Grazie, Obama Stampa E-mail

David Litt

Grazie, Obama
I miei anni alla Casa Bianca
Memorie semiserie di un giovane scrittore di discorsi


HarperCollins Italia, pagg.380, € 18,00

 

litt obama  IL LIBRO – Come molti ventenni, David Litt si è spesso sentito in imbarazzo davanti al capo del suo capo. A differenza degli altri coetanei, però, il capo del boss di Litt era il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. A soli ventiquattro anni, Litt è diventato uno dei più giovani autori di discorsi della Casa Bianca che la storia ricordi. Oltre ad aver affrontato nei suoi scritti questioni importanti come il cambiamento climatico e la riforma della giustizia penale, è stato la "musa comica" del presidente, artefice di numerose battute argute e di frasi scherzose entrate nella storia. Con l'occhio dell'umorista per i dettagli e lo zelo di un neo-convertito, Litt conduce il lettore attraverso i suoi otto anni in prima linea nell'Obamaworld. Nella sua storia personale di crescita politica, passa da essere uno studente universitario sognatore – un vero "Obamabot", come si è autodefinito – al giovane e nervoso autore di discorsi dello staff senior della Casa Bianca. I suoi aneddoti sul dietro le quinte rispondono a domande che non avremmo mai pensato di farci: qual è il bagno degli uomini più elegante della Casa Bianca? Qual è la vita sociale sull'Air Force One? Come si può costringere il Consiglio di Sicurezza Nazionale a smettere di fare "reply-all" a tutte le e-mail? Insieme a queste osservazioni spensierate, Litt usa la sua esperienza per affrontare una delle questioni più importanti di oggi: l'eredità e il futuro del movimento di Obama nell'epoca di Donald Trump.
  "Non ho tenuto un diario – scrive l'Autore nella Nota introduttiva - mentre lavoravo alla Casa Bianca - non volevo dare al Congresso la possibilità di querelarmi. Questo libro è basato sui miei ricordi, su un uso smodato di Google, e su storie dette e ripetute a familiari e amici. È stato, per quanto possibile, sottoposto ad attente verifiche. Ogni citazione è fedele all'originale che conservo nella memoria e non ha comunque perso il senso di ciò che è stato detto. (Ho cercato di essere il più possibile accurato quando sono citazioni del presidente Obama.) Nel caso di figure pubbliche ho mantenuto i loro veri nomi; per la maggior parte degli altri ho usato degli pseudonimi."

  DAL TESTO – "Il 3gennaio 2008 ho promesso di impegnarmi anima e corpo per Barack Obama. Non c'è stato bisogno di una formale dichiarazione d'amore. Nessuno mi ha tatuato sul petto il manifesto HOPE con la sua immagine. Eppure la mia trasformazione è stata immediata e totale. Prima ero un tipico studente all'ultimo anno di università poco interessato alla politica. Un istante dopo avrei dato tutto, ma proprio tutto, per un senatore neo eletto dell'Illinois.
  "Non ero un tipico candidato a una simile conversione. L'estate prima che cominciassi a lavorare per Obama avevo fatto uno stage presso un giornale satirico, The Onion, dove il mio capo indossava scarpe da ginnastica con le rotelle e vendeva prodotti per l'igiene femminile da un banchetto alla sua scrivania. Era un lavoro da sogno. Portavo i caffè e mi davo un gran da fare. In cambio mi venne concesso di partecipare a una riunione di redazione e di vedere un caporedattore avvicinarsi pericolosamente a una crisi psicotica. «Siamo un giornale satirico, non un giornale stupido!» gridò, prima di uscire precipitosamente dalla stanza. Non avevo mai partecipato a un evento così importante."

  L'AUTORE – David Litt entra alla Casa Bianca nel 2011 e vi lavora fino al 2016, dopo essere diventato assistente speciale di Obama e autore dei suoi discorsi ufficiali. Definito dalla stampa "la musa comica del presidente", ha iniziato a collaborare con le sue battute ai discorsi di Obama già nel 2009 ed è stato per quattro anni il principale artefice di quelli tenuti alla Cena dei corrispondenti della Casa Bianca. Attualmente è il principale autore/produttore della sede di Washington del sito web Funny or Die, e ha scritto anche per The Onion, per il sito umoristico McSweeney's Internet Tendency, e per importanti quotidiani e riviste tra cui "Cosmopolitan", "GQ", "Vanity Fair", "The Atlantic" e "New York Times". Vive a Washington, DC, con la fidanzata Jacqui Kappler e i loro due pesci rossi Florence e Duane.

  INDICE DELL'OPERA - Una nota sui fatti – Introduzione - Rucola sull'Air Force One - Prima parte. Obamabot - 1. L'assunzione in cielo - 2. Come non assicurarsi un lavoro alla Casa Bianca - 3. Senza macchia - 4. I corridoi del potere - 5. Il salmone nella toilette - 6. Obama è spacciato? - 7.Come Eastwood - 8. L'odore del sangue - Seconda parte. Il nostro (piccolo) posto nella storia - 9. Hitler e Lips - 10. Il potere in purgatorio - 11. La guerra santa - 12. Nel barile - 13. È essenziale - 14. La grande montagna di zucchero filato - 15. La linea del traguardo – Epilogo. Schiacciare lo scorpione - Ringraziamenti (Acks)