Gli inviati di Mussolini Stampa E-mail

Fabio Fattore

Gli inviati di Mussolini
I corrispondenti di guerra
1940-1943


Mursia, pagg.354, € 19,00

 

fattore inviati  IL LIBRO – «Se vi volessi male, sapete cosa vi augurerei? Di fare il corrispondente di guerra in una campagna nazionale. Dico nazionale, perché nessuna autorità militare straniera, amica o nemica che fosse, ci ha mai trattato come fanno i nostri, militari e civili.» (Indro Montanelli)
  Alla vigilia della Seconda guerra mondiale, Mussolini decide che gli inviati dei giornali siano richiamati alle armi e inquadrati in nuclei. Il suo modello è quello tedesco delle Propagandakompanie, ma la versione italiana dei giornalisti-soldati resta lontana dall'originale della Wehrmacht. Il risultato, infatti, è un conflitto permanente tra autorità politica (ministero della Cultura popolare), militare (Comando supremo, ministeri della Guerra, della Marina e dell'Aeronautica, comandi locali) e direzioni dei singoli quotidiani, per la gestione, l'orientamento e la censura dei giornalisti. Indro Montanelli, Dino Buzzati, Curzio Malaparte, Paolo Monelli e tanti loro colleghi, più o meno noti, devono indossare la divisa e destreggiarsi in una giungla di ordini e divieti, per cercare di raccontare la guerra agli italiani.

  DAL TESTO – "Attorno alla figura degli inviati si crea un alone di leggenda, alimentato da loro stessi, che è uguale nell'Italia fascista, come in qualsiasi altro luogo, epoca e regime. Che cosa nasconda, però, e come il modo di lavorare condizioni il prodotto destinato ai lettori, sono questioni trascurate. Nel caso dei corrispondenti italiani nella Seconda guerra mondiale, o si è presa per buona la favola dei cronisti sempre in prima linea, con il taccuino e la macchina fotografica, o si è ribaltata del tutto, facendone degli imboscati che, da qualche albergo, lavorano di fantasia sulle notizie fornite dai comandi o, peggio ancora, dai ministeri. La verità è più complessa.
  "Inseriti nelle Forze Armate, i corrispondenti sono veri e propri embedded che operano, però, in maniera molto diversa gli uni dagli altri, a seconda del fronte, dell'arma di appartenenza, del periodo e della propensione personale a esporsi. Spesso devono risiedere nelle retrovie e possono solo visitare i reparti, ma senza trattenersi, né assistere alle azioni. Non per questo sono immuni dai rischi: come succede a tre catturati dagli inglesi, durante l'avanzata su Sidi Barrani nel 1940 e che, in quanto considerati a tutti gli effetti ufficiali in servizio, trascorrono il resto della guerra in prigionia. Altre volte sono più coinvolti: come Gianni Calvi, che affronta con la «Tridentina» il dramma della ritirata di Russia e può testimoniarlo sul «Popolo d'Italia», quando torna in patria. Chi è in Marina, e si è imbarcato su un'unità, vive esperienze del tutto diverse rispetto ai colleghi terrestri, perché può essere presente alle battaglie con più facilità: come a Capo Matapan, dove ne muoiono due e un terzo è fatto prigioniero. Chi è in Aeronautica, quasi sempre fa cronaca con le scarne indicazioni raccolte nelle basi e solo di rado può salire a bordo, per voli di ricognizione e bombardamento; ma ci sono anche alcuni di loro, abilitati al pilotaggio, che possono prendere posto ai comandi."

  L'AUTORE – Fabio Fattore è nato nel 1968. Si interessa di storia del giornalismo dalla sua tesi di laurea all'Università di Bologna, nel 1994, su "Il giornalismo quotidiano in Romagna". Ha pubblicato "Dai nostri inviati a Giarabub" (Mursia, 2006), "Gli italiani che invasero la Cina" (Sugarco, 2008) e una serie di saggi su «Nuova storia contemporanea». Dal 1990 è redattore de «Il Messaggero».

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Capitolo Primo. La mobilitazione dei giornalisti - Capitolo Secondo. Africa settentrionale (Da Balbo a Graziani - Il nucleo di Scorza - Il mito di Rommel - El Alamein) - Capitolo Terzo. Grecia (L'invasione - La battaglia di arresto – Dalla Jugoslavia all'Epiro) - Capitolo Quarto. Russia (I viaggi di Malaparte – Il CSIR – L'ARMIR - La ritirata) - Capitolo Quinto. Aeronautica (Cronache del cielo – Giornalisti piloti) - Capitolo Sesto. Marina (L'organizzazione - Da Punta Stilo a Matapan - Dalla seconda Sirte alle rotte della morte) - Capitolo Settimo. La crisi del sistema - Note - Ringraziamenti - Bibliografia - Indice dei nomi