Aminto Caretto. Una vita al fronte Stampa E-mail

Fabio Mentasti

Aminto Caretto
Una vita al fronte: dalle trincee della Grande Guerra alla campagna di Russia


Itinera Progetti, pagg.176, € 18,00

 

mentasti caretto  IL LIBRO – Poche figure hanno attraversato la storia italiana del novecento lasciando un ricordo così indelebile come quella di Aminto Caretto. In un secolo caratterizzato da due devastanti guerre mondiali incarnò al meglio la figura di soldato valoroso trascorrendo quasi tutta la sua vita al fronte. Già nella Prima Guerra Mondiale infatti, il giovane Capitano Caretto guidò con coraggio il Reparto d'Assalto della IV Brigata Bersaglieri in numerosi teatri operativi, da Carzano a Cima Valbella, fino al Piave e alla vittoriosa controffensiva finale. Nel 1922 inoltrò domanda per essere dislocato presso le Truppe Coloniali d'Eritrea impegnate in Cirenaica. Rientrato in Italia nel 1926 viene inviato all' 11° Reggimento Bersaglieri a Gradisca d'Isonzo. Nel 1940, promosso Colonnello, assume il Comando del Terzo Reggimento Bersaglieri che, dopo un breve periodo operativo nei Balcani, viene avviato sul fronte russo. Le terribili condizioni climatiche e la soverchiante superiorità numerica dell'Armata Rossa rivivono attraverso i documenti dell'epoca e i diari reggimentali ricostruendo, con dovizia di particolari, i nove cicli operativi che il Terzo effettuò tra l'estate 1941 e l'autunno 1942, e che culmineranno con la Battaglia di Natale. Attraverso la figura di Aminto Caretto l'autore non ripercorre quindi solo la storia del Terzo Bersaglieri, ma anche del Sesto, dell'Artiglieria a Cavallo e dei Cavalleggeri del Savoia Cavalleria e dei Lancieri di Novara, al fine di proporre un doveroso approfondimento sulla storia degli altri reparti che affiancarono le truppe Alpine nella campagna di Russia.
  Questo volume – scrive, nella Prefazione, Federico Caretto (Nipote di Aminto Caretto)- "è una cronaca estremamente aderente ai documenti storici, che racconta, attraverso i fatti realmente accaduti, la vita di un uomo intelligente che, anche se dedito al dovere, fu sempre pronto a prendere iniziative rapide, soprattutto nei momenti più difficili, come testimoniato dalle motivazioni delle sue medaglie".
  "Il libro di Fabio Mentasti può essere letto in più modi perché di facile lettura: con interesse specifico, se uno vuole completare la propria cultura storica su fatti, persone, avvenimenti che hanno contraddistinto un periodo poco felice del nostro Esercito. Senza entrare nei disegni strategici, l'autore, infatti, descrive fedelmente le attività normali di uomini e reparti impegnati sul terreno, della vita degli avamposti o di accantonamento. Scrive bene di come uomini e cose, in una sola notte, cambiavano reparto e dislocazione per porre rimedio a situazioni devastanti che le condizioni meteo rendevano ai limiti dell'umano. Di episodi che hanno fatto del Bersagliere il più amato dei militari italiani." (Bers. Gen. B (r) Giovanni Campopiano, 79° Comandante, Terzo Reggimento Bersaglieri)
  "La narrazione fatta in questa pregevole opera da parte del Bers. Ing. Mentasti - che ringrazio sentitamente per aver rimediato ad una carenza letteraria da molti avvertita - ci svela un'epopea più ampia e completa di uno straordinario personaggio che ha "attraversato", in armi, un arco temporale di circa 30 anni di Storia Patria e Bersaglieresca." (Bers. Gen. CA (r) Benito Pochesci, Presidente Nazionale Onorario, Associazione Nazionale Bersaglieri)

  DAL TESTO – "Ma è con l'ordine di operazioni n° 95 del 4 luglio 1917 che il Comandante della IV Brigata Bersaglieri, Colonnello Renato Piola Caselli, dette ordine di cominciare la formazione del Battaglione D'Assalto di Brigata, da formarsi il giorno successivo a Maglio, al comando del Capitano Aminto Caretto. Composto da 800 uomini, divisi in tre compagnie da quattro plotoni ciascuna, sarebbe dipeso amministrativamente dal 14° Bersaglieri.
  "Il reparto prese forma gradualmente e al 12 luglio la forza era quasi completa, essendo di 11 ufficiali e 700 uomini. Cominciò dunque per Aminto Caretto la vita emozionante dell'ardito, anche se, a dire il vero, Aminto non proveniva da incarichi particolarmente noiosi, da imboscato o riposanti.
  "La dislocazione del reparto di Arditi era, tipicamente, molto dietro le linee. Il loro compito era quello di entrare in linea solo quando necessario e, come già detto: erano esentati dai turni di trincea. Il fatto di essere e di ritenersi un'elite, le notevoli differenze in qualità del rancio, armamento, addestramento, una diversa divisa e la maggiore disponibilità di licenze forgiarono in loro un morale ed uno spirito di corpo molto superiore ai normali reparti di linea. Questo permise loro di osare l'inosabile attaccando in silenzio, armati solo di pugnale e bombe a mano, munitissime linee di trincea nemiche e di conquistarle, confidando anche nell'effetto sorpresa."

  L'AUTORE – Fabio Mentasti, nato a Varese nel 1969, laureato in ingegneria informatica, lavora come programmatore e Project Manager. Da sempre appassionato cultore della storia, è socio Mensa Italia dal 2000 e ha ricoperto attivamente numerose mansioni istituzionali all'interno dell'Ordine degli Ingegneri e dell'Associazione Nazionale Bersaglieri.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Federico Caretto (Nipote di Aminto Caretto) - Bers. Gen. B (r) Giovanni Campopiano (79° Comandante, Terzo Reggimento Bersaglieri) - Bers. Gen. CA (r) Benito Pochesci (Presidente Nazionale Onorario, Associazione Nazionale Bersaglieri) - L'infanzia e la famiglia – Il 1915. "Vis, Animus, Impetus" - "Solo chi muore può sostar per via" – Il 1916. Quattordicesimo Bersaglieri – Il 1917 - Carzano - Golobi e Caporetto – Il 1918. Monte Valbella - Montello. I tre bronzi - La fine del 1918. Il Piave - Il dopoguerra - Eritrea e Cirenaica. "Sicut Leones" - Giarabub - In patria - 1941. Il Terzo Bersaglieri - Il Dnieper - Stalino - Gorlowka - Novembre e dicembre 1941 - La Battaglia di Natale - Battaglia di Natale. I giorni successivi - Gli ultimi mesi – Il 2 agosto - In Memoriam - Postfazione - Motivazione delle decorazioni individuali conferite ad Aminto Caretto - Motivazione delle decorazioni e citazioni sul Bollettino di Guerra dei reparti in cui prestava servizio Aminto Caretto (1915-1942) - La Preghiera del Bersagliere - Abbreviazioni e nomenclatura usate nel testo - Bibliografia e Fonti