Una politica estera per la sinistra Stampa E-mail

Michael Walzer

Una politica estera per la sinistra

Raffaello Cortina Editore, pagg.209, € 20,00

 

walzer estera  IL LIBRO – Oggi il capitalismo neoliberale sta trionfando e il movimento operaio è in declino. I movimenti di liberazione nazionale hanno prodotto nuove oppressioni. Una politica anti-imperialista applicata meccanicamente può trasformare le persone di sinistra in apologeti di gruppi moralmente aberranti. Secondo Michael Walzer, la sinistra non può più assumere posizioni automatiche, ma deve procedere da principi morali chiaramente articolati. Le persone di sinistra dovrebbero pensare alla scena internazionale – all'intervento umanitario e al governo mondiale, alla disuguaglianza globale e all'estremismo religioso – alla luce di un insieme coerente di valori politici di fondo.
  Poiché intende offrire una prospettiva di lungo periodo dell'impegno della sinistra, l'Autore comincia, nel primo capitolo, con la descrizione di alcuni momenti storici chiave che mostrano quando sono state fatte cose giuste e quando sbagliate. Nel secondo capitolo, offre una definizione dell'internazionalismo di sinistra per come è e per come dovrebbe essere, con l'obiettivo di spiegare perché c'è bisogno di una politica estera di sinistra e di suggerirne il necessario contenuto. Nel terzo capitolo, si concentra, molto concretamente, sugli interventi di tipo umanitario, una materia che ha diviso la sinistra in modo abbastanza netto. Walzer difende alcuni interventi in quanto progetti legittimi, mettendo però in discussione il ruolo degli Stati Uniti come nazione guida. Ciò porta, nel quarto capitolo, a discutere dell'antimperialismo come forma di politica estera, con particolare riferimento al ruolo egemonico americano nella politica mondiale. Nel quinto capitolo, affronta alcune questioni globali, a partire dalla distribuzione profondamente diseguale della ricchezza e delle risorse. Quale forma dovrebbe assumere l'impegno della sinistra rispetto alla giustizia globale, e in che modo questa sarebbe paragonabile al più familiare impegno a favore della giustizia interna? Il sesto capitolo tratta della desiderabilità di un governo mondiale, che molte persone di sinistra propongono spesso come un'alternativa alle azioni di forza da parte di singoli paesi o Stati alleati. Nel settimo capitolo, esamina da vicino la risposta bizzarra (o mancata) della sinistra al revival globale del fondamentalismo religioso. Nell'ottavo capitolo, considera alcune delle ragioni degli errori e fallimenti, sostenendo un impegno migliore della sinistra in questioni di politica estera. Infine, ha aggiunto come postfazione un articolo scritto nel 2001, subito dopo gli attacchi dell'11 settembre, che provocò un'utile controversia e che è stato all'origine di questo libro.

  DAL TESTO – "Le concezioni di politica estera delle persone di sinistra, nella misura in cui pensiamo alla politica estera, sono orientate al rifiuto delle azioni di forza. L'impegno per la neutralità in tutti i conflitti internazionali e le guerre civili ne è un esempio (pensiamo ai socialdemocratici svedesi). La neutralità è un buon modo per avere e al contempo non avere una politica estera. Ci sono tuttavia circostanze in cui la neutralità è una scelta critica e positiva - come nel 1917, quando i socialisti americani si schierarono contro la partecipazione alla guerra in Europa. L'uomo comune, dichiarò all'epoca John Reed, probabilmente sbagliando, "era istintivamente incline alla neutralità".
  "Il deciso sostegno dato alle Nazioni Unite e alla Corte penale internazionale (CPI) è un altro esempio di politica estera di sinistra. Ricordo come, all'indomani degli attacchi dell'11 settembre, molti americani di sinistra volevano affidarsi a queste istituzioni anziché agire unilateralmente o con gli alleati più stretti contro Al Qaeda, benché sapessimo tutti che le Nazioni Unite e la Corte penale internazionale non avrebbero agito affatto. Forse era proprio questo il punto."

  L'AUTORE – Michael Walzer, uno dei più importanti pensatori politici americani, ha diretto la rivista politica "Dissent" per oltre tre decenni. Ha scritto su una vasta gamma di argomenti di teoria politica e filosofia morale.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - Introduzione. La posizione standard - 1.Momenti. Far bene e male - 2. Che cos'è l'internazionalismo di sinistra? - 3. In difesa dell'intervento umanitario - 4. Esiste un impero americano? - 5. Giustizia globale e giustizia interna - 6. Il governo mondiale e la politica della finzione - 7. La sinistra e la religione. Il caso dell'islam - 8. La complessa formazione delle nostre battaglie - Postfazione. Ci può essere una sinistra decente? – Note - Indice analitico