Nemici e vicini Stampa E-mail

Ian Black

Nemici e vicini
Arabi ed ebrei in Palestina e Israele


Einaudi, pagg.632, € 34,00

 

black nemici  IL LIBRO – Una nuova storia del conflitto piú tragico e irrisolto dell'età contemporanea. Attingendo a una gran quantità di fonti, dai documenti d'archivio alle testimonianze orali e a decenni di relazioni personali, Ian Black firma un saggio equilibrato di riferimenti sociali, economici e politici sui cent'anni di guerra tra arabi ed ebrei in Terra Santa.
  Partendo dagli ultimi anni della dominazione ottomana e del periodo del mandato britannico, quando l'immigrazione sionista trasformò la Palestina nonostante la crescente opposizione araba, il libro ricostruisce le diverse fasi di una relazione condannata fin dall'inizio al fallimento. Ian Black getta nuova luce su eventi cruciali come la ribellione araba degli anni Trenta; l'indipendenza di Israele e la catastrofe palestinese (an-Nakba in arabo) del 1948; lo spartiacque della guerra del 1967; le due intifada ; gli accordi di Oslo e lo spostamento politico di Israele verso destra. L'autore dimostra come – dopo cinquant'anni di occupazione – le speranze di una soluzione a due stati siano quasi del tutto scomparse, cercando di intuire cosa potrebbe riservare il futuro. Ma, soprattutto, Black va oltre gli eventi degni di nota – guerre, violenze e iniziative per la pace – per catturare la realtà della vita di tutti i giorni a Gerusalemme e Hebron, Tel Aviv, Ramallah, Haifa e Gaza, osservando entrambe le parti di questa impari lotta. Sempre chiaro, tempestivo e avvincente, il volume descrive un tragico conflitto che non mostra alcun segnale di fine, motivo in piú per cercare di comprenderlo.
  Alla minoranza palestinese in Israele, troppo spesso trascurata o trattata soltanto dopo un opportuno ripensamento, viene rivolta molta attenzione, sia perché le condizioni uniche nel loro genere in cui essa è venuta a trovarsi dal 1948 ad oggi offrono importanti chiarimenti, sia perché essa genera un sottile legame umano tra due popoli che si sono troppo spesso semplicemente ignorati a vicenda. Il principale filo narrativo che percorre questo libro, dal regno del sultano ottomano Abdulhamid II all'era di Donald Trump, è rappresentato dai rapporti travagliati tra loro.
  "Questo libro è rivolto al comune lettore. L'esigenza di mantenere il volume di una lunghezza accettabile ha comportato la necessità di compiere delle scelte su cosa includere nella narrazione e cosa lasciare fuori. Il lavoro si basa su una sintesi di studi accademici esistenti e fonti secondarie: qualsiasi ricerca primaria che copra tutti i 135 anni di storia va ben oltre la capacità di ogni singolo autore. Per lo studioso risultano vitali pubblicazioni specializzate come «Journal of Palestine Studies», «Israel Studies» e «Jerusalem Quarterly». Oggigiorno, il materiale onginariamente pubblicato in arabo ed ebraico viene spesso tradotto rapidamente in inglese, il che però non succede nel caso di documentazioni più vecchie."

  DAL TESTO – "La conoscenza del passato cambia sempre con il passare del tempo. Per anni dopo il 1948 dominò - benché mai del tutto - la narrazione israeliana, cioè la versione dei vincitori. Negli anni successivi i palestinesi apparvero traumatizzati, privi di leader, dispersi nella regione e, spesso, perfino senza più un nome. In gran parte essi scomparvero dalla scena pubblica occidentale e israeliana, dove, quando venivano menzionati, erano chiamati «profughi arabi», «arabi israeliani», giordani o semplicemente «terroristi». Una più ampia solidarietà araba con la causa palestinese era del resto accompagnata da discriminazione e intolleranza. Fu solo dopo il 1967 che i palestinesi iniziarono a «riapparire», anche se è risaputo che Golda Meir, allora primo ministro israeliano, insistette ancora due anni dopo che non esisteva niente che si potesse definire come popolo palestinese. Nel 1974, tuttavia, Yasser Arafat, leader dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, si rivolgeva ormai al mondo intero in nome dei palestinesi dalla tribuna delle Nazioni Unite - chi è un terrorista per qualcuno, per altri è un combattente per la libertà. Nel 1988, Arafat dichiarò l'indipendenza palestinese, riconoscendo implicitamente Israele. Solo cinque anni più tardi, in occasione degli accordi di Oslo, l'Olp e Israele si riconobbero reciprocamente, formalmente ed esplicitamente, anche se quella pietra miliare improntata di pragmatismo nulla lasciava intendere circa i diritti o l'indipendenza palestinese né condusse a un accordo di pace definitivo. In realtà, Oslo non segnò nessuna autentica riconciliazione, al punto che gli stessi accordi, col tempo, cominciarono a essere considerati da molti osservatori di ambo le parti come un vergognoso fallimento. Il suecessivo collasso dei negoziati e una violenza senza precedenti non fecero che rendere più profondo l'abisso tra i due contendenti e il loro senso di reciproco risentimento e alienazione."

  L'AUTORE – Ian Black è stato per piú di 35 anni corrispondente da Gerusalemme per il «Guardian», in cui fino al 2016 è stato responsabile delle sezioni dedicate al Medio Oriente, testimone dei principali eventi: dalla guerra Iran-Iraq all'intifada palestinese e alle Primavere arabe. Oggi insegna alla London School of Economics. Ha scritto "Zionism and the Arabs, 1936-1939" e il fortunato "Mossad. Le guerre segrete di Israele" (con Benny Morris; Rizzoli, 2006), ed è spesso ospite di BBC, Sky News e Al-Jazeera. Per Einaudi ha pubblicato "Nemici e vicini. Arabi ed ebrei in Palestina e Israele, 1917-2017" (2018).

  INDICE DELL'OPERA - Elenca delle illustrazioni - Elenco delle cartine - Questioni linguistiche – Prefazione - Nemici e vicini – Introduzione - I. 1917 - II. 1882-1917 - III. 1917-1929 - IV. 1929-1936 - V. 1936-1939 - VI. 1939-1945 - VII. 1945-1949 - VIII. 1949-1953 - IX. 1953-1958 - X. 1958-1967 - XI. 1967 - XII. 1968-1972 - XIII. 1973-1977 - XIV. 1977-1981 - XV. 1982-1987 - XVI. 1987 - XVII. 1988-1990 - XVIII. 1990-1991 - XIX. 1992-1994 - XX. 1995-1999 - XXI. I999-2000 - XXII. 2000-2002 - XXIII. 2003-2006 - XXIV. 2006-2009 - XXV. 2009-2014 - XXVI. 2015-2017 – Epilogo – Ringraziamenti – Note – Bibliografia - Indice dei nomi e dei concetti