità lanciati dai servizi segreti di Germania, Inghilterra, URSS, ma anche di Svezia, Turchia, Vaticano, Polonia, Spagna.

  DAL TESTO – "Il fascicolo si apre nel gennaio 1939 e si conclude nel marzo 1943, anche se non possiamo escludere che manchino note successive. Anzi si tratta di un'ipotesi plausibile. L'archivio della Polizia Politica e dell'Ovra durante la Rsi venne trasportato a Valdagno, per ordine di Guido Leto, nel frattempo divenuto Capo della Polizia salotina. Quando Leto si dimise, occultò una parte della documentazione negli stabilimenti tessili del suo amico Pietro Marzotto. Nel viaggio di ritorno a Roma, dopo la fine della guerra, una parte dei trentasei vagoni che contenevano le casse di documenti andò a fuoco.
  "A tutto questo è seguito mezzo secolo di conservazione negli archivi del Viminale: la cosa più devastante di tutte.
  "In questo quadro, la dispersione di un fascicolo è la cosa più normale del mondo.
  "Veniamo a quel che è rimasto: 1.370 documenti, in stragrande maggioranza note confidenziali, molto raramente lettere di Questure o sequestrate dalla censura."

  L'AUTORE – Aldo Giannuli, ricercatore di Storia contemporanea all'Università degli Studi di Milano, è stato a lungo consulente delle Procure di Bari, Milano (strage di piazza Fontana), Pavia, Brescia (strage di piazza della Loggia), Roma e Palermo. Dal 1994 al 2001 ha collaborato con la Commissione Stragi ed è salito alla ribalta delle cronache giornalistiche quando, nel novembre 1996, ha contribuito alla scoperta di una grande quantità di documenti non catalogati dell'Ufficio Affari Riservati del Ministero dell'Interno, nascosti in quello che poi è stato definito come l'"archivio della via Appia". Tra le sue pubblicazioni più recenti: "Il Noto servizio: Giulio Andreotti e il caso Moro" (2009), "Come funzionano i servizi segreti" (2013), "Da Gelli a Renzi" (2016). Con Mimesis ha recentemente pubblicato: "Storia di Ordine Nuovo" (con Elia Rosati, 2017) e "Da Lenin a Stalin" (2017).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione (1. La "stanza 17" – 2. La struttura del fascicolo - 3. La "fonte in camicia nera" - 4. Un particolare tipo di documento) - Capitolo 1. Le fonti della polizia politica (1. La Polizia Politica e l'Ovra - 2. Le fonti della Polizia Politica - 3. Il caso dell'informatore 723 - 4. Fonti pubbliche, ufficiali e ufficiose: il "circuito della mormorazione") - Capitolo 2. Il patto Ribbentrop-Molotov (1. La formazione del patto - 2. Le reazioni al patto - 3. Lo spirito antitedesco) - Capitolo 3. Ascesa e declino dell'alleanza russo-tedesca (1. La collaborazione fra Germania e Urss - 2. Le reazioni al patto in Germania - 3. L'atteggiamento del Vaticano e del mondo cattolico – 4. Lo "spirito pubblico" e l'alleanza russo-tedesca – 5. Il progressivo deterioramento – 6. Il viaggio di Molotov a Berlino – 7. Voci di guerra - 8. La fuga di Hess) - Capitolo 4. L'attacco (1. I piani di Hitler - 2. 22 giugno 1941: Operazione Barbarossa - 3. Il comportamento di Stalin - 4. Le prime reazioni interne alla guerra russo-tedesca - 5. L'immagine russa - 6. Le reazioni internazionali - 7. Prime perplessità - 8. Le reazioni del Vaticano) - Capitolo 5. La stabilizzazione del fronte (1. Il fallimento del Blitzkrieg - 2. La mancata controrivoluzione - 3. La fine dell'illusione della "guerra breve": le reazioni dell'opinione pubblica italiana - 4. Lo scontro sulla propaganda - 5. Corrispondenza da Nizza) - Capitolo 6. La controffensiva russa (1. Il contrattacco russo - 2. I riflessi sul fronte interno - 3. Uno strano episodio - 4. L'Armata polacca) - Capitolo 7. L'estate del 1942 (1. La seconda offensiva tedesca - 2. Dal malcontento all'antifascismo - 3. La guerra psicologica dei tedeschi - 4. Il problema ucraino - 5. Da Nizza) - Capitolo 8. Stalingrado (1. Le operazioni militari - 2. Le reazioni interne - 3. Da Vienna - 4. Le voci degli ambienti militari – 5. Corrispondenza da Nizza) - Capitolo 9. Pace separata? (1. Inverno 1941: come uscire dal pantano russo? – 2. Primavera 1942: la prima iniziativa giapponese – 3. Estate 1942: il secondo tentativo giapponese – 4. Ottobre-dicembre 1942: trattative a Stoccolma – 5. Polemiche fra alleati sul secondo fronte - 6. Il tentativo di inserimento di Mussolini - 7. ...e quello del Vaticano - 8. Le informative della "fonte in carmcia nera" - 9. Gli effetti di Stalingrado - 10. La nuova polemica sul secondo fronte - 11. L'incontro di Klessheim - 12. Primavera 1943: la fase culminante dello scontro - 13. Maggio 1943: lo scioglimento del Comintern) – Conclusioni – Bibliografia - Ringraziamenti