L'economia mondiale dall'anno 1 al 2030 Stampa E-mail

Angus Maddison

L'economia mondiale dall'anno 1 al 2030
Un profilo quantitativo e macroeconomico


Edizioni Pantarei, pagg.506, € 30,00

 

maddison 2030  IL LIBRO – Quest'opera di Angus Maddison - la seconda pubblicata dalle Edizioni Pantarei dopo "L'economia cinese, una prospettiva millenaria" - presenta molti lati di grande interesse. Si tratta innanzi tutto di una ricerca sull'ineguale sviluppo economico a livello mondiale, condotta su archi temporali molto lunghi, per rispondere, come spiega l'Autore, a inaggirabili motivazioni scientifiche. In secondo luogo l'opera mette a disposizione del lettore preziosi strumenti - tra cui una mole imponente di dati e una sintetica storia delle tecniche di misurazione macroeconomica dal Seicento ad oggi - utili alla comprensione del contributo che Maddison offre alla quantiticazione dei fenomeni economici. Infine, la proiezione dello sviluppo mondiale al 2030 ha dalla sua l'autorevolezza che l'Autore si è guadagnato in decenni di studi specialistici. Pur con tutte le incognite che un simile esercizio comporta, e che l'Autore stesso non manca di ricordare, essa è un solido punto di riferimento nella questione più dibattuta all'inizio del XXI secolo: i tempi e i modi dell'inevitabile sorpasso asiatico sull'Occidente.
  Il libro è diviso in tre parti. La prima presenta un'analisi dello sviluppo nel lungo periodo di varie aree dell'economia mondiale. La seconda illustra la nascita e l'evoluzione del calcolo macroeconomico a partire dal XVII secolo. La terza parte comprende le previsioni riguardanti la crescita economica mondiale fino al 2030 ed esamina il possibile impatto del riscaldamento globale.
  Nel Capitolo 1 viene analizzato il processo in base al quale Roma, già nel 14 d.C., aveva stabilito la propria egemonia sulla penisola italica, creando un impero di 3,3 milioni di chilometri quadrati che comprendeva un quinto della popolazione mondiale.
  Nel Capitolo 2 vengono esaminate le forze trainanti alla base della rinascita dell'Europa occidentale e della trasformazione delle Americhe. Nell'epoca del capitalismo mercantile, tra il 1500 e il 1820, l'Europa conseguì progressi senza paragoni nel settore scientifico, in quello della tecnologia marittima, dell'organizzazione commerciale e delle istituzioni.
  Il Capitolo 3 esamina l'interazione tra l'Europa e l'Asia a partire dal 1500. Descrive prevalentemente l'impatto dei tre paesi colonialisti europei per eccellenza, ossia il Portogallo, i Paesi Bassi e la Gran Bretagna, sulle quattro principali nazioni asiatiche. La Cina, l'India, l'Indonesia e il Giappone rappresentavano l'84 % della popolazione e del PIL asiatici nel 1500, il 90% nel 1820, il 56% della popolazione e il 72% del PIL nel 2003. Questo capitolo analizza il modo in cui le differenze tra le strutture sociali le istituzioni e le culture di questi paesi hanno determinato risposte diverse alla sfida occidentale; esamina i motivi per cui il Giappone si è discostato dagli altri tre paesi, ha recuperato terreno nei confronti dell'Occidente e ha poi visto declinare il proprio dinamismo. Il capitolo mette quindi in luce il processo grazie al quale l'India e la Cina hanno ormai avviato una crescita rapidissima e presenta una previsione del loro sviluppo nel prossimo quarto di secolo. Nel 1500 l'Asia produceva il 65% del PIL mondiale, nel 1820 il 59%. Nel 1950 la sua quota era scesa al 19%. Nel 2030 è probabile che sarà pari al 5 %, ossia una perentuale di gran lunga superiore a quella del mondo occidentale.
  Il Capitolo 4 analizza lo sviluppo africano negli ultimi due millenni. Dal I al VII secolo il Nord Africa fu una provincia fiorente dell'impero romano. La sua struttura politica e sociale venne completamente rimodellata dalla conquista musulmana. I legami con la maggior parte dell'Europa, fatta eccezione per la Spagna musulmana, furono spezzati, mentre vennero potenziati quelli con l'Asia occidentale, nonostante i gravi conflitti esistenti tra le varie aree del mondo islamico. Nel periodo compreso tra l'anno 1 e il 1820, nel Nord Africa la popolazione crebbe del 25% e il reddito pro capite si ridusse. Dal VI al XIX secolo la regione fu flagellata dalle epidemie che, tuttavia, non sembra abbiano attraversato il Sahara, dove la popolazione, nello stesso periodo, crebbe di otto volte.
  Nel Capitolo 5 sono analizzate le origini delle misurazioni macroeconomiche e della demografia storica. Le prime tecniche sofisticate vennero elaborate nel XVII secolo. I pionieri furono William Petty (1623-87), John Graunt 20-74) e Gregory King (1648-1712).
  Il Capitolo 6 descrive gli strumenti di misurazione macroeconomica attualmente a disposizione degli storici dell'economia. Gli uffici centrali di statistica hanno armai elaborato le stime standardizzate della crescita della produzione annua dal 1950 a oggi per i 163 paesi che rappresentana più del 99% del prodotto mondiale. Gli storici economici di orientamento quantitativo hanno spinto la loro ricerca ancora più indietro, calcolando stime analoghe a partire dal 1820 per più di tre quarti dell'economia mondiale. Queste misurazioni della crescita economica nel tempo vengono corrette per eliminare l'effetto della variazione dei prezzi tra un'epoca e l'altra.
  Il Capitolo 7 analizza le prospettive della crescita economica e i probabili cambiamenti della struttura dell'economia mondiale tra il 2003 e il 2030. L'Autora vi ipotizza un progresso più veloce rispetta a quello del periodo 1973-2003, con un certo rallentamento demografico e una crescita accelerata del reddito pro capite. Per quest'ultima è prevista una crescita dell'80%, cioè a un tasso del 2,22% annuo. Si tratta del ritmo più veloce mai registrato nella storia a eccezione degli anni del boom economico tra il 1950 e il 1973. Ipotizza inoltre che l'andamento più dinamico sarà quello delle economie asiatiche, in particolare della Cina e dell'India, con la quota asiatica del PIL mondiale che arriverà al 53%, mentre quella dell'Europa occidentale, degli Stati Uniti e degli altri paesi di immigrazione europea (Western offshoots) scenderà al 33%. Il reddito medio nei paesi asiatici sarà però ancora un terzo di quello dell'Europa occidentale, dunque c'è motivo di ritenere che i cambiamenti della struttura dell'economia mondiale previsti per il periodo 2003-30 proseguiranno nella stessa direzione anche dopo.

  DAL TESTO – "Sebbene la quantificazione sia importante, nessun uomo di buon senso sosterrebbe che sia di per sé sufficiente a delineare un quadro completo. È infatti necessario spingere l'indagine oltre le cause quantificabili per attingere i livelli più profondi dell'analisi. Si tratta di un compito complesso a causa della presenza di un gran numero di forze interagenti, le cui singole influenze sono difficilmente isolabili. Nei vari paesi esistono istituzioni, tradizioni e politiche notevolmente diverse che influiscono potentemente sull'operato di forze di mercato molecolari. Di qui l'esigenza di utilizzare un mix di dati relativi ai livelli più superficiali e più profondi di causalita."

  L'AUTORE – Angus Maddison, professore emerito all'Università di Groningen, ha occupato a lungo ruoli di rilievo nell'OECE e nell'OCSE ed è tra i maggiori studiosi nel campo delle misurazioni macroeconomiche e dell'analisi dello sviluppo economico di lungo periodo, materie cui ha dedicato numerosi testi e pubblicazioni. È membro della British Academy, della American Academy of Arts and Sciences e membro onorario del Selwyn College di Cambridge. Per le Edizioni Pantarei è stato pubblicato, nel 2006, "L'economia cinese, una prospettiva millenaria" (Chinese Economic Performance in the Long Run).

  INDICE DELL'OPERA - Nota dell'editore italiano - Ringraziamenti dell'autore - Introduzione e sommario - Parte I. Profilo dello sviluppo mondiale, 1-2003 d.C. - Capitolo 1. L'impero romano e la sua economia (Introduzione - Elementi del successo dei romani nella costituzione dell'impero - La conquista della penisola italica, 396-191 a.C. - Il processo di costituzione dell'impero - La disgregazione dell'impero - Demografia romana - Il reddito dei romani – Note – Bibliografia) - Capitolo 2. Il risveglio dell'Europa occidentale e la trasformazione delle Americhe (Quando e perché l'Occidente è diventato ricco? - Le forze trainanti dell'accelerazione della crescita occidentale dal 1820 - Cambiamenti della struttura della domanda e dell'occupazione - La trasformazione europea delle Arneriche, 1500-1820 – Note – Bibliografia) - Capitolo 3. Interazione tra Asia e Occidente, 1500-2003 (L'interazione tra Europa e Asia dal 1500 al 1820 - Le conseguenze del commercio asiatico in Europa, 1500-1820 - L'influenza dell'Europa sull'Asia, 1500-1820 – Note – Bibliografia) - Capitolo 4. L'influenza dell'Islam e dell'Europa sullo sviluppo africano: 1-2003 d.C. (Introduzione - L'influenza europea in Africa settentrionale prima del VII secolo - La conquista islamica e le sue implicazioni - L'Egitto come Stato islamico - Il Maghreb e l'inizio del commercio transahariano d'oro e di schiavi - Le diverse dinastie marocchine e i loro rapporti con l'Europa e con l'Africa nera - L'Africa nera e l'influenza dell'Islam - L'incontro europeo con l'Africa - L'Africa dal 1820 al 1960 - L'Africa post-coloniale dal 1960 in poi - Appendice: le Crociate, 1096-1270 – Note – Bibliografia) - Parte 2. I progressi del calcolo macroeconomico dal 1665 - Capitolo 5. I pionieri del calcolo macroeconomico: aritmetici politici e demografi storici (William Petty (1623-87) - John Graunt: il primo demografo (1620-74) - Gregory King (1648-1712) e Charles Davenant (1656-1714) - Patrick Colquhoun (1745-1820) - Aritmetica politica francese, 1695-1707 - Il calcolo macroeconomico nel XIX e nella prima metà del XX secolo – Bibliografia) - Capitolo 6. Il moderno calcolo macroeconomico: a che punto siamo? (Sviluppo delle misurazioni macroeconomiche come strumento di politica economica dal 1950 - Quantificazione e interpretazione della crescita economica mondiale dal 1820 - Lo sviluppo economico nell'epoca del capitalismo mercantile, 1500-1820 - Le radici della modernità, "decollo" o lungo apprendistato? – Appendici – Note – Bibliografia) - Parte 3. Prospettive future - Capitolo 7. L'economia mondiale nel 2030 (Proiezioni sulla popolazione e sui cambiamenti demografici - Ipotesi su cui si basano le proiezioni del PIL pro capite - Il rapporto tra crescita economica, consumo di energia, emissioni di carbonio e riscaldamento globale - L'impatto del cambiamento climatico - Il protocollo di Kyoto - Il rapporto della Camera dei Lord sui cambiamenti climatici - Il documento di Stern sui cambiamenti climatici - Conclusioni sul riscaldamento globale – Appendice – Note – Bibliografia) – Appendici (Appendice statistica A - Appendice statistica B. Le componenti della contabilità della crescita economica in Giappone, nel Regno Unito e negli Stati Uniti, 1820-2003) - Indice delle Figure e dei Riquadri - Indice delle Tabelle - Indice analitico